Once upon a time (Ouat) non è una fiaba a lieto fine. Anzi, ormai della fiaba non ha – quasi – più niente.
Da essere una delle serie più promettenti sul mercato si è trasformata in una delle più deludenti. Le ultime due stagioni, infatti, si sono fatte seguire a stento perché credibili quando le ‘conversioni’ di Tremotino.
Certo questa serie era una bomba ad orologeria fin dall’inizio: 24 episodi all’anno per sviluppare una storia fantastica con i personaggi delle favole. Era solo questione di tempo prima che degenerasse, purtroppo. Troppi episodi e troppo poco tempo per sviluppare come si deve una trama degna di questo nome. In fondo, noi ci lamentiamo sempre che Sherlock esca una volta ogni morte di Papa e sia costituita da tre puntate, ma è proprio questo che la rende così perfetta (sia pur con qualche piccolo difettuccio qua e là). Se anche Ouat uscisse ogni due o tre anni, la qualità dello show sarebbe molto più elevata. Ma le regole dell’ABC sono diverse da quelle della BBC e quindi…
Ma vediamo cosa non funziona più in Once Upon a Time.
TREMOTINO
All’inizio era un personaggio fighissimo, ma ormai è più prevedibile di un episodio di Quantico. I suoi continui voltafaccia, il suo non saper fare una scelta tra bene e male e seguire solo i propri interessi sarebbero interessi se gestiti bene, ma Tremotino ormai sembra usato solo quando non si sa più come risolvere la situazione. A quel punto si rende Tremotino cattivo e boom è fatta! Povero personaggio maltrattato, ma l’interpretazione di Carlyle è sempre spettacolare.