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7 curiosità su Claudia Marsicano, l’interprete di Cate in Noi

claudia marsicano
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La prima stagione di Noi, remake italiano della amatissima This is Us, si è da poco conclusa, ma ancora i fan non hanno smesso di parlarne. La chiacchieratissima serie Rai ha portato al centro dell’attenzione anche una schiera di attori nuovi, sconosciuti al mondo della tv, come quello di Claudia Marsicano, interprete di Cate.

Attivissima sui social, in particolare tramite il suo profilo Instagram, Claudia condivide quasi quotidianamente i suoi scatti. Filtri, trucchi e pose allegre contraddistinguono il suo profilo, quasi a essere un’estensione e un mezzo di espressione della sua arte.

Allegra e solare, ironica ed espressiva, il viaggio attraverso i suoi canali social ci permette di immergersi nel suo mondo, lasciandoci scoprire il suo percorso professionale. Ma della sua vita privata la Marsicano condivide ben poco, rimanendo una figura ancora misteriosa nel mondo televisivo, in cui è sbarcata solo di recente.

Attraverso 7 piccole chicche raccolte tra le sue interviste e i suoi profili, proviamo allora a scoprire qualcosa in più su questa fantastica interprete, scoprendo meglio chi è Claudia Marsicano al di fuori dei suoi spettacoli.

1) Origini

Nata a Napoli il 9 gennaio 1992, l’attrice oggi trentenne è del segno del capricorno. Sulla sua famiglia e sui primi anni a Napoli non conosciamo quasi nulla. Sappiamo, però, che all’eta di quattordici anni l’attrice si trasferisce a Milano, dove prosegue i suoi studi.

Frequenta il liceo artistico Brera, dove si diploma nel 2011 con il minimo dei voti, e in quegli anni inizia a scoprire la sua vocazione artistica. Frequenta per poco tempo l’accademia delle belle arti di Brera, studiando scenografia, ma si ritira ben presto.

Parallelamente agli studi si dedica alla sua arte, studiando canto e iniziando nel 2006 gli studi teatrali presso la scuola Quelli di Grock, dove si diploma nel 2013, portando in scena lo spettacolo “Questa sera si recita a soggetto”, con la regia di Claudio Orlandini, sua guida artistica.

2) Il trasferimento a Milano

All’età di 14 anni Claudia si trasferisce a Milano, dove inizia una nuova fase della sua vita. Adattarsi alla nuova città non fu per nulla facile all’inizio e l’attrice ha condiviso più volte l’esperienza vissuta, ricordando quegli anni come i più bui della sua vita.

Quando ci siamo trasferiti da Napoli a Milano non è stato facile perché il modo di vivere era completamente diverso. Mi prendevano in giro anche perché avevo un accento abbastanza marcato. Li ho odiati. Poi ho capito di dovermi aprire e farmi conoscere. Quando mi dicevano di dimagrire m’incattivivo, diventavo una bulla e una persona che non volevo essere. Non sono mai stata violenta, ma prima di essere attaccata attaccavo. Sono passati un po’ di anni, oggi sono una persona dolce e amorevole.

I primi anni a Milano coincisero anche con i primi episodi di bullismo che segnarono l’adolescenza della Marsicano, presa di mira per il suo accento del sud e per il suo peso.

È stato il periodo più duro di tutta la mia vita. Sono stata molto male. Sono stata vittima di bullismo, mi insultavano per le mie origini e per il mio fisico”

Anni duri, che incisero fortemente sul carattere dell’attrice, lasciando emergere la parte più aggressiva della donna, trasformandola in una persona rabbiosa in cui Claudia stentava a riconoscersi. Fortunatamente il tempo e le giuste amicizie sono riuscite a risanare quelle ferite, permettendo alla ragazza di adattarsi alla nuova vita e di trasformarsi nella donna amorevole e sensibile che è oggi.

3) La scoperta del teatro

Prima che essere la protagonista di una serie tv, Claudia Marsicano è soprattutto un’attrice di teatro. Il suo amore per questa forma d’arte è nato quasi per caso, come racconta la stessa attrice in diverse interviste.

Ancora adolescente, Claudia si avvicina al teatro grazie a un’amica del liceo che la invita a iscriversi a un corso. Incuriosita da quel mondo la Marsicano inizia a prendere parte alle lezioni, scoprendo nel teatro un modo di esprimersi e innamorandosi della recitazione.

La recitazione è arrivata per caso, perché una mia compagna di classe frequentava un corso di teatro, e io incuriosita mi ci sono iscritta. Avevo 14 anni, i capelli rosa e non avevo la minima idea di quello che volevo fare da grande, ma avevo una profonda necessità di esprimermi, nonostante non avessi apparentemente niente da dire. Ho scelto la recitazione probabilmente anche per questo. Per essere lo strumento di chi non solo qualcosa da dire ce l’ha, ma è anche qualcosa di interessante da ascoltare.

Nel pieno della sua fase punk, dominata da quell’apatia di chi non riesce a trovare qualcosa che la appassioni realmente, Claudia scopre il suo posto nel mondo, trovando nel teatro il suo talento e la sua passione.

