A settembre Hbo ha ordinato il pilot di Watchmen, Serie Tv ispirata alla storica, omonima graphic novel firmata da Alan Moore e Dave Gibbons che sarà sceneggiata da Damon Lindelof (Lost, The Leftovers).
Lindelof ha voluto rassicurare i fan con una lunga lettera che spiega cosa ha intenzione di fare con Watchmen e ha espresso tutto il rispetto che nutre verso l’opera originale.
Non abbiamo nessun desiderio di adattare i dodici numeri che Mr. Moore e Mr. Gibbons hanno creato 30 anni fa. Quei numeri sono un territorio sacro e non saranno ricostruiti, ricreati, riprodotti o al centro di un reboot. Saranno, tuttavia, remixati perché i giri di basso in questi brani conosciuti sono semplicemente troppo buoni e saremmo stupidi a non utilizzarli. Quei dodici numeri sono il nostro Vecchio Testamento. Quando è arrivato il Nuovo Testamento non ha cancellato quello che c’era prima. La Creazione. Il Giardino dell’Eden. Abramo e Isacco. Il diluvio universale. È tutto accaduto. E allo stesso modo accadrà con Watchmen. The Comedian è morto. Dan e Laurie si sono innamorati. Ozymandias ha salvato il mondo e Dr. Manhattan se ne è andato dopo aver fatto esplodere Rorschach nel gelo dell’Antartide.
Dovremo aspettarci anche molte novità:
Questa storia sarà ambientata nel mondo che i suoi creatori hanno dolorosamente costruito… ma nella tradizione delle opere che l’hanno ispirata, questa nuova storia deve essere originale. Deve porsi nuove domande ed esplorare il mondo attraverso lenti inedite. Soprattutto, deve essere contemporanea. Il Vecchio Testamento (Watchmen del ’86) guardava specificatamente agli anni Ottanta di Reagan, della Thatcher e di Gorbačëv. Nel nostro devono riecheggiare le frequenze di Trump, della May, di Putin e il suo cavallo, sul quale cavalca a torso nudo. E, parlando di Cavalieri, la Fine del Mondo è fuori questione. Questo significa che gli eroi e i cattivi, ammesso che siano distinguibili, giocheranno per una posta completamente diversa. […] Alcuni dei personaggi saranno sconosciuti. Volti nuovi. Maschere nuove per coprirli. Vogliamo inoltre rivisitare il secolo precedente attraverso due occhi sorprendenti ma familiari… ed è qui che ci assumeremo i rischi più grandi.
Ecco la lettera pubblicata da Lindelof su Instagram:
https://www.instagram.com/p/BjFsj6JHEdq/?utm_source=ig_embed