Un personaggio apparentemente morto nella seconda stagione, farà il suo sorprendente ritorno in Yellowjackets 3
Yellowjackets si è affermata come una delle serie tv più interessanti in circolazione, nel corso delle sue prime due stagioni, entrambe acclamate dalla critica. Parte di questo successo è dovuto anche alla spietatezza della sceneggiatura, e alla tendenza a uccidere i personaggi principali in maniera scioccante e senza remore, pur riuscendo – in qualche modo – a non eliminarli dalla narrazione. Chissà che questo non accada anche in Yellowjackets 3.
In un’intervista con The Hollywood Reporter, i creatori della serie Ashley Lyle e Bart Nickerson hanno discusso gli eventi della seconda stagione, che includevano il cannibalismo e la morte di uno dei personaggi principali dello show. È interessante notare che non hanno avuto molte occasioni di farlo, poiché, dopo l’uscita della seconda stagione di Yellowjackets, la Writer’s Guild of America è andata in sciopero. L’evento ha colto di sorpresa Lyle e Nickerson il primo giorno della loro writers’ room di Yellowjackets 3, che ha dovuto interrompersi immediatamente. “È stata un’esperienza strana dover guardare in silenzio in disparte”, ha spiegato Lyle.
Il riferimento e l’ispirazione a Lynch
Quando gli è stato chiesto se ci fosse qualcosa che avrebbero voluto spiegare sulla seconda stagione, qualcosa che non avevano avuto modo di raccontare, Lyle ha risposto: “Una cosa di cui sono davvero contento che abbia avuto risonanza è quanto sia stato straordinario il nostro cast più giovane nella seconda stagione. Non è stato facile. Era inverno ed era, per impostazione, tutto molto claustrofobico e pensato per essere molto intimo. Penso che non sia stato facile per loro attraversare emotivamente quella fase, perché sono così impegnati, e penso che il loro lavoro parli davvero da solo”. Il duo di sceneggiatori ha anche fatto riferimento a David Lynch (qui trovate la nostra ode al Maestro) come punto di ispirazione, almeno per quanto riguarda il non spiegare troppo il loro lavoro e lasciare che il pubblico capisca davvero cosa significhi per loro. Aspetto che sarà ancor più evidente in Yellowjackets 3?
Certo è che Lyle e Nickerson hanno discusso della morte del personaggio di Juliette Lewis, ossia Nat da adulta. I due autori hanno spiegato che questo faceva sempre parte del piano, era solo questione di trovare il momento giusto per realizzarlo. “Probabilmente è stato durante la pianificazione più ampia della seconda stagione. Era qualcosa che avevamo pianificato di fare, il modo in cui è caduto era specifico per la stagione”. Lyle ha aggiunto: “[Pianificare la sua morte, ndr] è stato abbastanza prematuro nella seconda stagione, e penso che diventerà abbastanza chiaro il modo in cui è stato progettato non solo per essere un grande momento e una grande morte, ma un catalizzatore per la storia che va avanti in Yellowjackets 3. Penso che diventerà più evidente al pubblico mentre guarderà la terza stagione”.
Quando gli è stato chiesto se Lewis sarebbe tornata nella serie, Lyle ha risposto: “Al momento non abbiamo un piano per la terza stagione, ma non è qualcosa a cui siamo completamente chiusi. Pensiamo che Juliette sia incredibile e che il suo personaggio sia davvero significativo per l’intero mondo di questa serie”. Nell’attesa, noi vi lasciamo con un’ipotesi su come finirà la serie.