Torniamo solo parzialmente agli scenari dell’originaria Twin Peaks: il nuovo lavoro, firmato come sempre David Lynch e Mark Frost, estende l’eterno conflitto tra bene e male al mondo esterno. Se nella seconda stagione Lynch era stato fortemente limitato nella sua idea dello show, questa terza stagione sta godendo della più ampia libertà da parte del network Showtime.
Una libertà che Lynch necessita per esprimere al meglio la sua istrionica arte. I risultati però sembrano essere deludenti. Almeno stando al riscontro di pubblico. Dopo un buon esordio, certo foraggiato dalla curiosità di un ritorno tanto atteso, l’audience è calato vertiginosamente.
La multidirezionalità delle trame estremamente centrifughe e la poca chiarezza nella direzione che lo Show vorrebbe prendere hanno deluso i fan di sempre. Manca forse quella magia iconica che ha reso la vecchia Serie un cult mondiale. Un articolo che analizza questo aspetto lo trovate a questo link .
Questo “return” è in realtà pensato come uno show unitario, un unico film lungo 18 episodi. Ma l’impazienza generale ha reso inaccettabile la poca fruibilità della trama. E sta generando l’indifferenza dei più. Anche per questo motivo Showtime sembra non avere alcuna intenzione di valutare un rinnovo. Il presidente del network David Nevins ha dichiarato a tal proposito:
Non penso che continuerà, anche se non è impossibile. Lynch e io abbiamo evitato di parlarne per un po’; vogliamo che la storia abbia il tempo di decantare e vedere come le persone si sentiranno alla fine.
Riguardo gli ascolti il direttore si sente soddisfatto, infatti:
Sono contento del risultato. Ci ha portato in una direzione in cui nessun altro ci avrebbe portato.
La terza stagione, dunque, potrebbe concludersi definitivamente con il doppio episodio finale che andrà in onda il prossimo 3 settembre.
Un’altra visione rispetto alla precedente già citata potete trovarla nell’articolo qui.
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