Zendaya è una delle attrici più promettente degli ultimi anni. Se grazie alla trilogia di Spiderman ha conquistato il grande pubblico, è stata però la serie tv Euphoria ad aver mostrato di che cosa è davvero capace. La sua straziante interpretazione di Rue Bennet, un’adolescente che deve combattere con le dipendenze, le ha permesso di diventare la più giovane attrice ad aver vinto due Emmy Awards. La serie tv della HBO, che da noi va in onda su Sky e in streaming su NOW, ha ottenuto un grande successo. Euphoria racconta l’adolescenza di un gruppo di teenager senza filtri e infatti diverse scene particolarmente scandalose hanno fatto molto discutere. In attesa della terza stagione, che potrebbe arrivare nel 2024, domenica 18 novembre è stato organizzato una speciale proiezione a Los Angeles dedicata ad Euphoria al quale hanno partecipato diversi membri del cast.
Zendaya durante questo evento promozionale ha avuto modo di parlare delle speranze che nutre per il futuro del suo personaggio.
Alla proiezione hanno partecipato anche Hunter Schafer, Maude Apatow e Sydney Sweeney. Le attrici hanno risposto alle domande del pubblico e della stampa e hanno commentato l’apprezzata stagione andata in onda quest’anno. Quando i giornalisti hanno chiesto alle star di Euphoria come si augurano che procedano le storie dei loro personaggi, Zendaya ha dato una risposta molto sincera alla domanda. Ha confessato che spera che Rue Bennet possa trovare un po’ di felicità nei prossimi episodi della serie tv. Dopo che in Euphoria 2, la ragazza ha dovuto fare i conti con un cuore spezzato e una terribile ricaduta, vorrebbe che Rue fosse felice. Zendaya confida che possa esserci un epilogo positivo per la ragazza in virtù del vissuto del creatore di Euphoria Sam Levinson, che ha creato questo personaggio proprio ispirandosi alla sua storia. Se Levinson e tanti altri sono riusciti a liberarsi delle loro dipendenze, potrebbe farcela anche la protagonista di Euphoria. Zendaya ha detto:
“So che può farcela perché Sam [Levinson] ha scritto il personaggio e Sam è Rue, e ci è riuscito. È la prova che c’è speranza per Rue e per chiunque sia come Rue. Me lo confermano le bellissime lettere che ho ricevuto e le persone che mi hanno contattato. Sono così grata per quelle esperienze, quando qualcuno viene da me e parla di Rue e di come si senta legato a lei o mi dice di qualsiasi parte del suo viaggio di guarigione di cui io abbia potuto far parte. Per me questo è il regalo più grande, più grande che io possa mai chiedere, mi dà gioia e conferisce uno scopo a quello che faccio. Spero solo in un po’ di gioia per lei e che sia in grado di respirare e amare senza avere la paura di perderlo. Voglio dire, dovrà affrontare alcune cose, sì, ma sai, ci arriveremo“.