Il viaggio travagliato di Noi, il remake italiano della serie tv di Dan Fogelman, sta volgendo al termine. Come ogni domenica, il 3 aprile su Rai 1 e in streaming su RaiPlay sono andate in onda due nuove puntate della fiction realizzata da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction e 20th Television. A due puntate dal gran finale, l’adattamento con Aurora Ruffino, Lino Guanciale e Dario Aita, diretto da Luca Ribuoli, tiene testa alle critiche negative e, contro ogni aspettativa, continua a intrattenere un pubblico sempre più coinvolto. Tra le polemiche, tra cui alcune troppo severe, c’è chi parla di ascolti bassi. Eppure a giudicare dai numeri, la situazione non sembra presagire un flop. Sin dal primo appuntamento, infatti, gli ascolti sono stati in linea con quelli delle altre fiction in onda sulla Rai. La prima serata del 27 marzo ha conquistato 3,3 milioni di spettatori, mantenendosi su una media di share tra il 15% e il 17%. Certamente non si tratta di numeri da record. Non sono nemmeno le cifre ottenute da Doc – Tra le tue mani e da L’amica geniale, che hanno sfiorato il 30%. Ma per un progetto così ambizioso e controverso – e considerando i pregiudizi che l’hanno travolto mesi prima dall’esordio – il risultato è più che incoraggiante. La versione italiana dimostra, sopra ogni altra cosa, quanto buona parte del pubblico Rai sia in cerca di contenuti diversi dai soliti, che sappiano sia raccontare il presente che trasmettere emozioni sincere. Noi ha adottato una veste accattivante e innovativa, continuando a parlare il linguaggio proprio del genere, il cui contenuto è sempre la tradizione. Per apprezzarla, quindi, bisogna analizzarla con onestà. È ideata per un pubblico che vuole essere rassicurato, che vuole immedesimarsi e commuoversi insieme a dei personaggi umani e credibili. Delle persone di famiglia, proprio come ormai lo sono diventati i Peirò. L’obiettivo della serie tv è quello di emozionare un pubblico che è alla ricerca di una storia leggera, ma ricca di speranza; positiva, ma non per questo irrealistica; dove si piange, ma ogni tanto si ride. E la famiglia di Pietro e Rebecca, complicata, imperfetta e non sempre felice, è una risposta autentica e genuina a questa esigenza. Perciò godiamoci il viaggio perché manca poco alla conclusione della prima tappa: vediamo quindi cosa ci hanno regalato la nona e la decima puntata del 3 aprile.
Il tempo è prezioso (01×09)
La nona puntata di Noi ci accoglie sulle note di Battiato, a Torino, nel 1984. Pietro (Lino Guanciale) e Rebecca (Aurora Ruffino) sono innamorati, la gravidanza procede e mancano tre settimane al parto. L’umore della futura mamma è altalenante, ma raggiunge il picco dell’insofferenza, complice il caldo e i piedi gonfi, proprio il giorno del compleanno di Pietro, che lei ha dimenticato. Sfidando il caldo, la donna incinta esce per comprare gli ingredienti per fare una torta mentre suo marito si fa dare delle discutibili lezioni matrimoniali da Michele. Ed è ascoltando quelle parole poco incoraggianti, e un po’ vigliacche, che Pietro corre a casa da Rebecca: l’unico posto dove vuole stare. Proprio nel momento in cui i gemelli si preparano a venire al mondo, Mimmo abbandona colui che diventerà il terzo membro dei Fantastici Tre. E da quel giorno il tradizionale “balletto di compleanno” sarà sostituito da non una, ma tre chiassosissime feste di tre ragazzini alle prese con la crescita, con le gioie ma anche con i dolori che porta con sé. Come la perdita di un padre, i cui ricordi frammentati affiorano puntata dopo puntata.
