Come tutti gli appassionati di One Piece sapranno, la ciurma guidata da Rufy è sempre stata, fin dalla sua nascita, disordinata e rumorosa. Un gruppo di sognatori un po’ folli, perfettamente in linea con il temperamento del loro capitano. Dalla rudezza di Zoro, all’avventatezza di Franky, nessuno dei personaggi maschili è mai riuscito ad avere un portamento così elegante ed equilibrato quanto quello di Sanji Gambanera.
Il cuoco del mare dal cognome scomodo “Vinsmoke” è un biondino alto e ben vestito, talmente galante nei confronti del sesso femminile, da far diventare la cavalleria una vera e propria ossessione verso le donne…o meglio, verso qualsiasi donna che sia di bell’aspetto! Ma se sorvoliamo su questo punto debole della sua personalità e scaviamo più a fondo, scopriamo che Sanji è un ragazzo d’oro, premuroso nei confronti di tutti i suoi compagni di avventura, ma anche delle persone che lo hanno cresciuto e amato.
Il suo stile così garbato si nota sin dai primi momenti in cui entra in scena, all’interno del suo amato Baratie, il ristorante sul mare. Sanji sarà legato per tutta la sua vita a questo luogo. È qui infatti che ha imparato a cucinare e a diventare un cuoco eccellente, e poi il proprietario del Baratie è Zef Gambarossa, il suo padre adottivo. Da lui Sanji ha appreso le migliori tecniche di lotta, usando solo le gambe, perché, come dice lui stesso “un cuoco deve combattere senza usare le sue sacre mani e coltelli”.
Infatti, quando Sanji si scontra con qualche avversario, sembra quasi che stia danzando. Mani in tasca, sigaretta, sopracciglio arricciato: sono solo le gambe a muoversi, a roteare e a colpire con forza, ma anche con raffinatezza, le parti del corpo del nemico. In quei momenti non sembra mai essere scomposto ma, al contrario, dimostra una calma e una capacità di riflessione necessarie all’interno di quella ciurma sregolata.
Ovviamente anche lui a volte ha dei colpi di testa mica da ridere, durante i quali la rabbia e l’impulsività prendono il sopravvento. Spesso questi momenti coincidono con situazioni in cui le sue compagne sono in pericolo. O circostanze in cui qualche rozzo individuo ha osato trattare male una donna.
Sanji è anche molto intelligente ed empatico, come abbiamo visto nella saga di Water Seven. Infatti è lui, prima di chiunque altro, a capire che la loro compagna Nico Robin è stata rapita dal CP9 e che verrà portata alla stazione marina della meravigliosa città sull’acqua. Lui arriverà sul posto precedendo i nemici e rischiando la propria vita per salvare quella di una Robin in lacrime. Ed è sempre Sanji, con il suo essere sentimentale ma anche testardo, a soffrire per il bene dei suoi amici e di Zef, nella saga di Whole Cake Island di One Piece, in cui è il protagonista.
Di buone maniere, gentile, capace di capire le situazioni e le emozioni altrui, Sanji condivide con gli altri membri dell’equipaggio una caratteristica sola: l’essere un sognatore. Il suo sogno è anche il motivo per cui ha deciso di salpare insieme a Rufy verso la Rotta Maggiore. È un sogno affascinante e poetico quanto lo è lui stesso: trovare l’All Blue, il mare che racchiude tutti gli altri mari. Un luogo dove si possono trovare tutte le specie di pesci esistenti al mondo. Un paradiso per un cuoco abile ed esperto come lui.
La realizzazione del suo desiderio ovviamente non è facile. Alcuni addirittura gli ridono dietro, affermando che l’All Blue non esiste. Ma non Zef. Il capitano dei Pirati Cook di One Piece ha sacrificato la sua gamba per salvare Sanji dalla fame. Se il nostro biondino è così educato e generoso, è merito del vecchio cuoco dai baffi intrecciati, che gli ha insegnato tutto, compreso l’amore per le donne. Zef condivide lo stesso sogno di Sanji e, anche se i due sembrano cane e gatto, in realtà si rispettano e si vogliono un mondo di bene.
Diverso è invece il rapporto tra Sanji e il suo padre biologico, Vinsmoke Judge. Un personaggio freddo, sgradevole, capace di bullizzare il figlio fin da quando era un bambino. Sanji infatti è l’unico della famiglia Vinsmoke a essere sensibile e a provare empatia per le altre persone. Per questo motivo verrà sempre disprezzato dal suo genitore naturale e dai fratelli, eccetto che dalla sorella, Reiju. Sanji odia e rifiuta le sue radici. Difatti riconoscerà sempre Zef come il suo vero padre, a dimostrazione che i legami di sangue non sono tutto nella vita.
Anche per questo Sanji ha trovato nei membri della ciurma di Rufy un’altra famiglia, in aggiunta a quella dei cuochi del Baratie. Con ognuno di loro ha instaurato un legame di fiducia e di collaborazione, ma è Zoro quello con cui ha il rapporto più particolare. Lui e Sanji sono una coppia divertente e caotica e il soprannome “testa d’alga” dato dal cuoco allo spadaccino ci fa sorridere ogni volta che lo sentiamo. Sembra un nomignolo che vuole essere offensivo ma che in realtà risulta quasi tenero ed efficace nel dimostrare l’unicità del loro legame.
Sanji e Zoro sono un po’ il Legolas e il Gimli di One Piece. Perennemente in competizione, soprattutto durante gli scontri con i nemici, ma anche capaci di preoccuparsi quando uno dei due si trova nei guai. Si vogliono bene? Tra un battibecco e l’altro, assolutamente sì, anche se non lo ammetteranno mai! E pensare che insieme formano una coppia incredibilmente combattiva e forte. Si completano: il rozzo Zoro e il raffinato Sanji.
Se consideriamo invece Rufy in quanto protagonista di One Piece, dobbiamo anche ammettere che il capitano non sarebbe andato molto lontano senza Sanji (e senza i suoi amici e compagni). Il cuoco del mare, all’interno dell’anime, del manga e del recente live action, rappresenta l’ago della bilancia, colui che prima riflette e poi agisce. E quando lo fa difficilmente sbaglia. Il suo portamento e la sua eleganza lo rendono calmo e ponderato. Un elemento fondamentale all’interno di una banda di scalmanati.
One Piece è un’avventura che va avanti da oltre 25 anni. Sarà molto interessante vedere come continuerà e come evolverà Sanji Gambanera: un sognatore, un romantico e…un inguaribile donnaiolo! Noi non vediamo l’ora di leggere nuove pagine della sua storia, e voi?