Attenzione: evitate le lettura se non volete imbattervi in spoiler sull’episodio finale di True Detective 4.
Ad alcuni è piaciuto, ad altri meno. Secondo qualcuno, ha riscattato una stagione non all’altezza delle aspettative, mentre qualcun altro pensa l’opposto. Una parte darà ragione a Nic Pizzolatto, l’altra penserà che abbia esagerato o sia andato addirittura fuori strada. È una vera stagione di True Detective oppure no? Ne riparleremo perché non manca il terreno per analisi dettagliate. Insomma, c’è solo una certezza a proposito del finale di True Detective 4, andato in onda nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 febbraio sulla HBO (in italia, su Sky e Now): farà parlare parecchio di sé, a lungo. Definitelo ambiguo o controverso, un capolavoro o una sciocchezza: trovate voi la parola giusta, ma in ogni caso è evidente che in questi casi non si attenda altro che una spiegazione da parte dell’autore. Spiegazione che in effetti è arrivata pure stavolta, anche se non chiarisce tutto nel dettaglio come molti speravano.
Issa Lopez, showrunner di True Detective 4, si è infatti espressa sul season finale a poche ore dalla trasmissione.
L’autrice ha affidato le dichiarazioni al The Hollywood Reporter. Dichiarazioni interessantissime e coerenti con quello che abbiamo visto negli ultimi sei episodi, per molti versi audaci.
Eccole, allora, le parole di Issa Lopez: “Alcune delle migliori storie di Sherlock Holmes sono quelle in cui lui se ne va dopo aver trovato l’assassino, scrolla le spalle e dice: ‘Non sapremo mai cosa è successo’. Non possiamo sempre aspettarci che sia l’establishment a fare giustizia: molte volte siamo noi a dover trovare il modo”.
Lopez incalza: “Dovete elaborare delle teorie. È stata una lotta perché molte persone che lavoravano con me dicevano: ‘No, davvero? Non ce lo dirai?’. Non sempre si ottengono tutte le risposte nella vita. Alcune le devi trovare te. Non ho intenzione di fare i compiti per voi. Si può interpretare l’intera serie e seguire le spiegazioni del mondo reale, arrivando alla conclusione che ogni evento sia ‘reale’, oppure si può leggere la storia a livello soprannaturale, proprio come la prima stagione di True Detective. Esiste un vero Re Giallo o Cohle si è solo fritto il cervello con le droghe?”.
Soddisfatti dalle sue parole? Va bene. Non lo siete? A quanto pare, andrà bene lo stesso.