Woody Allen e i suoi travagliati trascorsi familiari diventano una serie tv che uscirà il prossimo 21 febbraio per HBO. Nelle ultime settimane il genere documentario ha spopolato in quasi tutte le piattaforme streaming: in questo articolo vi abbiamo parlato dell’ultima perla di Netflix, Night Stalker, sulla vicenda del serial killer di Los Angeles. Woody Allen è stato accusato negli anni Novanta dall’ex moglie, nonché protagonista di molti suoi film, Mia Farrow, di molestie verso la figlia adottiva Dylan. Le indagini non hanno portato a un’incriminazione e a una condanna per il regista, anche se Woody Allen ne ha comunque risentito, come vi abbiamo raccontato qui. Negli ultimi anni la nascita del movimento MeToo (a cui anche molte star televisive hanno aderito) ha riportato a galla antiche controversie, oltre ad aver consentito che si andasse a fondo a molte vicende di molestie nel mondo dello spettacolo.
Da qui l’interesse di HBO nel produrre Allen V. Farrow, una miniserie documentario diretta da Kirby Dick e Amy Ziering che si avvale di testimonianze inedite e filmati originali dell’epoca. La vicenda in cui è stato coinvolto Woody Allen ha spaccato a metà la sua famiglia: non solo il regista ne ha parlato in toni tutt’altro che lusinghieri verso l’ex moglie nella discussa autobiografia, ma un altro figlio di Allen, Moses, ha spalleggiato da sempre il padre sostenendo che le accuse di Farrow fossero una montatura per vendicarsi della relazione che il marito aveva intrapreso con un’altra figlia adottiva, la sua attuale moglie Soon-Yi.
Ecco il trailer del documentario su Woody Allen e lo scandalo che lo vide coinvolto negli anni Novanta.
Dick e Ziering dirigono la docuserie insieme ad Amy Herdy, che ha prodotto il documentario The Hunting Ground sui crimini sessuali del campus universitario di Dick nominato all’Oscar. Allen v. Farrow mostrerà in esclusiva nuovi video e filmati audio, insieme a home video d’archivio e nuove interviste con le persone coinvolte, tra cui Mia Farrow, Dylan Farrow, Ronan Farrow, Carly Simon (un’amica di famiglia), il procuratore nel caso Frank Maco, e altre figure e testimoni oculari di prima mano. Alcuni di questi individui sembrano parlare in pubblico per la prima volta.
I sostenitori dell’innocenza di Woody Allen hanno obiettato che, da un primo sguardo al trailer e ai contributi al documentario, la tesi sostenuta sia decisamente a favore di Mia Farrow. Ciò renderebbe la docuserie, comunque la si pensi sulla faccenda, una voce univoca su un caso delicato: come era già accaduto a un’altra produzione HBO, Leaving Neverland, il documentario postumo sulla presunta pedofilia di Micheal Jackson.
Woody Allen ha recentemente confutato le accuse nel suo libro di memorie A Proposito di Niente, pubblicato lo scorso anno. Nel marzo 2020, Dylan Farrow e Ronan Farrow hanno condannato il libro, con Dylan che affermava:
“La pubblicazione da parte di Hachette del libro di memorie di Woody Allen è profondamente sconvolgente per me e un completo tradimento nei confronti di mio fratello Ronan il cui coraggioso rapporto, capitalizzato da Hachette, ha dato voce a numerosi sopravvissuti ad aggressioni sessuali da parte di uomini potenti. Per la cronaca, non sono mai stato contattato da alcun fact checker per verificare le informazioni contenute in questo libro di memorie, a dimostrazione di un’egregia abdicazione della responsabilità più basilare da parte di Hachette. D’altra parte, la mia storia è stata sottoposta a un esame approfondito senza fine e non è mai stata pubblicata senza un controllo approfondito dei fatti”.
Cosa ne pensate della vicenda che ha visto protagonista la famiglia di uno dei registi più apprezzati dei nostri tempi? Vedrete il documentario sulla controversa vicenda che ha coinvolto Woody Allen?