WandaVision ha fatto conoscere al pubblico seriale, anche ai non appassionati del franchise Marvel, il talento incredibile di Elizabeth Olsen, la sorella che ce l’ha fatta (qui vi abbiamo raccontato il suo percorso di affrancamento dalle sorelle). Nonostante con molta probabilità non vedrempo una seconda stagione di WandaVision (qui vi abbiamo spiegato perché), rivedremo presto Elizabeth Olsen nei panni di Wanda Maximoff/Scarlet Witch, nel prossimo capitolo di Doctor Strange, Multiverse of Madness, in cui ritroveremo probabilmente anche i suoi figli, come suggerito dalla scena post credit della serie Disney+. Da sempre Elizabeth Olsen ha dovuto combattere con le aspettative date dalla carriera delle sorelle, baby attrici e influencer ante litteram: le due avevano anche realizzato un video in cui prendevano in giro la sorella in modo simpatico (lo trovate qui).
Ora che ad avercela fatta nel mondo del cinema è lei (le sorelle si sono date alla produzione nel campo della moda e non recitano più), Elizabeth può essere finalmente fiera di portare un cognome fino a qualche anno fa scomodo. L’attrice ha infatti rivelato di aver pensato spesso di cambiare cognome, per non doversi scontrare con la sua insicurezza e le aspettative che comportava portare un cognome così importante.
Per Glamour Mag Uk l’attrice di WandaVision ha realizzato un’intervista in cui spiega i motivi che l’avevano spinta a pensare seriamente di cambiare cognome in passato:
“Era il collegamento all’idea di non essermi meritata qualcosa che mi dava fastidio fin da quando ero più giovane. Non aveva niente a che fare con il non essere orgogliosa di quello che stavano facendo le mie sorelle, riguardava la mia insicurezza. Pensavo, quando diventerò un’attrice mi farò chiamare Elizabeth Chase. Ancora non mi sembra vero che sono diventata un’attrice. Credevo che sarei finita a Wall Street, non sapevo ancora cosa avrei voluto fare”.
Ora invece Elizabeth Olsen può essere doppiamente fiera di portare il suo cognome: WandaVision è stata candidata agli Emmy. Niente male, per una sitcom ispirata a fumetti in cui la protagonista ha una crisi di nervi e crea una realtà alternativa schiavizzando un’intera città. Nate Moore, produttore degli show incentrati sugli eroi fumettistici, ha commentato così la bella notizia della candidatura agli Emmy:
“Questa decisione è stata presa quando stava per andare in onda la stagione, ma ci pensavamo anche mentre ci stavamo lavorando sopra. Non perché abbiamo detto, è fantastica, ma perché è molto più drammatica rispetto ai nostri altri progetti. Considerando che questa è la nostra prima iniziativa nel mondo della televisione, anche se stiamo parlando di Disney+, pensiamo che la candidatura in quella categoria sia quella giusta considerando lo show”.
Elizabeth Olsen, prima di interpretare Wanda Maximoff nei film Marvel e poi in WandaVision, aveva recitato soprattutto in pellicole indipendenti. Una delle quali era il secondo film da regista e protagonista di Josh Radnor, Ted Mosby in How I Met Your Mother, che si chiamava Liberal Arts. Nel film Elizabeth interpretava una studentessa di letteratura che incontra un professore (Josh Radnor) più vecchio di lei, che torna al suo college per una rimpatriata con i suoi ex compagni.
In Martha Marcy May Marlene, film del 2011, Elizabeth interpretava invece una donna problematica, che soffre di ansia e attacchi di panico dopo aver lasciato una pericilosa setta ed essere tornata dalla sua famiglia. Probabilmente è proprio con questo film che il suo talento per i ruoli drammatici si è fatto notare, portando all’interpretazione sofferta e tragicomica che abbiamo visto in WandaVision.
Ma Elizabeth Olsen non ha recitato solo in film indipendenti: ha avuto una parte anche nel primo Godzilla, che ha dato l’inizio al cosiddetto MonsterVerse, culminato quest’anno con Godzilla vs. Kong. Lì la Olsen interpreta Elle Brody, un’infermiera dell’ospedale e la moglie del protagonista Ford Brody. È interessante notare che suo marito era interpretato da Aaron-Taylor Johnson, che ha poi recitato nel ruolo di suo fratello Pietro Maximoff in Age of Ultron, poi interpretato da Evan Peters in WandaVision.