Quando mi sono imbattuta in Nine Perfect Strangers su Amazon Prime Video, la prima cosa a cui ho pensato è stata sicuramente la vastità della produzione che dev’essere stata investita in una serie da cast e ambientazione perfetti. La Tranquillum House è un piacere per gli occhi, così come la scogliera e il paesaggio naturale in cui è immersa, per non parlare delle doti di ogni singolo attore che non ha certamente bisogno di presentazioni, creando nell’insieme un prodotto televisivo che, piaccia o no, senza dubbio non lascia indifferenti, spiazzando completamente lo spettatore (qui vi riproponiamo la nostra recensione).
La seconda cosa a cui automaticamente ho rivolto il pensiero è stata: una serie come Nine Perfect Strangers così infiocchettata alla perfezione, con una trama che spiazza proprio per quanto si oppone all’estetica delle immagini, risultando quindi ancor più macabra e alienante, come sarebbe stata se l’avessero fatta in Italia?
È con immenso piacere che vi proponiamo la nostra versione italiana (chiaramente economy) di Nine Perfect Strangers: Nove Sconosciuti
Ci troviamo immersi nel borgo medievale del comune di San Giovanni in Galdo, in provincia di Campobasso, in cui si erge il bed and breakfast (con spa inclusa, chiaramente) “Villaggio Serenità” che, con le sue nove camere disponibili, promette ai suoi ospiti di regalare un’esperienza di relax estremo, lontano dalla frenesia del lavoro e della città.
Il primo ospite della struttura ad arrivare è il pensionato signor Giancarlo (magistralmente interpretato da un inaspettato Lino Banfi), stanco della monotonia della sua vita senza lavoro e lontano dalle figlie che hanno deciso di trasferirsi in un altro continente. Come da prassi consegna il telefono alla reception e, in quel momento, avverte una sensazione lungo il corpo che non riesce a definire, provocata dalla visione dell’enigmatica direttrice della struttura, avvolta da un’aurea di mistero e da uno scialle cucito a mano, la signora Marcella (Sandra Milo).
Cominciano poi man mano ad arrivare tutti gli altri ospititi della struttura, come il giornalista freelance Antonio (Gabriel Garko), che spera di scrivere un buon pezzo sul suo soggiorno al Villaggio Serenità e fare fortuna come il suo idolo Osvaldo Bevilacqua di Sereno Variabile; l’ex rugbista caduto in disgrazia Edoardo (Michele Placido); la dolce famigliola composta da padre madre e figlia adolescente, arrivati al B&B grazie a un groupon, Marco Anna e Beatrice (interpretati rispettivamente da Emilio Solfrizzi, Anita Caprioli e Eleonora Cededdu). Gli ultimi ad arrivare sono la casalinga divorziata Rosa (Stefania Sandrelli) e la giovane coppia di influencer Chiara e Alberico (Serena Rossi e Edoardo Leo). Una volta sistemati nelle rispettive camere, tutto ciò che li aspetta è inimmaginabile.
Marcella impone a tutti dei controlli del sangue e dei livelli di colesterolo, in modo da adattare ad ognuno una dieta che rispetti i fabbisogni giornalieri. Tutti i pasti sono obbligatori e gli ospiti non hanno possibilità di scelta: l’ingrediente segreto a cui nessuno può sottrarsi è il capofreddo, il famoso insaccato molisano di maiale cotto, componente chiave dell’energetico centrifugato che spetta ad ognuno per colazione, pasto che precede le varie attività che si succedono nel corso del loro soggiorno (come l’uncinetto, la raccolta del tartufo, il corso di zumba e la meditazione).
Con l’avanzare dei giorni, però, gli ospiti cominciano a sentirsi via via più debilitati e intontiti (seppur non abbastanza da impedire all’amore di scoccare tra Edoardo e Rosa). Alcuni cominciano a porsi delle domande, uno fra tutti il giornalista Antonio, che nasconde una telecamera nelle cucine del Villaggio Serenità, scoprendo finalmente la verità sui centrifugati. A quel punto Marcella non può più nascondersi, e rivela quello che è sempre stato il suo macabro piano: con l’aumento graduale di insaccati nella dieta dei suoi ospiti, quello che vuole raggiungere è l’esperienza di pre-morte necessaria affinché tutti comincino ad apprezzare la vita e, soprattutto, a ridurre il colesterolo.
Marcella, infatti, viste le scarse entrate che gli frutta la struttura, è impegnata nella produzione di yogurt, ma l’unico modo che ha per venderli è renderli assolutamente necessari per la sopravvivenza, come ha imparato in un corso di marketing online sulla domanda e l’offerta. I nove sfortunati sconosciuti non hanno dunque scelta che quella di affidarsi ai nuovi yogurt senza grassi e lattosio e riprendere le loro vite, possibilmente il più lontano possibile dalla diabolica Marcella.