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Only Murders in The Building 4×01 – Il ritorno del trio

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Dopo tre stagioni di misteri intricati e di omicidi avvolti nella suggestiva ambientazione dell’Arconia, il palazzo più pericoloso di tutta New York, il fantastico trio di podcaster formato da Charles (Steve Martin), Oliver (Martin Short) e dalla giovane e ribelle Mabel (Selena Gomez) ha fatto il suo ritorno su Disney+ con Only Murders in the Building 4×01. Un ritorno che gli amanti della serie attendevano con ansia e trepidazione. D’altronde, le prime tre stagioni dello show non avevano solo avuto il merito di ottenere un grande successo, ma anche di dare nuova linfa a un genere, quello della commedia-crime, che da anni stentava a mettere nuove radici nel panorama seriale.

Con la sua brillante scrittura a incastri, un umorismo sagace e mai fuori posto e personaggi adorabili a cui viene spontaneo affezionarsi, la serie ideata da Steve Martin e da John Hoffman si è guadagnata di diritto un posto tra i prodotti più amati degli ultimi anni. La grande domanda che il pubblico si pone a questo punto è questa: arrivata alla sua quarta stagione, la serie riuscirà a confermare il proprio smalto o sarà destinata a perdere la propria verve? Solo il tempo ce lo saprà dire, ma Only Murders in The Building 4×01, si pone già sulla buona strada.

Senza ulteriori indugi, vi lasciamo ora alla nostra recensione di Only Murders in The Building 4×01, intitolata per l’occasione Once Upon a Time in the West. Allerta spoiler attiva.

 Only Murders in The Building
Sazz Pataki nelle precedenti stagioni di Only Murders in The Building.

Dove ci eravamo lasciati

Alla fine della terza stagione (qui la nostra recensione), i protagonisti Charles, Oliver e Mabel avevano finalmente risolto il mistero dell’omicidio di Ben Glenroy, il famoso attore teatrale che sembrava essere morto sul palco durante la prima dello spettacolo di Oliver. Questo caso aveva messo a dura prova l’amicizia del trio, soprattutto perché coinvolgeva direttamente la carriera di Oliver e la sanità mentale di Charles. Mabel, nel frattempo, aveva dovuto confrontarsi con l’idea di essere forse destinata a una vita di solitudine e di misteri irrisolti.

Ma proprio quando il trio pensava di potersi finalmente rilassare, l’episodio finale della terza stagione si era concluso con un colpo di scena che ci aveva fatti tremare: Sazz Pataki (Jane Lynch), la controfigura e amica intima di Charles, era stata colpita da un proiettile scagliato nell’appartamento di Charles. Una nuova ombra sul futuro dei protagonisti. Un nuovo caso per Mabel, Charles e Oliver.

Un mistero che, in Only Murders in The Building 4×01 non viene però rivelato sin da subito agli occhi dei protagonisti, anche se non manca la sensazione quasi palpabile che qualcosa non vada per il verso giusto. Piccoli dettagli, indizi e una colonna sonora a tratti inquietante giocano infatti tanto con lo spettatore che con gli ignari protagonisti, che solo in un secondo momento riescono a risalire all’orribile verità. L’amica di Charles non è solo occupata e irraggiungibile, ma è stata uccisa e fatta sparire come se nulla fosse.

Una quarta stagione ricca di novità

only murders in the building

Inutile mentirci. Oliver, Charles e Mable ci mancavano. Ci mancavano davvero tanto. Così tanto che, quando li abbiamo visti ancora una volta raccontare nel loro studio di registrazione l’ennesimo caso risolto, ci siamo sentiti sollevati e con il sorriso sulle labbra, nonostante sapessimo che per loro, la serenità non sarebbe durata a lungo. Tanta era l’attesa: dopotutto, il cliffhanger che aveva concluso la terza stagione ci aveva lasciato a bocca aperta e con tantissime domande a cui trovare risposta, in perfetto stile Only Murders in The Building. Chi può avere ucciso Sazz? Chi ha premuto il grilletto intendeva uccidere lei o, più probabilmente, il nostro Charles Aiden Savage? E se sì, per quale motivo?

Com’era prevedibile, Only Murders in The Building 4×01 non fornisce al pubblico facili soluzioni, ma anzi, finisce per sovvertire le aspettative, gettando i protagonisti nel cuore del nuovo inquietante enigma solo alla fine dell’episodio. Un mistero che sembra destinato a coinvolgere personalmente i nostri investigatori amatoriali e che, al contempo, getta un velo oscuro proprio quando i loro sogni sembravano essersi avvicinati alla realtà, quando addirittura uno studio hollywoodiano è pronto a puntare sulle loro storie.

Possono cambiare alcuni scenari, aprirsi nuove possibilità, ma se avevate paura che Only Murders in The Building 4×01 perdesse il suo stile, potete stare sereni.

Anche se la maggior parte dell’episodio è ambientata in quel di Hollywood, l’Arconia continua a essere centrale, nonché la consueta scena del crimine. Per il resto, seppur in parte un po’ lenta sugli inizi per il fatto di dover presentare nuovi scenari e gettare le basi per il mistero, la serie mantiene tutte le caratteristiche che l’hanno resa grande e così amata. Un’ottima scrittura dei personaggi, dialoghi divertenti, ma capaci al contempo di restituire una grande profondità e le consuete pazzesche performance da parte del cast. Ciò vale sia per i protagonisti che per personaggi ricorrenti e per le guest star, tra cui spiccano sicuramente da un lato Meryl Streep, da un altro Eva Longoria, Eugene Levy e Zach Galifianakis.

only murders in the building 4x01

Non mancano gag divertenti date dalle interazioni del magico trio, deliziosi giochi di parole (che purtroppo in parte si perdono nell’adattamento italiano) e fantastici riferimenti all’industria dell’intrattenimento.

La sempre apprezzata sottile ironia che ha da sempre permeato la serie. In un’ottica meta-seriale, la stessa Only Murders in The Building 4×01 prende in giro sé stessa e i suoi protagonisti, presentandoci versioni caricaturali degli stessi, più adatti al rispettare quelli che oggi sono gli standard di quel famoso algoritmo che sembra determinare il successo o la caduta di qualsivoglia prodotto creativo.

Ma, al di là del fattore comico, ciò che probabilmente colpisce di più è, ancora uno volta, lo sperimentalismo della serie che, come spiegato dalla stessa voce narrante di Charles, mette in scena, a imitazione del famosissimo film western C’era una volta nel West, che non a caso dà il titolo all’episodio, una sequenza muta, condita solo da una colonna sonora che culmina nell’orrore del ritrovamento finale delle protesi di Sazz all’interno dell’inceneritore dell’Arconia. Un momento in cui, tutti gli indizi, tutte le informazioni, si incastrano rendendo palese ai protagonisti quello che il pubblico già sapeva. Un crescendo emotivo reso ancor più intenso dalle ottime performance del cast.

Per scoprire come la serie andrà avanti, non ci resta fare altro che sintonizzarci la prossima settimana su Disney+, con la seconda puntata della serie, intitolata Gates of Heaven.

Only Murders in the Building 4×01: i migliori personaggi della serie