Ancora oggi spiegare cosa l’affascini di quel mondo non è facile per l’attrice, che ben conscia della fatica che la recitazione comporta ammette comunque di non riuscire a tenersene lontana, vedendo nella recitazione un mezzo di contatto con l’altro e con se stessa.

Tuttora non so cosa mi affascini, perchè il compromesso è alto ma non riesco a starci lontana. Il teatro più di ogni altra forma di arte recitativa ha a che fare con le persone, significa compiere insieme un rito tutte le sere diverso, è qualcosa di atavico.

4) L’amore per la musica di Claudia Marsicano

claudia marsicano

Non solo il teatro, ma l’arte in tutte le sue forme è per Claudia punto debole e grande amore.

Accanto alla recitazione la donna coltiva una passione per il canto, che ha studiato fin da piccola, e ama la musica in generale, tanto da considerarla essenziale nella sua esistenza.

La musica è fondamentale, scandisce la mia esistenza, infatti in ogni stanza della mia casa c’è uno speaker o una radio per ascoltarla.

Ma la Marsicano non si limita solo ad ascoltare la musica, amando lei stessa rendersi attiva in questa forma d’arte e concedendo a chi la circonda il dono della sua voce. Una caratteristica che la distingue dal personaggio di Cate, la cui paura di cantare in pubblico viene affrontata nel corso di Noi. Cantare in pubblico per Claudia è un ulteriore modo di esprimersi e di far stare bene chi la circonda. “È un modo per far stare bene me e chi mi ascolta. Per me vale il detto non si canta perché si è felici, si è felici perché si canta”.

5) Le difficoltà di Claudia Marsicano

claudia marsicano

In un mondo ancora troppo invaso dal body shaming, essere un’attrice con la fisicità di Claudia Marsicano può non essere facile.

Non solo gli episodi di bullismo, ma anche le difficoltà di affermarsi in un universo, quale quello della tv, che cerca la perfezione secondo dei canoni ben precisi, in cui lo spazio e i ruoli per quelle donne e quegli uomini che non incarnano determinati requisiti sono rari e spesso circondati da stereotipi e pregiudizi.

Ma Claudia non ha mai lasciato che l’odio, la cattiveria e la negatività potessero fermare la sua voglia di esprimersi attraverso l’arte, riuscendo con coraggio a ritagliarsi il suo posto nel mondo della recitazione e arrivando ad accettare perfettamente il suo corpo, in tutte le sue sfumature.

Essere un’attrice grassa non è facile, ma con coraggio affronto tutto.

Un messaggio importante quello dell’accettazione di sé, che Claudia ha lanciato attraverso una delle sue esibizioni più note e affascinanti, lo spettacolo R.Osa, ideato dalla coreografa Silvia Gribaudi. Il titolo è un inno alla femminilità, rievocato dal riferimento al rosa, e un invito ad andare oltre, a “osare”. Attraverso questo spettacolo la donna ha potuto esprimere la bellezza di un corpo in movimento, donandoci un momento di alta emozione artistica.

Un corpo morbido dalle linee morbide ha un margine di improvvisazione tutto suo: quando si muove non possiamo sapere cosa farà la carne che è lì, ed è fluida

6) Il lutto e il lavoro in Noi

claudia marsicano

L’esperienza in Noi ha segnato per Claudia Marsicano un momento importante non solo per la sua carriera, ma anche a livello personale.

Poco prima dell’inizio delle riprese, infatti, la donna è stata colpita da un grave lutto, perdendo la mamma e vedendo crollare intorno a sé tutte le sue certezze. A raccontarlo è la stessa attrice, che si confessa nel corso di un intervista per Survived the Shows.

Purtroppo un paio di settimane prima dell’inizio delle riprese, mia madre è venuta a mancareHo perduto tutte le certezze che avevo, tutto il lavoro che avevo fatto fino a quel momento si è come smaterializzato. È stato come entrare in un buco nero, non sapevo più nulla.

Ma per Claudia la sua arte è anche un modo per affrontare le esperienze della vita, ed è questo quello che l’attrice ha cercato di fare con il suo ruolo in Noi, usando il suo dolore per calarsi al meglio nel personaggio di Cate, trasformando un’esperienza di grande sofferenza in un momento di crescita e riuscendo a trovare la luce anche nei suoi istanti più bui.

Ho affrontato questo personaggio un passettino alla volta, cercando di sfruttare quello che stavo passando. Ho cercato di infondere il mio dolore a Cate.

7) Il premio Ubu

Nel 2017 Claudia Marsicano ha ricevuto un importante riconoscimento che ha segnato un premio e una spinta nel suo percorso lavorativo e artistico.

A soli 25 anni, l’attrice si è aggiudicata il premio Ubu, il più importante riconoscimento italiano per il teatro, in un ex aequo con Serena Balivo nella categoria delle nuove attrici o performer under 35.

La donna ha commentato la vittoria, spiegando come quel premio rappresenti per lei un punto di partenza nel suo percorso artistico.

Ricevere il Premio Ubu a 25 anni è stata una grandissima pacca sulla spalla, non è stato un punto di arrivo ma lo start per partire e godermi il percorso.

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