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La spiegazione del finale di Non Uccidere

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Ieri è andata in onda l’ultima puntata di Non Uccidere (seconda parte della seconda stagione) su Rai Premium, con un finale, legato alla storia di Valeria Ferro, che lascia più di un dubbio.

Del resto, uno dei pregi di Non Uccidere è la sua voglia di giocare con lo spettatore pretendendo da lui lucidità e capacità critica. Sia nei singoli casi che in quello principale (la storia della famiglia di Valeria) ci sono moltissimi sottintesi a cui il pubblico deve arrivare col ragionamento.

Ovviamente questo articolo contiene spoiler sulla 2×24 della serie. Se siete ancora indietro, recuperate le altre puntate, magari partendo dai nostri articoli introduttivi (qui e qui).

non uccidere Miriam-Leone nuova serie

Allora, ricapitoliamo. Dopo che Valeria e Andrea si sono sposati di nascosto, e lui se li è visti tornare in commissariato con l’anello al dito, Giorgio Lombardi decide di investigare da solo per trovare Mecenate, il boss della ‘ndrina di Palmi che ha a che fare (non sappiamo ancora quanto) con i due omicidi che hanno stravolto la vita di Valeria.

Dopo un appostamento durato tre giorni (i due in cui Valeria dice di cercarlo più il giorno in cui si incontrano), Lombardi scopre dove si trova la casa di Mecenate e chiama Valeria per rivelarglielo. Purtroppo la sua parte passionale e criminosa ha il sopravvento. I due si vedono, litigano, lui tenta di stuprarla, la ferisce ma lei riesce a scappare. Valeria e Andrea tornano a lavorare all’omicidio di puntata, Giorgio resta invece, scosso e distrutto, ancora nei pressi della casa.

Aspetta che ne siano usciti tutti, poi entra. Sorprendentemente (o forse no), una persona in casa è rimasta: proprio il boss Mecenate, ormai costretto però su una sedia e incapace di fare del male ad anima viva.

Quello che va in scena è in assoluto il più bel dialogo delle ultime 12 puntate e uno dei più belli dell’intera serie. Si incontrano due uomini sconfitti, a cui resta però ancora una scintilla di vita. Una sorpresa, per tutti coloro che potrebbero sentirsi al riparo dalla furia di emozioni troppo sopite.

Nel dialogo, arrivano le frasi incriminate, rivolte da Lombardi a Mecenate, dopo che lo stesso gli aveva detto di essersi pentito di aver lasciato in vita Menduni

Io non ho pazienza signor Mecenate, e lei non ha più tempo. (Lombardi si sfila la pistola dalla cintura, ne estrae il caricatore, toglie due proiettili e li pone davanti a Mecenate, soppesandoli come la pillola rossa e la pillola blu in MatrixUn morto per un morto.

La scena di Lombardi finisce così, l’ultima sua immagine nella serie. Che cosa indicano quelle parole? Si passa a Valeria, che porta con sè un altro dubbio.

La nostra protagonista fa la doccia (ricordiamo che la 1×01 si apre con Valeria in una vasca da bagno, nell’acqua si nasce e si muore…) per provare a togliersi almeno un po’ delle ferite ricevute dallo scontro con Giorgio. Con lei, ma fuori dalla porta del bagno, un Andrea ignaro di tutto. Il fresco marito già dorme quando lei torna dalla doccia e prova a dirgli “ti amo” per non rilevargli il tentativo di stupro subito.

Andrea viene mostrato per quel che è: innamorato, ma incapace di comprendere Valeria quando serve davvero. La donna si veste, prende la pistola ed esce sbattendo la porta (senza che, probabilmente, Andrea si svegli).

L’ultima inquadratura è per lei e Torino, e la macchina in cui sta entrando. Secondo dubbio: dove sta andando Valeria? In base agli indizi raccolti, la spiegazione complessiva dovrebbe essere questa.

miriam leone-Non-Uccidere

Giorgio Lombardi, dopo aver parlato con Mecenate, ha un’idea. Possono venirsi entrambi incontro, per un’ultima volta fatale. Una vita per una vita, cioè:

Io ammazzo Menduni, che tu vuoi uccidere ma che non riesci più a trovare. Tu, in cambio, fai ammazzare Andrea, togliendomi di mezzo quell’imbecille con cui si è sposata Valeria.

La teoria del doppio suicidio (io ammazzo te e tu ammazzi me) non può reggere. Giorgio poteva ammazzarsi tranquillamente da solo. E perché Mecenate, dopo aver vissuto 11 anni più di quanto previsto dal suo medico, dovrebbe morire?

Ma può arrivare l’imprevisto: Valeria, in quella macchina, è destinata a raggiungere Lombardi, senza sapere che si troverà davanti anche il primo marito di sua madre. Come fa? Valeria sa dov’è Lombardi, esattamente nel posto in cui ha tentato di stuprarla. La casa è poco distante: lo stesso Lombardi la vedeva col binocolo. E ci va da sola, come ha fatto il suo ex amante. Del resto, il loro modo di condurre i casi è molto simile (vedere l’inizio della 2×23, Giorgio si muove sulla scena del crimine come Valeria). Sta per avvenire lo scontro finale ma, probabilmente, non lo sapremo mai. E non se lo immagina neanche Valeria, che si porta la pistola per tutelarsi da una nuova aggressione di Lombardi ma, forse, la userà non solo per difendersi.

Valeria Ferro sta per oltrepassare il confine, diventando come gli assassini che sa sempre incastrato…

Con questo video si chiude il sipario su Non Uccidere, e a noi non resta che lasciarci con le parole che Miriam Leone ha dedicato alla serie e al suo personaggio.

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questo ritratto me lo ha fatto @giovanni_gebbia , il nostro primo operatore nella seconda stagione di #nonuccidere … per nove mesi ci siamo visti ogni giorno, ci siamo commossi, ci siamo incazzati, abbiamo cantato e ballato, sempre lavorato a testa alta, in un progetto di avanguardia pura per la tv generalista, la prima serie d’autore della rai, come un ariete ha sfondato un muro patinato, per mostrare le crepe di una qualche immaginaria realtà… un progetto innovativo, l’apripista , di grande livello artistico per tutti i talenti che vi hanno preso parte, i registi, da #giuseppegagliardi nella prima stagione a @lorenzo_sportiello @emanuela2956 @goodnoce @adriano_valerio @alhaique , gli attori che ho incontrato, tutti, e qualcuno in particolare, @katia.lentini_mk che se dormivo un po’ di più mi doveva fare più occhiaie, @massigelo che se mi facevo lo shampoo mi risporcava i capelli inmediatamente, @carlo_cinema mio angelo custode insostituibile, le squadre e i reparti, che insieme siamo cresciuti e abbiamo imparato tanto, tutti quelli che hanno creduto in questo progetto…e tutti quelli che parlano di flop, e ora parlo io che di solito preferisco eleganti silenzi, non hanno capito la forza, l’innovazione, la bellezza di questa serie, nè hanno capito come e quando è stata mandata in onda, nè che questa è una serie destinata in partenza a una nicchia, e qui arrivo a voi, adorati fan della serie, che da italia francia e germania mi dimostrate l’affetto verso non uccidere, io vi ringrazio, tanto , ma proprio tanto, perché siete davvero vento nelle vele. buon vento a tutti ?✨?? #accussì

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