ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Only Murders in the Building 4×04!!
Dopo l’episodio della settimana scorsa, Only Murders in the Building 4×04 è tornata a concentrarsi sul trio e sulle indagini. La morte di Sazz rimane ancora un mistero. La lista dei sospettati non è così ampia, i moventi sono ancora poco chiari e una domanda continua ad aleggiare sulle teste dei nostri detective: chi era il vero bersaglio dell’assassino? Charles o la sua controfigura? Se infatti i primi episodi ci avevano convinto che la vittima designata fosse Charles, i passi in avanti fatti dal trio nel corso dell’ultimo episodio, ci consegnano un quadro leggermente diverso. Quando la voce alla radio lanciava il suo monito ai nostri protagonisti, ricordando loro che “l’ultima persona a porsi quelle domande era stata ammazzata“, si riferiva a Sazz? Cosa aveva scoperto l’amica di Charles di così importante da dover essere uccisa?
È da qui che parte Only Murders in the Building 4×04. Che è un episodio che mette da parte i tre attori californiani che lavorano al film sul podcast e torna a focalizzare tutta la propria attenzione su Charles, Oliver e Mabel.
Una scelta felice e rassicurante per gli spettatori, perché lo show si mostra consapevole di dover dosare gli elementi di novità per non snaturare il prodotto. La partnership tra i protagonisti e i tre personaggi che hanno accettato il ruolo di loro interpreti all’interno del progetto cinematografico ci ha regalato nella scorsa puntata dialoghi divertenti e gag che ricalcano quasi quelle delle sitcom. Only Murders in the Building 4×04 (disponibile su Disney+) accantona invece per un po’ i nuovi personaggi (conosciuti già nel corso del primo episodio) e si appropria del tono originario.
Nella recensione al secondo episodio della nuova stagione, ci eravamo concentrati sul ruolo della controfigura e su ciò che questa è disposta a fare per proteggere il proprio attore, il proprio “numero uno“. Sazz era lo stuntman di Charles, la persona disposta a prendersi le pallottole al posto suo (guarda tu il destino!). Ma in un mondo di volti e controfigure, chi è veramente l’una e chi l’altra cosa?
Only Murders in the Building 4×04 sposta leggermente il nostro angolo di visuale. Vista da un’altra prospettiva, non è Sazz la figura marginale, ma Charles.
È lui “un volto”, uno in mezzo a tanti altri. Quello che lo stuntman ha scelto come suo numero uno. Only Murders in the Building 4×04 vuole quindi concentrarsi ancora di più sulla figura di Sazz, analizzare il suo rapporto con Charles e indagare sul suo percorso di vita e sulle sue aspirazioni. D’altronde, come afferma Mabel nel corso dell’episodio, lo scopo di questa stagione del podcast non è solo quello di individuare l’assassino, ma anche quello di conoscere la vittima. Questo caso perciò continua ad essere diverso dagli altri perché il legame affettivo tra la vittima e i protagonisti è molto più forte che nel passato. Ha qualcosa di personale, che rimanda ad un legame di amicizia profondo e ai sensi di colpa per non averlo esplorato fino in fondo quando era possibile.
Ma torniamo per un secondo all’indagine.
Charles, Mabel e Oliver hanno due lavagne dell’assassinio: una che considera Charles come vittima del killer, l’altra che invece ipotizza che fosse proprio Sazz il bersaglio. Due piste che contemplano diversi moventi e diversi indiziati. L’ala Ovest dell’Arconia continua ad essere l’osservata speciale della quarta stagione. In questo senso, Mabel compie dei passi in avanti scoprendo qualcosa in più su Dudenoff e sul mistero del suo appartamento. L’ambiguità e la segretezza mostrate dagli inquilini della West Tower non era legata all’omicidio di Sazz, ma ad un espediente illecito per consentire agli inquilini di restare nei loro appartamenti pagando un affitto irrisorio di 200 dollari.
Non si nasconde nessuna setta dietro le pareti dell’ala Ovest. Si tratta solo di individui bizzarri che hanno qualcosa da nascondere ma che non riguarda direttamente un omicidio. Almeno è questo che l’episodio vuole farci credere.
