Dopo l’ultimo episodio di True Detective abbiamo potuto appurare con certezza che la prima e la terza stagione si svolgono nello stesso universo. Questo potrebbe darci un grande indizio su come la storia finirà. Nic Pizzolatto ha costruito un mistero sovrapponendo tre linee temporali, ma è il riferimento a Rust Cohle (Matthew McConaughey) e Marty Hart (Woody Harrelson) che ha attirato davvero l’attenzione.
La prima stagione rimane in vetta come popolarità e bellezza, anche se noi abbiamo provato a farvi capire che la seconda stagione di True Detective non è poi così brutta. Nell’ultimo episodio andato in onda domenica scorsa abbiamo avuto la certezza che il mistero che affligge Wayne Hays (Mahershala Ali) da ben quattro decenni è legato alla famiglia Hoyt. Penserete: cosa c’entrano allora Rust e Marty? Apparentemente nulla o forse tutto.
Se c’è una cosa che abbiamo imparato con le Serie Tv è dare nella per scontato anche se i parallelismi con la prima stagione suggeriscono chiaramente chi è il colpevole. La famiglia Hoyt come la famiglia Tuttle nella prima stagione. Il gioco di cospirazione e mistero a cui ci ha abituati Pizzolatto si ripete. Quello che possiamo ipotizzare è: i rapitori dei Purcell potrebbe in qualche modo essere collegati a Erroll Childress?
Questo lo sapremo solo con l’ultimo episodio che andrà in onda questa notte. Ci rimangono molti punti interrogativi in sospeso: cosa ha fatto Wayne? Cosa è successo ad Amelia e Becca? Abbiamo lasciato Wayne entrare in macchina con Edward Hoyt, interpretato da Michael Rooker. I due finalmente arriveranno alla resa dei conti. Crediamo che il detective abbia provato a rivelare il coinvolgimento di Hoyt (cosa che non ricorda) e questo ci porta alla conclusione della storia nel 2015, con la coppia di poliziotti da anziani.
Lo sapremo questa notte!