…i duri cominciano a giocare…
Per il mondo giapponese la tecnologia, la fantasia e i videogiochi sono ormai un’eccellenza che rappresenta il loro cavallo di battaglia nel mondo. Proprio di giochi parliamo in questa light novel scritta da Yu Kamiya e prodotta nel suo primo e unico anime da Madhouse nel 2013. No game no life (Noge Nora) è il titolo di questo prodotto, intrigante e particolare. Il tema come accennato è l’aspetto ludico come pilastro portante dell’intera Serie Tv.
I videogiochi nella nostra odierna società stanno avendo un ruolo sempre più rilevante per i contesti sociali e sono anche fonte di guadagno e attrazione per tutte le generazioni. Sora e Shiro sono due fratelli inseparabili nella vita. Hanno tra loro una forte connessione in grado di farli restare uniti dinanzi a ogni sfida o ogni persona che potrebbe dividerli. Insieme sono invincibili, non solo a parole ma anche a fatti. I due fratelli, conosciuti nel mondo dei videogiocatori con il nome di “spazio vuoto” rappresentano l’eccellenza nel mondo video ludico.
Lo “spazio vuoto” è teso a indicare la mancanza di un nick che li rappresenti nelle loro partite, per mantenere così un identità segreta. Insieme riescono a battere qualsiasi record mondiale contro qualsiasi tipo e numero di giocatori. Vivono in una contemporanea Tokyo caotica e sempre in movimento. Reclusi tutto il giorno dentro la loro camera si aiutano a vicenda per battere ogni record mondiale e ogni sfida che gli si pari di fronte.
I due giovani rappresentano fin da subito uno dei problemi contemporanei di cui è afflitta la società odierna. Gli Hikikomori in Giappone e i NEET in Europa sono dei giovani reclusi in camera, senza alcun rapporto con il mondo reale.
Un mondo che reputano scadente e non adatto alle loro vite. Spesso non sono impegnati in alcuna istruzione o formazione. Il fenomeno tende a incrinare le loro capacità comunicative e sociali che trovano sfogo solo su piattaforme virtuali le quali non necessitano di un reale approccio nella realtà. Non solo social, ma anche e soprattutto giochi di ruolo online. I due protagonisti ci appaiono quindi fin da subito come una critica nei confronti di questo fenomeno sempre più diffuso sia in Giappone che in Europa (sebbene con le sue dovute differenze).
Avete mai pensato di essere nati nel mondo sbagliato?
Attraverso la leggerezza e la fantasia No Game No Life pone subito l’accento sugli hikikomori. Difatti i due protagonisti hanno paura anche solo di uscire per le strade di Tokyo e trovarsi così di fronte alla realtà da cui desiderano fuggire. Odiano un mondo che non li rappresenta, governato dalle convenzioni sociali e una vita dedita al lavoro e all’alienazione. Da qui nasce Disboard, un mondo dove tutto è basato sul gioco. Le decisioni importanti e anche la moneta corrente, tutto è collegato agli esiti delle partite che gli abitanti giocano tra loro. Il gioco può essere qualunque, ma deve seguire le dieci regole del pianeta. Sarà proprio in questo mondo che verranno catapultati i nostri protagonisti dopo aver sconfitto il Dio di Disboard in una partita a scacchi. Egli stupito dalle loro capacità decide di portarli con se per poter cambiare le sorti del suo mondo.
Abbiamo una Serie Tv composta da dodici episodi del tutto coinvolgenti. Il prodotto è un avventura con richiami alla commedia e al soprannaturale.
Disboard difatti non è solo un mondo parallelo dove tutto è deciso tramite i giochi, è anche un regno ben diverso dalla Tokyo che i protagonisti conoscono. Un mondo dove esiste la magia e governato da sedici razze che si combattono il loro predominio semplicemente giocando.
Sebbene fin dal principio No Game No Life si presenta allo spettatore come un prodotto d’intrattenimento riesce a trasmettere una forza e un’empatia di rilievo. La storia non è del tutto originale e i temi trattati in background sono quelli tipici di un prodotto nipponico. Soprattutto i suoi focus sull’amicizia e la determinazione per raggiungere ogni scopo.
Tuttavia salta subito all’occhio la cura verso le ingegnose tattiche di vittoria nei più disparati giochi. Vengono difatti trattati una miriade di giochi e la capacità di poter vincere una partita ancor prima che inizi tramite una giusta analisi. Le sfide si faranno man mano più interessanti e difficili, le quali richiederanno delle tattiche sempre nuove e diverse. Con tale aspetto viene accentuato in modo magistrale il genio dei due protagonisti i quali anche se con un apparente superficialità, calcolano ogni minima variante del gioco in cui partecipano per uscirne vincitori.
No Game No Life rappresenta il trionfo della debolezza.
Gli imanity (gli esseri umani nel mondo parallelo), sono tra le sedici razze le uniche che non hanno accesso alla magia. Conseguenza diretta è il fatto che sono la razza più debole del pianeta e anche la meno avvantaggiata nei giochi, per i quali l’uso della magia è concesso. Nonostante ciò Sora e Shiro riescono a tenere testa a razze nettamente superiori con l’uso esclusivo del loro cervello e ribaltare ogni situazione a loro favore.
La loro debolezza non è solo un aspetto invalidante. Anzi i protagonisti consci di questo ne fanno il loro cavallo di battaglia, sottovalutati da tutti. Essere deboli quindi non è necessariamente un aspetto negativo da demonizzare ma se lo si sfrutta con il giusto parametro può divenire un elemento vincente. Questo approccio è riservato nei confronti di ogni cosa in No Game No Life: un racconto di vita in cui ogni situazione contiene al suo interno migliaia di variabili.
In No Game No Life l’aspetto fantasy fa da piacevole cornice al prodotto. Le colonne sonore e gli opening sono molto belli e i disegni ben curati. Nonostante ciò la Serie Tv in questi aspetti non spicca per eccezionalità rimanendo nella media. Poca personalità nei personaggi (salvo rare eccezioni) i quali sono serrati in stereotipi evidenti. Un altro punto a sfavore è senza dubbio il fatto che venga troncato a metà, tipico delle light novel da cui viene tratto l’anime. Tuttavia dopo tre anni finalmente in questo 2018 uscirà la seconda stagione nella quale finalmente vedremo proseguire le vicende dei nostri protagonisti. Per lo spettatore che volesse approfondire nel 2017 è uscito il film con il nome di “No Game No Life: Zero” che racconta le vicende di un passato antecedente a quelle vissute dai due fratelli nella Serie Tv.