Zero, la serie tutta italiana da un’idea di Antonio Dikele Distefano e prodotta da Netflix, uscirà sulla piattaforma il prossimo 21 aprile: intanto abbiamo il primo trailer. Netflix ultimamente sta puntando molto sulle produzioni originali italiane, soprattutto da quando ha aperto la sua prima sede a Roma: ve ne abbiamo parlato in questo articolo. Fino ad ora non sempre abbiamo assistito a capolavori: pensiamo al trash conclamato di Baby (qui la nostra recensione dell’ultima stagione) o all’occasione persa di Luna Nera (rovinata anche dall’esterofilia, come abbiamo scritto qui). Zero si propone come una serie giovane, che guarda alle nuove generazioni e a tematiche molto attuali, e potrebbe essere la svolta che stavamo aspettando.
La storia di Zero inizia ancora nel 2019: a luglio Netflix Italia annuncia che distribuirà sulla piattaforma una serie originale su un’idea dello scrittore Antonio Dikele Distefano, 27enne e originario dell’Angola. La serie è stata scritta, oltre che da Distefano, da Menotti (già autore del film rivelazione Lo chiamavano Jeeg Robot), Stefano Voltaggio, Massimo Vavassori, Carolina Cavalli e Lisandro Monaco.
La storia di Zero è quella di Omar, un ragazzo di periferia con origini africane, che vive nel quartiere milanese di Barrio, che scopre di avere un potere: riesce a diventare invisibile. Una metafora, naturalmente, che rispecchia la condizione di tanti figli delle periferie e degli “italiani a metà”: ragazzi nati nel nostro paese da famiglie venute dall’estero, che si trovano a vivere in una terra di nessuno tra diritti negati e pregiudizi. Insieme al suo gruppo di amici, Sharif, Inno, Momo e Sara, che come lui hanno origini straniere ma sono a tutti gli effetti italiani, si troverà a dover salvare proprio il quartiere difficile da cui tutti vogliono scappare, facendo affidamento sul suo potere e sulla loro amicizia.
Il contesto che Zero si propone di raccontare è quello della provincia italiana: un contesto difficile ma anche ricco di umanità e cultura. Più etnie si incrociano e secondo Antonio Dikele Distefano il linguaggio che meglio racconta il fermento culturale e giovanile che si respira in quel contesto è il rap. Ecco come lo scrittore racconta il progetto di Zero:
“L’idea di Zero nasce da una mia esigenza di mettere insieme diverse storie per raccontarne una. La storia di un ragazzo speciale, di un ragazzo nero, che grazie al suo super potere riesce a vedere la realtà’ che si cela dietro all’apparenza delle cose, delle persone e delle relazioni. Il rap sarà uno dei protagonisti della storia perché il rap è la lingua della nostra epoca, è capace di raccontare mondi che la gente non vede, come la periferia milanese in cui è ambientata la serie, ed è la mia lingua”.
Felipe Tewes, director delle produzioni internazionali Netflix Originals, commenta:
“Il nostro obiettivo è trovare voci locali nuove ed inedite e dare loro l’opportunità di raccontare le proprie storie ad un pubblico mondiale. Siamo entusiasti di collaborare con Antonio, Menotti e il pool di scrittori di Zero per portare in vita la loro visione unica in quello che sarà il primo show di supereroi nella nostra offerta di contenuti originali italiani”.
Un altro aspetto innovativo di Zero è la presenza nel cast di tanti ragazzi italiani con origini straniere. Antonio Dikele Distefano commenta così la scelta degli interpreti:
“Per me, per un ragazzo nero italiano come Zero, che deve tutto all’Italia, la cosa più bella è che questa sarà la prima serie nella quale i protagonisti sono dei ragazzi neri italiani. Spero che questo possa aprire una porta a quegli attori, creativi e artisti neri che non hanno mai avuto un’occasione importante.”
Nel cast compaiono Giuseppe Dave Seke nel ruolo del protagonista Omar/Zero, Haroun Fall (Sharif), Beatrice Grannò (Anna), Richard Dylan Magon (Momo), Daniela Scattolin (Sara), Madior Fall (Inno), Virgina Diop (Awa), Alex Van Damme (Thierno), Frank Crudele (Sandokan), Giordano De Plano (Fumagalli), Ashai Lombardo Arop (Marieme), Miguel Gobbo Diaz (Rico) e Livio Kone (Honey).
Nel trailer è possibile sentire in anteprima un inedito di Marracash, 64 barre di paura, composto appositamente per Zero.