Negli ultimi giorni, True Detective e True Detective: Night Country sono state al centro di un battibecco social avuto tra il creatore originale Nic Pizzolatto e la nuova showrunner, Issa López. Nonostante Pizzolatto sia “rimasto a bordo” in qualità di produttore esecutivo del quarto episodio di Night Country, infatti, si è comunque lasciato andare a diverse critiche in riferimento allo show, prendendo pubblicamente le distanze da quest’ultimo. Ha infatti affermato: “Certamente non ho avuto alcun input su questa storia o qualsiasi altro aspetto della serie, che è molto diversa dalle mie serie, quasi una reinvenzione. Non potete biasimarmi“
Nic Pizzolatto ha prontamente preso le distanze da True Detective: Night Country
Come se ciò non fosse sufficiente, il creatore della serie ha anche denigrato i riferimenti di Night Country alla prima stagione di True Detective, definendoli “particolarmente stupidi”. Inoltre, quando un commento ha etichettato questa stagione come “la memoria della serie di qualcun altro, un ricordo che per giunta sta svanendo”, Pizzolatto ha prontamente risposto con un “Hah!” che, pur non dicendo molto, è comunque abbastanza eloquente. La risposta di Issa López, shorunner, creatrice, regista e produttrice di True Detective: Night Country, non si è fatta di certo attendere. Nel corso di un’intervista con Vulture, infatti, ha subito replicato in maniera piuttosto diplomatica: “Credo che ogni narratore abbia un rapporto molto specifico, peculiare e unico con le storie che crea, e qualunque siano le sue reazioni, ha diritto ad averle. Personalmente ho scritto questa serie con profondo amore per il lavoro che ha realizzato Pizzolatto e per le persone che hanno amato le sue stagioni“
Sembra, tuttavia, che i social non siano stati l’unico “posto” in cui Pizzolatto si è rivelato in disaccordo con Night Country. Cary Fukunaga, regista della prima stagione di True Detective e di alcuni episodi di Night Country), ha infatti rivelato a The Hollywood Reporter: “Lo show mi è stato presentato nel modo in cui lo abbiamo proposto: come un film indipendente trasformato in televisione. Lo scrittore e il regista sono una squadra. Nel corso del progetto, Nic ha continuato a porsi come se fosse il mio capo e io gli ho detto: ‘Ma tu non sei il mio capo. Siamo partner. Collaboriamo‘. Quando siamo arrivati alla post-produzione, persone come l’ex presidente della programmazione, Michael Lombardo, hanno dato a Nic più potere. È stato scoraggiante perché non mi sembrava che la collaborazione fosse equa“