Ci sarà Un Professore 3, terza stagione della fiction con Alessandro Gassmann, Claudia Pandolfi e Nicolas Maupas? Sembra proprio che la risposta, arrivata direttamente dalla direttrice di RAI Fiction Maria Pia Ammirati, sia positiva. Prima di tutte le conferme “ufficiali”, tuttavia, è arrivata quella dello stesso Gassmann che, rispondendo a un utente su X, ha scritto: “…Torneremo!”
Un Professore 3 si farà: arriva la conferma ufficiale
Oltre alla conferma dell’attore, parlando con Il Fatto Quotidiano è stata la stessa Maria Pia Ammirati ad affermare: “Ci sarà la terza stagione, il cast dei protagonisti da Gassman a Pandolfi, da Maupas a Gavino, è confermato. Stiamo scrivendo, gireremo nel 2025 e sempre nel 2025 andrà in onda”. Per adesso non ci sono ancora anticipazioni sulla trama, né abbiamo una data d’uscita ufficiale. Tuttavia, speriamo di poterne sapere presto di più in modo da ritornare sull’argomento con qualche informazione più dettagliata. Ricordiamo che tra la prima e la seconda stagione sono trascorsi due anni, quindi per adesso possiamo soltanto contare sul fatto che i tempi potrebbero essere ridotti. A tal proposito, Sandro Petraglia ha dichiarato: “Cerchiamo di essere un po’ più veloci, ma sono dodici episodi da 50 minuti. Ci sono due filosofi per serata. Ci vuole un po’ di tempo per costruirla. I personaggi sono molti. Speriamo di anticipare, ma non credo che andremo in onda molto prima“
Nonostante la serie sia stata molto apprezzata, non sono purtroppo mancate alcune vomitevoli critiche omofobe nei confronti della fiction. In risposta, Nicolas Maupas ha prontamente ribattuto: “Mi fa piacere essere portavoce del cambiamento, che un bacio tra due uomini sia andato in scena sulla Rai, in prima serata. E quando leggo commenti omofobi, mi dispiace per chi vive davvero certe discriminazioni ma mi fa piacere perché vuol dire che quel bacio ha dato fastidio. Per me è una bella rivincita anche dare volto a personaggi maschili fragili. Nella vita mi sono sentito spesso a disagio a causa della mia fragilità e farne ora un punto di forza del mio lavoro mi dà grande soddisfazione. Non mi è mai interessata la cultura machista, non ho mai voluto essere un maschio alfa. Anzi sono contento se oggi chi non lo è può sentirsi tranquillo mentre si commuove. Sui social mi accostano a Paul Mescal e a Timothée Chalamet, scrivono: ‘È la rivincita dei ragazzi gentili sul maschio tossico‘“