Negli ultimi mesi ci sono state molte dichiarazioni da parte degli showrunner e dello stesso Henry Cavill riguardo la sua partecipazione alla celebre serie Netflix The Witcher, e molte di queste sono state negative. Ricordiamo, a tal proposito, la showrunner Hissrich che ha affermato che: “Lavorare con lui era impossibile” a causa dei suoi comportamenti definiti “tossici” e “irrispettosi”, soprattutto nei confronti delle donne. Recentemente, è stato proprio lo stesso interprete di Geralt di Rivia a parlare della propria esperienza come protagonista della serie targata Netflix.
Henry Cavill ha detto la sua sulla propria partecipazione come protagonista nella serie Netflix The Witcher
A tal proposito, l’attore ha affermato che prendere parte al progetto non è stato affatto una passeggiata, dato che è stato costretto a lavorare ben undici ore al giorno e di conseguenza ad andare in palestra alle tre di notte. Cavill ha poi paragonato l’esperienza ad altri ruoli ottenuti nel corso della propria carriera, sostenendo che prestare il volto a Geralt di Rivia sia stato molto più faticoso e impegnativo. Ricordiamo inoltre che l’attore conosceva già perfettamente il personaggio che avrebbe interpretato, dato che era precedentemente entrato in contatto sia con la saga di libri che con i videogame. Henry Cavill ha fatto di tutto per essere certo di essere scelto per il tanto ambito ruolo, trascorrendo in seguito ore tra trucco e capelli pur di ottenere il look perfetto. Nonostante ciò, quando poi si è trovato a essere parte integrante del progetto, si è reso conto che non tutto era come si aspettava.
Henry Cavill ha affermato che i turni per girare The Witcher gli hanno impedito di avere una vita fuori dalle riprese
Durante un’intervista per Heath, l’attore del celebre show Netflix ha affermato che, a causa dei turni di lavoro, era praticamente impossibile continuare ad avere una vita privata. Ha infatti affermato che, per allenarsi, poteva scegliere soltanto due opzioni: recarsi in palestra alle 3 del mattino, oppure farlo alla fine delle riprese durante l’ora di punta. Queste le sue parole a tal proposito: “Per questo avevamo un limite di tempo. Quando passi due ore al trucco e ai capelli ogni mattina, un’ora di viaggio per andare al lavoro e poi lavori undici ore al giorno con gli straordinari e poi un’atra ora a casa ti resta poco altro da fare“