Nel presente – come abbiamo visto nell’ottava puntata – Chiara (Liliana Fiorelli) è tornata nello spettacolo. Tra la prima attrice inaffidabile, Claudio (Dario Aita), sempre più confuso, e la tenera Ludovica (Giordana Faggiano), che è tornata a fare l’assistente, la tensione si taglia con il coltello. La lista dei pro e dei contro, una strategia proposta da Daniele, indica una propensione per Chiara, nonostante sia fuori di testa. Tuttavia i consigli del fratello non bastano, così Claudio si confida con Teo (Leonardo Lidi). Il suo approccio, meno analitico, lo aiuta a visualizzare la “persona giusta”: Sofia (Francesca Agostini). Cioè il suo primo amore ed ex moglie che non vede da dieci anni nonché la ex migliore amica della sorella. Intanto Cate (Claudia Marsicano), prima di affrontare l’intervento del bypass gastrico, sta per sottoporsi all’incontro con la psicologa, da cui emergeranno il confitto con la madre, i problemi di fiducia e una rabbia repressa; ancora intrappolata dal giorno della morte di Pietro. In ufficio Daniele dà il benvenuto ad Alberto, un nuovo collega dall’atteggiamento infido. A preoccuparlo però c’è Mimmo (Timothy Martin) che pare di buon umore nonostante le sue condizioni peggiorino. Daniele realizza molti dei suoi desideri, tra cui possedere un sassofono di prima classe e imparare a guidare.
Sposi (01×10)
La decima puntata di Noi ci accoglie a Torino, il giorno del matrimonio di Pietro e Rebecca. Gli sposi sono radiosi, la passione tra loro è contagiosa, tanto quanto lo è l’atmosfera spenta e tesa della scena successiva. Facciamo così un veloce salto negli anni 2000. I Fantastici Tre sono adolescenti, i coniugi sembrano distanti; Rebecca è tornata a cantare e trascorre sempre meno tempo insieme a suo marito mentre il loro amico, Michele (Flavio Furno), cioè il futuro compagno di Rebecca, ha appena annunciato il suo divorzio con Linda. La puntata sfrutta ancora una volta l’intreccio di archi temporali e narrativi per parlare di rinunce, di patti infranti, di sogni abbandonati in un cassetto e di un passato sempre pronto a travolgerci.
Nel presente Daniele e Betta (Angela Ciaburri) preparano la stanza in cui Mimmo dovrà passare la degenza. Daniele ha problemi ad affrontare la malattia del padre biologico, ma le cose non funzionano neanche con il nuovo collega che non vede l’ora di farlo fuori. Tanto che Daniele rischia di mancare alla cerimonia del Premio Streghetta di sua figlia Terry (Isabel Fatim Ba): la vincitrice. Claudio, intanto, ha preso una decisione. Ha lasciato sia Ludovica, sia Chiara per inseguire il suo unico vero amore: Sofia. Ma lei non vuole rivedere quel film. Sa già che finisce male. Nel loro primo incontro, infatti, capiamo meglio i motivi della loro rottura. Claudio è sempre stato una persona impulsiva e inaffidabile che si fa travolgere dai sentimenti e si getta in ogni avventura senza curarsi delle conseguenze, anche se crede di essere cambiato. Tutto il contrario di sua sorella, la quale continua a tenersi tutto dentro, eruttando come un vulcano ogni volta che qualcuno tenta di smascherare le sue insicurezze. E spesso se la prende proprio con chi non se lo merita, come Teo. Cate non ha paura dell’intervento. La ragazza teme di non riuscire a diventare la sé migliore che ricerca da anni. In fondo l’operazione è solo un’altra via di fuga che non spazzerà via i suoi problemi. Per questo rinuncia al baypass.
La nona e la decima puntata confermano la natura morbida e rassicurante di un quadro familiare sempre più imperfetto e complicato, e per questo sempre più simile a quello di ciascuno di noi. L’incontro tra Sofia e Claudio al Museo del Cinema; i dubbi di Cate e la sua ritrovata amicizia con Sofia; la sorpresa finale di Pietro a Rebecca, là nel loro primo appartamento dove ritrovano qualcosa che si era solo affievolito: tutto racconta una storia che ci sembra sempre più familiare. A due puntate dal finale, ci lasciamo avvolgere ancora una volta dai frammenti della storia dei Peirò, che sfogliamo come se fosse il nostro album di famiglia, consumato dal tempo, ma non per questo meno suggestivo. Cate incolpa sé stessa per la morte del padre mentre Rebecca, nel 2000, confessa a Pietro di voler partire in tour con la band. Due notizie inaspettate che aprono tante domande che, forse, troveranno una risposta nel finale di stagione.
L’ultimo appuntamento con l’undicesima e dodicesima puntata di Noi arriverà domenica 10 aprile in prima serata su Rai 1 e in streaming su RaiPlay alle ore 21:25. Mentre la replica televisiva delle puntate precedenti ci aspetta ogni sabato su Rai Premium.