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Si torna a parlare, a distanza di anni, di uno dei film più controversi degli ultimi anni: 50 sfumature di grigio. La pellicola del 2015, interpretata da Dakota Johnson e Jamie Dornan, diretto da Sam Taylor-Johnson e tratto dall’omonimo romanzo di E.L. James, ha fatto parlare parecchio di sé per i suoi contenuti fortemente espliciti e una sessualizzazione estrema di diverse scene ad altissimo tasso erotico. Tanti i suoi detrattori, pochi i suoi sostenitori, almeno tra i critici: su IMDb ha ottenuto un misero 4,1 su 10, su Rotten Tomatoes il 26% di giudizi positivi, 4,2 su Metacritic. Insomma: un mezzo disastro, per più di qualcuno. Perché il pubblico, invece, ha risposto presente e il film è poi divenuto parte di una trilogia, dando vita nel tempo a un franchise da oltre 1,3 miliardi di dollari. Tra le varie voci critiche sul film, provenienti anche dalla stessa Dakota Johnson, protagonista che definì l’esperienza “un caos”, spicca l’autorevole parere di uno dei migliori attori degli ultimi trent’anni di cinema, Tom Hanks (un attore amatissimo che ha ammesso di aver avuto talvolta un comportamento poco professionale sul set).
Secondo quanto riportato, tra gli altri, dal portale Page Six, il sessantasettenne Tom Hanks, infatti, si lasciò andare nel 2015 a una dichiarazione fortemente critica sul film e sulle scelte espressive fatte a proposito delle numerose scene di sesso presenti all’interno della pellicola.
Tom Hanks, attore che tra l’altro rischiò seriamente di finire nel cast di Friends, disse, infatti: “Non voglio che nessuno faccia questa roba sullo schermo: in un film non c’è spazio per questo. Sono l’ultima persona che vedrai mai in questo genere di cose”.
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Insomma, la prospettiva di Tom Hanks è molto chiara: la sua visione del cinema sembra essere totalmente opposta a quella degli autori di 50 sfumature di grigio e ha per questo attaccato l’utilizzo del sesso e delle nudità nel film.
Una visione molto chiara, condivisibile o meno che sia. Anche se in questo caso il suo utilizzo asseconda coerentemente la natura del romanzo da cui è tratto.