Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di One Tree Hill
Se dovessimo definire One Tree Hill con una sola parola, ci sarebbe un’unica soluzione: musica. Se in molte serie siamo abituati a identificare la musica come un sottofondo che accompagna le storie dei protagonisti, per One Tree Hill la situazione è molto diversa. La serie cult degli anni 2000 ha infatti un tappeto musicale che non si limita a fare da sfondo ma diventa un vero e proprio protagonista, oltretutto complesso e ramificato. La colonna sonora di One Tree Hill la fa da padrone senza mai oscurare la narrazione, rimane in disparte facendosi ricordare; la bravura degli autori è stata infatti proprio quella di saper coniugare una narrazione classica ad una di tipo prettamente musicale, e sono riusciti a far andare entrambe di passi passo, senza mai lottare tra loro. È per questo che i veri fan di One Tree Hill, ma non solo, abbinano sempre una canzone ad una scena particolarmente interessante ed è per questo che il ruolo della colonna sonora diventa assolutamente preponderante nella serie. La musica in One Tree Hill non è solo musica, è un personaggio, è una storia, è un sentimento; prende varie forme e si prende il suo spazio, entrando in scena sempre dolcemente e in maniera sempre significativa.
Dal primo bacio tra Hayley e Nathan, passando per le crisi di Peyton, per arrivare al punto di rottura tra Lucas e Brooke: la colonna sonora di One Tree Hill suggella ogni momento importante per la narrazione. I protagonisti della serie dividono la scena con una canzone che li accompagna e che, anche in maniera didascalica, li aiuta a portare pathos a quella scena. Le canzoni, in questo senso, sono una sorta di cornice che abbellisce ciò che contengono e che lo rende ancora più prezioso e di impatto. La musica in One Tree Hill infatti è, in qualche modo, un espediente funzionale a questo tipo di risultato; ci aiuta, il più delle volte, a farci ricordare di quella scena, a farcela rimanere impressa, a far sì che entri nel nostro immaginario collettivo. One Tree Hill, come si accennava, faceva già parte (e spesso ancora oggi) di un immaginario collettivo legato alla cultura pop dei primi anni 2000. Con lo sviluppo della sua colonna sonora è come se avesse suggellato un patto con il suo pubblico, patto inderogabile volto a non farsi mai dimenticare.
La musica in One Tree Hill non è solo musica, non è solo sottofondo musicale. La musica in One Tree Hill è una persona, un’entità, una presenza. È tutte queste cose insieme e al contempo tutte queste cose distinte. La colonna sonora della serie ha un suo spazio e un suo tempo, in modo fisico: il Tric, locale che apre Peyton per organizzare delle serate musicali, non è solo un luogo di aggregazione ma è soprattutto il luogo designato della musica. Gli autori, accorgendosi dell’importanza che la colonna sonora aveva per la loro serie, si accorsero anche che non aveva un suo spazio, un luogo dove potesse davvero esprimersi. Così crearono, attraverso un espediente narrativo, il Tric, dove la musica potesse finalmente trovare la sua tana. Già prima del Tric, a dirla tutta, la musica era molto presente in One Tree Hill anche molto a livello visivo: la camera di Peyton, per fare un esempio che notiamo già dalle primissime puntate, è piena di vinili, è piena di musica. Lei stessa, col suo stile marcatamente e volutamente rock, sembra impersonare la musica. Ma c’è anche Hayley, che nella terza stagione va in tour con le sue canzoni e che mostra, attraverso molte scene di background, i retroscena della musica, cosa succede dietro e quinte, quanti strumenti musicali ci sono. E poi il Karens Cafè, che è la casa di tutti a Tree Hill, che per primo organizza serate musicali grazie a volantini esteticamente pazzeschi, colorati e creativi.
One Tree Hill vive di musica, si appoggia su di essa e ne fa una risorsa enorme. L’unicità di questa scelta non risiede solo nel fatto di dedicare una grande spazio alla musica grazie alle trame e ai personaggi, ma soprattutto nell’abilità che la serie ha di creare una trama musicale interna e una trama musicale esterna. Per quest’ultima si intende ovviamente la “semplice” base sonora che accompagna tutte le scene e che, come abbiamo visto, in One Tree Hill è fondamentale e anche molto complessa. Ma ciò che lascia sbalorditi è la capacità di evoluzione della trama musicale interna, che si va a legare con quella esterna ma che mantiene sempre una grande autonomia, e funziona. Hayley è un’aspirante cantante (nella vita vera l’attrice che la interpreta, Bethany Joy Lenz, è una reale cantante) e collabora con Chris, interpretato da Tyler Hilton che è davvero un cantautore e che fa parte proprio della colonna sonora. Questo solo per fare un esempio banale. Il cameo più famoso della serie è forse quello dei Fall Out Boy che, oltre ad interpretare loro stessi come ospiti del Tric, saranno parte di una trama amorosa che coinvolge Brooke (o almeno il cantante). E poi c’è ovviamente Peyton, che della musica fa uno stile di vita e che la considera la sua salvezza. Peyton è forse il personaggio che più di tutti fa da tramite tra il mondo musicale interno e il mondo musicale esterno e questo la rende una protagonista molto volubile e molto complessa, e chiaramente molto interessante.
Gli autori di One Tree Hill hanno giocato anche un po’ di furbizia, va detto. All’inizio degli anni 2000 la musica, in maniera diversa da ora, era una parte importante della vita di un adolescente, una parte emotiva ed espressiva quasi senza eguali. In quel periodo la musica era un modo di esprimersi molto aggressivo, molto forte e anche molto convincente. Non che oggi non lo sia, ma nei primissimi anni 2000 i ragazzi che facevano parte della nuova generazione vivevano la musica come un modo di ribellarsi, di andare oltre i loro limiti e anche di identificarsi. One Tree Hill, in questo, si è saputo adattare alla perfezione e ha colto esattamente il bisogno del suo pubblico: leggerezza ma allo stesso tempo cultura, passione, emozione. I nomi nella lista della colonna sonora di One Tree Hill sono centinaia e, seppur molto vari, molti di loro sono artisti impegnati soprattutto in quel periodo. Lo stesso Gavin De Graw, cui si pensa subito quando si parla di One Tree Hill per la sigla, con la sua apparizione nella serie ha mandato in visibilio milioni di fan che, da intenditori della musica e anche della serie, hanno potuto coniugare i due mondi.
“I don’t want to be anything other than me”, dice Gavin De Graw nella canzone resa celebre soprattutto dopo che One Tree Hill l’ha utilizzata come sigla iniziale. La canzone di De Graw funziona come sigla soprattutto perché incarna il vero spirito della serie: autoconsapevolezza nonostante tutto, la ricerca dell’ orgoglio personale, le sfide dell’amore e dell’amicizia, il continuo ritorno a casa. One Tree Hill incarna tutto questo con leggerezza e convince il suo pubblico semplicemente essendo quello che è, senza pretendere nulla di più. In quest’ottica sembra palese che la musica non può essere solo sfondo, non può essere solo un contorno sbiadito. In quest’ottica la musica deve essere centrale, deve essere semplicemente vera, pura e diretta. Ogni episodio di One Tree Hill ha una storia musicale, oltre che una storia classica. Ogni episodio prende il titolo da un nome di un brano o di un album; è come se gli autori ci stessero dicendo che non si parla solo d’amore, non si parla solo d’amicizia o di crisi adolescenziali. Qui si parla di vita vera, si parla di quotidianità e nella quotidianità di tutti c’è della musica.