Only Murders in the Building 4 si è chiusa con uno strepitoso finale. Una conclusione che, come da tradizione, pur risolvendo il caso principale, ha lasciato spiragli aperti per il futuro della serie. Mabel, Oliver e Charles hanno infatti ancora molti conti in sospeso, nonché parecchi elementi su cui indagare e da raccontare nel loro celebre podcast. Dubbi a cui dovrà dare risposta la (fortunatamente già rinnovata) quinta stagione. In questo articolo vi racconteremo i misteri rimasti ancora irrisolti e andremo a speculare su una teoria che potrebbe andare a unire le fila di tutte le precedenti stagioni, cosa che trasformerebbe la quinta stagione della serie su Disney+ in un’epica resa dei conti all’insegna del mistero.
Ecco a voi 3 misteri lasciati aperti da Only Murders in the Building 4!
1) L’Omicidio di Lester, il simpatico portiere dell’Arconia nel finale di Only Murders in The Building 4.
La morte di Lester è probabilmente l’evento più sconvolgente del finale della quarta stagione (qui la recensione). Un cliffhanger che non si dimentica. Il simpatico e affezionato portiere dell’Arconia è stato infatti ritrovato morto nella fontana dell’Arconia nelle ultime battute di Only Murders in The Buildiing 4 e siamo sicuri che i protagonisti non esiteranno un instante a indagare sul suo omicidio. Dopotutto, come dice il titolo stesso della serie, non può esistere una nuova stagione di Only Murders senza un omicidio nel palazzo. In una quinta stagione che si prospetta come epica e ricca di mistero, la morte di un’istituzione dell’Arconia come il suo portiere, promette interessanti svolte.
Lester era infatti sicuramente a conoscenza di numerosi segreti degli inquilini dell’edificio. Il fatto che sia stato eliminato potrebbe infatti già di per sé indicare che, forse, l’uomo sapeva qualcosa di compromettente, magari collegato ai casi delle precedenti stagioni. È possibile che fosse prossimo a rivelare informazioni cruciali ai protagonisti, diventando quindi una minaccia per qualcuno? La sua morte non può fare altro che lasciarci con alcune domande: cosa aveva scoperto? Chi aveva interesse a farlo tacere per sempre?
2) La Scomparsa di Nicky “The Neck” Stecchino in Only Murders in The Building 4
Un’altra questione irrisolta e che sicuramente sarà al centro della quinta stagione di Only Murders in The Building è legata alla scomparsa di Nicky “The Neck” Stecchino, re delle lavanderie di New York. Nicky è scomparso senza lasciare traccia e la moglie, Sofia, interpretata da Tea Leoni, ha subito richiesto l’assistenza dei nostri incorreggibili detective per ritrovarlo. Quando i protagonisti hanno espresso il loro rifiuto perché si occupano solo di omicidi legati all’Arconia, la donna ha però subito sostenuto che la scomparsa del marito è senza dubbio collegata all’iconico (e ormai pericolosissimo) palazzo.
Che tale sparizione sia collegata alla morte del portiere così come il montaggio ci ha portato a chiederci sul finale di stagione? Non possiamo saperlo con certezza, ma Only Murders in the Building ci ha da sempre abituato a una narrazione oltremodo interconnessa. Speriamo quindi che Oliver, Charles e Mabel possano riuscire per una volta a ritrovare una persona viva e vegeta e non un cadavere.
3) Il mistero dell’avvelenamento del bulldog di Oliver, Winnie, e dei biglietti minatori
Only Murders in The Building è una serie con ben pochi difetti, ma non priva di critiche. Alcuni tra i fan più accaniti della serie hanno infatti lamentato la presenza di alcuni buchi di trama. Si tratterebbe di indizi e avvenimenti su cui si sarebbe sorvolato. Ebbene, grazie alle indagini di Eva Longoria, di Zack Galifianakis e di Eugene Levy in Only Murders in The Building 4, questi apparenti buchi di trama sono tornati a essere al centro dell’attenzione. In particolare, la prima stagione ha lasciato aperti ben due misteri che, pur sembrando apparentemente secondari, potrebbero ora rivelarsi centrali.
Per quanto riguarda l’avvelenamento del bulldog di Oliver, un atto minatorio volto per scoraggiare il trio dal proseguire le sue indagini su Tim Kono, il responsabile non è infatti mai stato rivelato. Stessa cosa può dirsi dei biglietti minatori anonimi recapitati ai protagonisti. Chi si cela dietro a questi atti? Chi sta tenendo d’occhio Oliver, Charles e Mabel con telecamere piazzate ovunque sin dagli inizi? Non possiamo saperlo con certezza, ma su internet le teorie al riguardo si sprecano.
E se esistesse un “Moriarty?” (TEORIA)
C’è una teoria sempre più in voga in rete tra i fan che popolano il Reddit di Only Murders in The Building.
E se nella serie si scoprisse dell’esistenza di una mente criminale che collegherebbe tutti i casi precedentemente analizzati? Una figura che ricalcasse quella del Professor Moriarty, la machiavellica e geniale arcinemesi di Sherlock Holmes? Secondo questa teoria, basata su alcune interviste a John Hoffman, creatore della serie, esisterebbe infatti una figura alla Moriarty dietro ai tragici eventi dell’Arconia. Se questo fosse il caso, i biglietti minatori e l’avvelenamento del cane potrebbero essere stati dei tentativi calcolati per terrorizzare i protagonisti e tenerli lontani dalla verità. Elementi facenti parte di un piano orchestrato per manipolare e intimorire chiunque mettesse a rischio un particolare segreto dell’Arconia fino ad Only Murders in The Building 4. Con l’introduzione di un “Moriarty”, la serie potrebbe quindi rivelare che qualcuno ha sistematicamente manipolato gli eventi della prima stagione.
Si tratterebbe di un genio manipolatore, capace di tessere le trame degli omicidi e degli eventi dell’Arconia, nascondendo la propria identità e sfuggendo per anni alla giustizia.
La presenza di un Moriarty darebbe senso ad alcuni eventi rimasti irrisolti, suggerendo che tutte le strane coincidenze e gli incidenti all’Arconia siano parte di un piano più grande e ben congegnato. Tale ipotetico personaggio potrebbe essere stato presente, seppur nascosto nell’ombra, sin dalle prime stagioni. Un nemico invisibile, dotato di mezzi e risorse straordinarie. Insomma, il villain definitivo. Un personaggio che magari già conosciamo, ma che abbiamo finora sottovalutato.
Se così fosse, la quinta stagione rappresenterebbe non solo l’ennesima risoluzione di un difficile caso, ma una vera e propria battaglia finale, con una trama ancora più complessa e affascinante delle precedenti. Quanto sarebbe bello?