La voce nella radio che ha sorpreso i protagonisti nel cliffhanger dell’ultimo episodio, era quella di Helga, la fidanzata finlandese di uno degli inquilini. Un personaggio strambo senza dubbio, ma per il momento apparentemente estraneo ai fatti. Mabel si convince che i sospettati stiano dicendo la verità. Ma sarà davvero così? L’ambiguità di questi personaggi mascherava solo dei piani truffaldini o forse c’è qualcosa di più? E perché Sazz li stava tenendo d’occhio?
Probabilmente lo scopriremo nel corso delle prossime puntate. Intanto, Charles, Oliver e Mabel riescono a risalire al pub frequentato da Sazz poco prima di morire. Si tratta del Concussions, un luogo di ritrovo per stuntman. Uno spazio sicuro nel quale ciascuno di loro diventa protagonista e gli attori ai quali prestano i corpi sono solo dei volti presi a prestito. È qui che il trio si imbatte in una vecchia conoscenza (o quasi).
Only Murders in the Building 4×04 segna infatti il ritorno di Paul Rudd sulla scena.
L’attore aveva interpretato Ben Glenroy nella terza stagione dello show. Qui torna nei panni della sua controfigura, un personaggio in piena crisi pirandelliana dopo la morte del suo “numero uno“. La sua presenza è d’aiuto per i protagonisti, ma il ritorno di Rudd è funzionale alla trama o si tratta semplicemente di un espediente narrativo infilato nella sceneggiatura per far colpo sul pubblico? Ad ogni modo, lo stuntman di Ben Glenroy è per il momento il personaggio che consente a Charles di fare domande all’interno del pub e di scoprire qualcosa di più sulla vita privata della sua amica.
Charles è senz’altro il personaggio che viene messo di più alla prova in questa stagione di Only Murders in the Building. È emotivamente coinvolto nel caso, non riesce a separare indagini e sentimenti personali. Stavolta, la motivazione principale per la risoluzione del caso non la ricava solo dalla volontà di completare il podcast, ma anche e soprattutto da un vincolo d’affetto che lo lega alla vittima. È per Sazz che Charles vuole scoprire l’assassino. Per la sua memoria, non per se stesso. In Only Murders in the Building 4×04, Charles ha tre stati di incoscienza, sequenze a metà tra sogno, realtà, ricordi e fantasia. Momenti nei quali dialoga con Sazz, con la sua rappresentazione onirica, che gli dice di essere diretta verso il “Paradise”.
Nel suo terzo terzo e ultimo stato di incoscienza, si accende la lampadina.
Charles ricorda del sogno segreto di Sazz, che diversi anni prima gli aveva confessato di voler aprire una scuola di stuntman una volta giunta alla fine della propria carriera. Era forse questo il nuovo progetto di cui avrebbe voluto parlargli nel suo ultimo giorno di vita? Probabilmente non lo scopriremo subito, ma di sicuro l’illuminazione è importante perché conduce Charles, Mabel e Oliver nel luogo in cui Sazz avrebbe voluto far nascere la sua personale scuola per stuntman. Che si trova appunto a Paradise, in New Jersey.
È qui che Only Murders in the Building 4×04 si chiude, con il solito spiazzante cliffhanger che ci costringe ad attendere un’altra settimana per sapere come andrà a finire.
Attratti da strani rumori all’interno di un edificio dismesso, i tre protagonisti si imbattono in Bev Melon (Molly Shannon), la dirigente della Paramount che sta lavorando al loro film. Bev, alla loro vista, tira fuori una pistola e gliela punta contro. È un risvolto di trama totalmente inatteso. Cosa ci fa Bev Melon nell’Academy di Sazz Pataki? E perché un dirigente della Paramount se ne va in giro con una pistola? Adesso non vediamo l’ora di guardare l’episodio della settimana prossima. Siamo giunti quasi alla metà della quarta stagione di Only Murders in the Building e il quadro è tutto fuorché chiaro. Come trovano posto, all’interno dello stesso puzzle, gli inquilini dell’ala Ovest, Bev Melon, gli attori del podcast, la controfigura di Ben Glenroy e Sazz Pataki?