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Normal People è inadeguata proprio come me

Normal People
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Normal People è una serie televisiva irlandese prodotta da Element Pictures per BBC Three e Hulu. La serie è tratta dall’omonimo romanzo di Sally Rooney, un libro che fin da subito ha appassionato numerosi fan che sono riusciti a ritrovare la stessa magia nell’adattamento della serie. La storia segue le vicende di Marianne e Connel, due adolescenti che si conoscono da sempre. Andando in giro troverete – grossomodo – questa trama: ricca e impopolare lei, povero e popolare lui. In questo articolo andremo fin da subito dritti al punto, entrando immediatamente nelle intenzioni della storia. Marianne e Connel sono due giovani ragazzi così simili in alcune cose, e completamente opposti in altre.

Insieme condividono il senso di inadeguatezza nei confronti di un mondo che spesso sembra lasciarli al margine, un margine su cui costruiscono – individualmente – la loro esistenza.

Normal People

La loro relazione, come già anticipato prima, nasce al liceo e sarà premura di Connel mantenere il segreto per proteggersi da qualsiasi tipo di malelingua. Il loro rapporto naufragherà presto tra paura e incertezze per poi venire recuperato durante gli anni del collage, anni che sono serviti per cambiare le loro personalità lasciando soltanto il ricordo delle loro passate essenze. La Marianne del collage appare – inizialmente – sicura e forte, mentre il ragazzo sembrerà un pesce fuor d’acqua in mezzo a tutti quegli schiamazzi che tanto al liceo apprezzava. Rivedersi per i due ragazzi significa fin da subito ricominciare il rapporto da cui non sono mai realmente usciti: non parlarsi non significa annullare un legame, d’altronde.

Ed è così che la loro relazione ricomincia e lo farà nel modo più pazzo, assurdo ed emotivamente instabile. Una montagna russa da cui non riescono a scendere e che li costringe a fare giri su giri, procurandogli dolori da cui non sanno guarire. Non è una storia felice quella raccontata in Normal People. È devastante, sconsiderata e tagliente. Non si riesce mai a respirare. Ogni evento è dissacrante sia per loro che per noi che siamo solo dietro uno schermo ma totalmente immersi in un’ennesima storia che vivremo come nostra perché – purtroppo – è normale. La serie non romanza nulla e si focalizza su quello che – in realtà – è così poco straordinario. Perdersi e poi ritrovarsi è la prassi della maggior parte dei rapporti e non è intenzione degli autori far passare il messaggio di un amore folle che ha ragione di esistere, anzi. Tutta questa normalità sembra condannare, sotto sotto, i due ragazzi sempre pronti a perdersi invece che a rimanere.

Ci hanno provato così tante volte a far funzionare il loro rapporto che sembra assurdo che questa storia possa essere stata riassunta in dodici puntate da 30 minuti ciascuna, ma sono bastate. Perché la verità è che quando le cose sono belle, basta poco.

Normal People è una Serie Tv crudele, non possiamo girarci intorno. Ci seduce e ci abbandona. Ci fa entrare nella storia, e poi ci lascia sospesi. Proprio come fanno i due protagonisti nel loro rapporto che sarà poi – fino all’ultimo momento – messo in discussione, e inevitabilmente in balia degli eventi di cui non conosceremo mai futuro. Dico inevitabilmente perché mai, nonostante tutto e nonostante loro, ho immaginato un lieto fine durante il proseguire delle puntate. In fondo si capisce quando qualcosa ha buone possibilità di sopravvivenza, e loro non le avevano. Perché? Perché Normal People è una serie normale, lo è così tanto da non farci illudere mai, da mantenere sempre le giuste distanze tra la realtà e le illusioni. Due persone come loro nella vita reale non possono promettersi alcuni tipo di lieto fine, tutt’al più possono promettersi un ritorno. Ma non fate di questo un gesto romantico, perché in qualunque maniera la si ponga un ritorno presuppone, intanto, un abbandono.

Normal People

Nulla sfocia mai in grandi gesti o nella teatralità. Non c’è l’intenzione di dar vita a una storia romantica, non vogliono raccontare la storia di un amore che si fa spazio nell’universo. La vera potenza di Normal People sta nel non dare importanza alla coppia, ma a Marianne e a Connel come singoli individui, e successivamente al loro rapporto. A differenza di qualsiasi altra storia, loro due si fanno strada da soli nel mondo e non cadono in quel terrificante concetto di coppia che insieme alla fine si annulla. Si amano, ma sono due persone staccate dall’altro e non è intenzione della serie unirli. Probabilmente bisogna ammettere che la serie non ha un obiettivo e che ha lasciato semplicemente che gli eventi si sviluppassero, senza destreggiarsi troppo in scene che prevedessero i protagonisti rincorrersi proclamandosi amore vero. Non ne hanno mai avuto bisogno.

Tendiamo sempre a pensare che se qualcuno non ci ama come secondo noi è giusto, allora non è amore. Ma non è così che funziona: ognuno ama come meglio sa, come meglio sa dimostrare. Per me amore sono stati tutti quei momenti in cui non succedeva assolutamente nulla: nessun bacio, nessuna passione, nessun momento straziante. Quando semplicemente erano insieme a parlare del clima, bevevano una tazza di the senza neanche guardarsi in faccia e quando erano in mezzo a tutti gli altri, tra la folla, e in mezzo a questa nel silenzio e con il giusto distacco si scambiavano uno sguardo complice, e poi tornavano ognuno alla propria conversazione. Sono questi i momenti che ricordano la normalità e così quotidiani da dare un senso di pace a questo tipo di relazioni, e inevitabilmente di fronte a ogni gesto teatrale, io preferirò sempre uno sguardo lontano e distratto. Perché alla fine è tutto li dentro.

Non sarà semplice riuscire a creare qualcosa di simile a Normal People. La trama – che all’apparenza è il solito cliché – nasconde delle sfumature che massacrano e fanno a pezzi l’emotività di ogni telespettatore, proprio come la mia. Non è necessario amare l’amore per guardare questa Serie Tv, andrà bene anche per chi dentro conserva l’animo di Bud Spencer. Quello che ha dentro è pieno di tutti i nostri disagi, di tutte le nostre inadeguatezze.

E le inadeguatezze del giusto telespettatore sono infinite e cariche di fantasmi che raramente vengono scacciati facilmente. Allora andrà bene provare a guardarla a costo di finire massacrati dalla normalità. O compiaciuti.

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