Resistere al successo di Mare Fuori è impossibile, anche per la Rai, che ha presentato al pubblico la sua nuova serie tv, nonchè il suo primo treen drama fantasy: stiamo parlando ovviamente di Noi Siamo Leggenda, in streaming su Raiplay e su Prime Video . Questa volta ci troviamo a Roma, la città eterna ricca e spregiudicata, in pieno periodo natalizio quando un gruppo di adolescenti scopre di avere dei super poteri che si rivelano la chiave per sbloccare pensieri e paure della vita adulta. Noi Siamo Leggenda è un coming of age a tinte super eroiche che tenta in tutti i modi di essere la serie tv di svolta di casa Rai, la nuova Mare Fuori con meno delinquenti e più effetti speciali; Noi Siamo Leggenda infatti condivide con Mare Fuori lo stesso regista, Carmine Elia.
Noi Siamo Leggenda potrebbe essere l’erede di Mare Fuori?
A differenza della giovane criminalità mostrata in Mare Fuori, un ambiente ostico e ad alta tensione emotiva che ha conquistato tutti i giovani italiani, il nuovo teen drama fantasy di Raidue, Noi Siamo Leggenda, sceglie una narrazione più semplice, quasi fumettistica, dove non mancano i classici drammi adolescenziali che abbiamo visto e rivisto miliardi di volte in qualsiasi teen drama proveniente da acque internazionali. Noi Siamo Leggenda, ruba alcuni membri del carcere minorile di Napoli – ritroviamo Nicolas Maupas, questa volta nei panni dell’introverso Jeann, Giacomo Giorgio che veste i panni del ribelle romano Nicola, e Valentina Romani che interpreta Sara – ma presi questi, si distacca completamente dalla serie madre e si avvicina invece a un’altra tipologia di serialità per adolescenti: si sente il dramma americano, le famiglie disfunzionali tra le mura di casa ma perfette quando si affacciano sul portico – qua sulle terrazze romane -ragazzi che vogliono crescere ma hanno paura di diventare grandi, problemi di cuore, genitori che se ne vanno lasciando a casa segreti da svelare e poi, solo alla fine, come se fosse il dessert finale di una lunga cena di Natale, arrivano i super poteri.
I nuovi protagonisti di Rai 2 hanno i superpoteri
In tutto saranno dodici episodi, storyline crossover, in cui in ogni puntata il protagonista ha un dramma e un super potere che si presenta nella propria vita più come un altro macigno a cui pensare che a una risoluzione di quegli stessi problemi: Massimo perde la mamma a causa del cancro ma riceve delle mani di fuoco, Lin è una mutaforma che cerca attenzioni, Jean subisce bullismo a scuola dai compagni e a casa dal padre egocentrico, poi ci sono anche Andrea che ha un grave problema di cuore, ma può resuscitare i morti e infine Greta che riesce a riavvolgere il tempo ma non a togliersi i pesi dal cuore. I loro poteri danno forza e distruggono al contempo, gli eroi di Noi Siamo Leggenda sono incapaci di gestire le nuove responsabilità ma sono affamati di rivalsa, di farsi sentire e farsi vedere. I superpoteri sono l’escamotage per sentirsi grandi in un mondo dove si sono sempre sentiti impotenti, piccoli e soli. Traggono forza dalle loro stesse paure e dai loro errori, e i loro poteri servono proprio a risanarsi internamente: in Noi Siamo Leggenda non ci sono antagonisti maestosi da sconfiggere, ma solo demoni interiori con cui scendere a compromessi prima di liberarsene per sempre.
Ognuno dei protagonisti di Noi Siamo Leggenda ne ha una a cui pensare, e anche gli altri ragazzi sprovvisti di abilità sovrannaturali devono combattere con i grandi drammi e pericoli dell’adolescenza. Tutti ragazzi rotti, dilaniati e sperduti nella corsa a ostacoli verso l’età adulta. Sono loro che portano avanti la veloce e dinamica narrazione, a tratti fumettistica, di Noi Siamo Leggenda, destreggiandosi tra le strade di Roma e i loro problemi.
Noi Siamo Leggenda non è una leggenda
Ma qui insorge un problema ancora più grande: perché Noi Siamo Leggenda è una serie tv innovativa, originale, che sperimenta un nuovo prodotto per un pubblico abituato a serie tv completamente diverse e di livello culturale nettamente più basso, ma il pubblico di Noi Siamo Leggenda non è quello fedele e appassionato, previsto da Rai, ma è quello di Netflix e di Prime Video, che di adolescenti rotti con super poteri oppressivi ne ha visti a bizzeffe e questa non è altro che una novità poco innovativa per chi naviga nel genere teen drama fantasy da qualche anno. Non ci sono sorprese, colpi di scena, personaggi nuovi e interessanti abbastanza da chiedersi chissà come andrà a finire. L’interesse per Noi Siamo Leggenda dura solo il tempo dei suoi 12 episodi, manca di quel brio originale e intrigante che non si è mai visto prima (Mare Fuori è ambientato in un carcere minorile, scenario completamente nuovo per la serialità non solo italiana). Inoltre l’aspetto fantasy è decisamente sottotono rispetto agli aspetti più “reali” della serie: i superpoteri sono un pretesto per raccontare di un gruppo di adolescenti che si incontra e si incastra pezzo per pezzo, al fine di prendere parte a un’unica grande leggenda: crescere e prendersi le proprie responsabilità, abbandonando le sicurezze materne e familiari.
La narrazione degli episodi della prima serie tv fantasy di casa Rai è fluida ma poco invasiva, i personaggi si scoprono un pezzo per volta, mai tutti insieme e mai tutto insieme: si conoscono lentamente, mentre gli eventi si fanno sempre più voraci, le loro storie si intrecciano poco per volta, ponendo attenzione per ognuna delle loro sofferenze e le loro nuove abilità. Si crea lentamente tra loro un legame che si regge sulle fondamenta di un potere incontrollabile che contrasta le loro pene quotidiane: sopravvivono al dolore, facendosi forza a vicenda, proteggendosi da nuovi incombenti segreti che insorgono e improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, arriva la fine rocambolesca di Noi Siamo Leggenda, a tratti simile a migliaia di altri finali che però questa volta non riesce a soddisfare abbastanza: lascia un senso di vuoto, un cumulo di domande senza risposta e lo spettatore rimane costretto a restare in attesa di una probabile seconda stagione, magari con un altro gruppo di Teen Titans italiani.