Once Upon a Time, invero, crescerà in grazia e bellezza. Chiunque farà la sua conoscenza la amerà. Ma… prima che il sole tramonti sul suo quinto compleanno, ella si pungerà il dito con la punta del fuso di un arcolaio e cadrà in un sonno simile alla morte! Un sonno dal quale ella mai si desterà!
Once Upon a Time è nota per essere una Serie che intreccia in modo innovativo le storie dei personaggi delle fiabe, facendoli interagire anche con il mondo reale. Una Serie Tv che cerca quindi di offrire un’umanità e uno spessore nuovo ai nostri beniamini dell’infanzia. Quei protagonisti delle fiabe che crediamo di conoscere alla perfezione, ma che, in realtà, finiamo per riscoprire del tutto nuovi e diversi. Ecco quindi che Cappuccetto Rosso è un licantropo; Peter Pan è uno dei più grandi villain della storia (circa!) e la Regina Cattiva si innamora di Robin Hood.
Figlia di quei due “mugnai” (“mugnai” mica tanto, ma concedetemi la citazione!), Edward Kitsis e Adam Horowitz, Once Upon a Time finisce per trasformarsi presto nella copia sputata della peggior Cora che si sia vista nello show. Di umili origini, ma dall’enorme potenziale magico, è diventata presto una delle Serie più seguite nell’ampio panorama della serialità.
Tuttavia, come Tremotino è solito dire in Once Upon a Time:
La magia ha un prezzo!
Anche fare una settima stagione senza la metà del cast originario ha un prezzo, aggiungo io, ma andiamo con ordine.
In questo articolo, Hall of Series ha raccolto per voi 7 critiche frequenti che sono state rivolte alla Serie nel corso della messa in onda. Prima di proseguire però, è necessario avvisarvi della presenza di SPOILER. Per cui, leggetelo, non leggetelo, fate ciò che volete. Sappiate solo che alla fine di questo articolo farò in modo di cancellare il ricordo di questa lettura. In fondo, per farlo, mi serve soltanto il cuore della persona che amo di più.
1) La ripetizione
Once Upon a Time, si sa, è una Serie Tv dalle infinite possibilità contenutistiche. Il concept iniziale si presta alla perfezione a differenti potenziali sviluppi.
Eppure, la critica più frequente che viene mossa alla Serie è proprio quella di presentare situazioni che sono l’ennesima e superficiale variazione di un tema trito e ritrito. Molti episodi, seppur con leggere differenze, si ripetono. L’escamotage del sortilegio che cancella la memoria è usato così tante volte da essere diventato ormai mainstream. Abbiamo assistito a così tante varianti del “ti troverò sempre“, che ormai non è più nemmeno lontanamente nei trend di Twitter. Infine, c’è Henry e la sua adorata “Operazione *inserire qui nome di una animale qualsiasi*”. Insomma, Henry is the new Piero Angela per la sua conoscenza del mondo animale. Ogni volta che deve scegliere il nome della missione sento partire nella mia testa il brano Aria sulla quarta corda di Bach. E credetemi, è partito TROPPE volte.