Amy Sherman-Palladino ha rivelato i dubbi che l’emittente ebbe su Una mamma per amica
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Una mamma per amica debuttò nel 2000 e andò avanti per sette stagioni, diventando da allora un vero e proprio cult. Sebbene l’episodio finale dello show andò in onda nel 2007, la serie tornò poi a sorpresa con una miniserie nel 2016. La storia, che segue il duo madre-figlia Lorelai e Rory Gilmore, ha conquistato i cuori di milioni di persone in tutto il mondo, ed è considerata una “confort series” (qui trovi 5 Serie Tv confortanti che fanno stare tremendamente bene) che in molti rivedono spesso. Tuttavia, il percorso che ha affrontato la serie non è stato facile. Al PaleyFest LA, la creatrice Amy Sherman-Palladino ha rivelato i dubbi “strani” e la sfiducia che la rete aveva nei suoi confronti prima della première, come riportato da The Hollywood Reporter.
Alla convention, Sherman-Palladino (che qui ha rivelato il suo più grande rimpianto) era affiancata dal marito e partner di scrittura Daniel Palladino, dalle star di Gilmore Girls Lauren Graham (Lorelai) e Kelly Bishop (Emily), e da Rachel Brosnahan, Alex Borstein e Luke Kirby di The Marvelous Mrs. Maisel, oltre a Charlotte Gainsbour e Lou de Laâge. Sherman-Palladino ha iniziato la sua carriera di scrittrice con Roseanne, e in seguito ha lanciato Una mamma per amica. L’autrice rivela: “All’epoca spiegai: ‘ci sono questa madre e sua figlia, e sono più amiche che madre e figlia.’ Loro hanno risposto ‘Ok, ci hai convinti'”.
Successivamente, però, cominciarono i dubbi
Parlando del casting di Graham, che all’epoca era in un altro show, Amy ha spiegato: “Non volevo innamorarmi di lei, perché… se non posso averla, non voglio sapere che esiste”. Parlando delle difficoltà generali con Una mamma per amica, Sherman-Palladino ha spiegato: “Ho ricevuto una chiamata dallo studio prima che lo show andasse in onda, una volta a settimana. Chiamavano e dicevano: ‘Ascolta, volevo solo dirti che la rete è molto arrabbiata e delusa da te e dal lavoro che stai facendo‘”. Le chiamate dallo studio sono continuate nella pre-produzione e la creatrice della serie, sfiancata, disse allo studio di licenziarla o di smettere di chiamare. Questi scelsero la seconda opzione.
“È stato un progetto molto duro perché non era una soap per adolescenti, in cui la rete era specializzata. Non era Buffy”, ha spiegato Sherman-Palladino a proposito della WB, dove andava in onda Una mamma per amica. “C’erano un sacco di appunti da parte loro del tipo ‘Perché Rory [il personaggio di Alexis Bledel, ndr] non fa ses*o?’ Beh, perché è al fottuto liceo e non tutti fanno lavoretti a qualcuno in bagno”, ha ricordato l’autrice. “Strane resistenze a cose del genere, cose del tipo, ‘Perché Rory non fa ses*o un po’ di più?’ e ‘Perché Lorelai [il personaggio di Graham, ndr] non si comporta più come una mamma?’ E io pensavo ‘perché non è questo che è lo show'”. Insomma, il percorso della serie così come la conosciamo oggi non è stato certo semplice. Noi vi lasciamo con il ricordo di come finisce la serie madre.