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Non Mentire – La RECENSIONE del primo episodio

Non Mentire - Andrea Laura
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Mentire deriva dal latino (tardo latino, per l’esattezza) mentiri, che significa “immaginare”. Col tempo ha assunto il significato più generalizzante di “fingere” prima di essere declinato nel concetto per cui lo conosciamo oggi. Eppure l’immaginazione e la finzione sono due elementi chiave nel processo di alterazione della realtà che ci ha proposto Non Mentire. Uno dei due protagonisti (o, perchè no, sia l’uno che l’altra) ha ipotizzato una situazione immaginaria; l’ha immersa nella realtà fino a contaminarla; ne ha poi cavalcato questa versione ibrida spacciandola per la propria verità. E inducendo altre persone a credervi. Vedremo, presumibilmente alla fine di queste tre puntate, se si tratta di Andrea o di Laura.

Nell’era della sensibilizzazione a 360° sul tema delle molestie e del rispetto della figura femminile legato ad esse, del #MeToo e dello scandalo Weinstein, Canale5 ha pensato bene di tradurre tutti gli aspetti legati alla questione in una miniserie di tre episodi. Non un’idea originale, a dire il vero, dato che Non Mentire è il remake di una serie inglese, Liar – L’Amore Bugiardo (ne abbiamo parlato qui) che a suo modo precorse i tempi, essendo stata realizzata nel 2017, prima dello scandalo molestie a Hollywood che rappresenta un po’ il crocevia nel dibattito dell’opinione pubblica inerente alla tematica.

Ciò nonostante, se Non Mentire dovesse confermarsi il prodotto che sembra poter essere dopo il primo episodio, ben venga anche il fatto che sia un remake volutamente e totalmente ispirato alla miniserie british.

Non Mentire - Bacio Andrea Laura

Anche il pubblico ha dimostrato di apprezzare l’idea. Non Mentire ha vinto la serata degli ascolti della domenica sera con il 15,48% di share e 3.560.000 spettatori. In più la sceneggiatura (curata insieme a Lisa Nur Sultan) e la regia sono state affidate a Gianluca Maria Tavarelli, uno che spazia tra tv e cinema (e si vede) mentre i due protagonisti sono interpretati da Greta Scarano e Alessandro Preziosi: attori che, ultimamente, sono sinonimo di qualità. Lei la ricordiamo, oltre che nella serie Romanzo Criminale, anche nelle pellicole Suburra e Smetto Quando Voglio. Lui, recentemente, ha interpretato in maniera eclettica Brunelleschi nella prima stagione de I Medici.

Ma veniamo alla trama. Laura, professoressa in un liceo di Torino, conosce Andrea, stimato chirurgo e padre di uno dei suoi studenti. I due decidono di uscire insieme la sera stessa. La serata sembra procedere nel migliore dei modi e, oltretutto, Laura invita Andrea a casa sua. Il giorno successivo, mentre quest’ultimo racconta ai colleghi quanto abbia passato una piacevole serata, confessando di volerla rivedere, Laura lo denuncia per stupro. Si crea così uno scontro tra i due che, ben presto, diviene pubblico; resta da capire chi, tra Laura e Andrea, abbia messo in moto il processo di alterazione della realtà nelle tre fasi che abbiamo sopra elencato.

Ci sono due aspetti che questa miniserie mette in risalto molto bene: la complessità e la delicatezza del tema e la macchina del fango dell’opinione pubblica.

Non Mentire 1x01

Anche al netto di qualche frase fatta che rende i dialoghi meno fluidi di quelli che potrebbero essere,  («Non è che se l’ho fatto salire allora dovevo dargliela, no?» – «No, certo, hai ragione») è apprezzabile il tentativo di voler dare il giusto peso al tema. Non sminuendolo, facendo ben capire quanto in Italia la questione sia ancora a un livello troppo superficiale; e senza nemmeno banalizzarlo, dando il giusto spazio sia alla verità di Laura che a quella di Andrea, mostrando l’ambiguità e la fallacia di entrambe le versioni, così come la ragioni dell’una e dell’altro.

Su questo aspetto pesa tantissimo l’influenza di Liar – L’Amore Bugiardo che riesce a giocare in quella terra di mezzo in maniera veramente magistrale. E anche il dialogo “spiegonesco” sopra citato può essere visto nell’ottica di fare luce sul tema del consenso, che è l’aspetto predominante quando occorre definire se si tratta di violenza o meno. L’altro aspetto correlato alla vicenda dei due protagonista e che in Non Mentire viene messo in evidenza benissimo è la gogna mediatica delle parti in causa. L’impulso irrefrenabile di condannare, di designare un colpevole ben prima del processo. Con i social media che diventano il teatro di queste pubbliche umiliazioni.

La denuncia sui social ha fatto partire la macchina del fango ai danni di Andrea. Al tempo stesso, però, si è ritorta contro Laura, tra quanti la accusano di voler farsi pubblicità.

Non Mentire - Laura Andrea

D’altra parte è una faccenda che noi fan delle serie tv conosciamo molto bene. A fare scalpore recentemente è stato il caso di Thelma Fardin de Il Mondo di Patty. La sua denuncia ai danni di Juan Darthés, che l’avrebbe stuprata all’epoca in cui i due recitavano nella soap, ha dato vita a un quasi unanime sdegno nei confronti dell’attore; nei giorni successivi, però, si è creata anche una fazione che accusa la stessa Thelma di aver mentito.

Tornando alla serie, vanno segnalati anche alcuni difetti strutturali. A dispetto degli intrighi e dei segreti sul passato dei due protagonisti esistono comunque dei limiti che Stanis di Boris definirebbe “molto italiani”. I personaggi secondari e le loro relative storyline funzionano finché esistono in funzione della trama principale. Nuovi indizi, nuovi testimoni, nuove rivelazioni sul passato di Laura e Andrea, d’altra parte, sono elementi propri del racconto giallo, ergo utili e funzionali. Ma nel momento in cui gli stessi soggetti e le loro storie assumono vita propria Non Mentire rischia di incappare nei soliti, evitabili cliché.

Pertanto, per restare in tema Boris, vien da chiedersi; una nuova tv è possibile? Senza dubbio è presto per dirlo, ma Non Mentire sembra davvero potersi configurare come uno dei primi tentativi di voler cambiare le carte in tavola nell’ambito della tv generalista. Niente di trascendentale nel mare magnum delle serie tv che siamo abituati a seguire giorno dopo giorno, ma un’idea interessante e ben messa in scena (per quanto non originale) e con interpreti carismatici che contribuisco a rendere il tutto meno finto, meno patinato. In poche parole, più realistico.