Una poltrona per due è uno dei film cult da riguardare nel periodo natalizio.
Uscito negli Stati Uniti nel giugno del 1983, era stato inizialmente pensato per essere una commedia estiva ma è finito per diventare un classico delle festività. In Italia guardare il film la sera della Vigilia di Natale su Italia Uno è diventato un appuntamento fisso: sono, infatti, più di vent’anni che la rete televisiva lo trasmette nelle ore che precedono il Natale. L’opera, che quest’anno ha compiuto 40 anni, vedeva come protagonisti due grandi mattatori della risata come Dan Aykroyd e Eddie Murphy. Al centro di Una poltrona per due c’erano due uomini agli antipodi, un mendicante e un broker, che finivano per scambiarsi la vita per via di una scommessa fatta da due ricchi annoiati. Le gag di questo classico senza tempo non smettono mai di far ridere il pubblico, ma non tutte le scene sono invecchiate bene.
Uno dei due protagonisti di Una poltrona per due, infatti, ha di recente rinnegato una delle scene del film per via della blackface.
Come molti altri film usciti negli anni ’80, questa commedia di John Landis presenta delle sequenze che oggi potrebbero far storcere il naso a più di qualcuno. Dan Aykroyd in un’intervista rilasciata a The Daily Beast lo scorso giugno ha parlato ad esempio di una scena iconica del film, che oggi non potrebbe essere più girata. In una famosa sequenza ambientata durante il Capodanno i tre protagonisti si travestono per provare a rubare una valigetta: mentre Eddie Murphy finge di provenire dal Camerun, Jamie Lee Curtis vestita come una stereotipata donna originaria della Svezia prova a distrarre l’uomo seduto nel vagone. A un certo punto però arriva Dan Aykroyd, che con il volto dipinto di nero e una parrucca finge di essere un giovane ragazzo giamaicano di nome Lionel Joseph. L’attore ha sostenuto che, se il film fosse stato girato ai nostri giorni, sarebbe stato molto criticato per la presenza della blackface:
“Ho fatto la blackface in quel film, e probabilmente non potrei farla franca adesso. Eddie e io stavamo improvvisando. Eddie è un uomo nero, il suo entourage era tutto composto da neri, e all’epoca nessuno ha battuto ciglio. Allora non ci furono obiezioni, nessuno ha detto niente. Era solo un spunto comico, fedele alla storia. Probabilmente oggi non sceglierei di fare una parte in blackface, né mi sarebbe permesso di farlo. Probabilmente non mi sarebbe permesso fare un accento giamaicano, a prescindere che sia un bianco o un nero a farlo. Nei giorni che viviamo, è tutto superato. Avrei difficoltà anche a fare un accento inglese e a farla franca. Direbbero: ‘Oh, non sei inglese, non puoi farlo’.”