ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Only Murders in the Building 4×06!!
Abbiamo ucciso le regole canoniche della narrazione. In grande stile, aggiungeremo noi. Only Murders in the Building 4×06 è tornata questa settimana sotto una nuova veste. Abbiamo già sottolineato nella recensione precedente come gli autori dello show si stiano divertendo in questa stagione a giocare con gli strumenti televisivi, confondendo ruoli, personaggi e sceneggiatori e abbattendo costantemente il sottile confine dello schermo. Uccidere le regole canoniche della narrazione significa intraprendere una via irta di pericoli. Ci vogliono occhi allenati alla finzione per comprendere le scelte narrative di questo episodio. Giudizi flessibili e antennine sintonizzate sulle frequenze dell’illusione.
Only Murders in the Building 4×06 è un po’ un’illusione ottica.
Inizia con una chiara dichiarazione di intenti: ciò che stiamo per vedere si discosterà dagli standard a cui ci eravamo abituati. Il ritmo infatti si fa subito più concitato. L’episodio sembra prima un documentario, poi un’opera teatrale, poi un cortometraggio vintage. Realtà e finzione si inseguono costantemente, la finzione produce altra finzione, nello scompiglio generale. Only Murders in the Building è arrivata al suo apice di tensione. Alcuni indizi diventano certezze, le piste si confondono e i bersagli si sovrappongono. È un parapiglia tumultuoso che si aggancia al cliffhanger della scorsa settimana e prosegue su quel grado di tensione.
È tutto confuso e confusionario. Una baraonda nella quale gli indizi ci vengono lanciati addosso come schegge fuori controllo, mentre ci sembra di sentire il ferro gelido della pistola del killer sul collo. Only Murders in the building 4×06 è scompiglio e caos. Ma il caos può essere arte, ci suggeriscono le sorelle Brothers. Per questo va assecondato e guidato. Il caos elimina le certezze e aumenta il panico. Ma è nel panico che l’attore, specie quello di talento, riesce a trovare l’autenticità delle emozioni di cui ha bisogno per interpretare fino in fondo il proprio ruolo.
In Only Murders in the Building 4×06 veniamo assorbiti dal movimento.
Gli autori, per raccontare questo episodio, hanno scelto di accantonare i principi narrativi consolidati nel corso di quattro stagioni e di esplorare una via nuova. L’intera puntata è girata come se fosse un documentario firmato dalle sorelle Brothers. Di Tawny (Siena Werber) e Trina (Catherine Cohen) l’episodio ha la stessa concitazione e il tratto nervoso. Le inquadrature sono quelle della macchina da presa di Howard, a cui hanno dato il compito di filmare sempre tutto fino alla fine. Ma ampie sequenze sono riprese dalle telecamere nascoste negli appartamenti dell’Arconia. Le due sorelle hanno sposato la filosofia artistica per cui la vita nel suo fluire è il materiale più interessante per un film autentico.
Per cui se ne vanno in giro a piazzare microcamere e addetti alle riprese che possano catturare qualsiasi particolare che sfugge all’occhio. Il risultato è un balletto vorticoso, con inquadrature capovolte, campo disturbato, continui cambi di prospettiva. È un sobbalzo costante, una vibrazione continua. A volte gira persino la testa, si ha quasi il mal di mare a guardare certe scene. Ma se da una parte Only Murders in the Building 4×06 potrebbe disturbare e distrarre dal caso, dall’altra riesce a rendere palpabile il senso di confusione. Il caos si tocca con mano e l’impatto emotivo di alcuni passaggi ne risulta accentuato. Nella confusione sovrana però, Only Murders in the Building 4×06 fa dei considerevoli passi in avanti nelle indagini.
Le sorelle Brothers erano diventate le principali indiziate nel corso dell’episodio precedente.
E in effetti il loro comportamento è sempre stato alquanto sospetto. Su suggerimento di Marshall, Oliver, Mabel e Charles danno un’occhiata al primo film realizzato dalle registe, per capire quale tipo di personalità malata si possa nascondere dietro il loro lavoro. The Desecration of Alice è infatti un film assurdo, a metà tra l’horror e il grottesco. Il protagonista ha plasmato due creature gemelle pronte ad obbedire per sempre ai suoi ordini. Quel che il trio non si aspettava di vedere nella pellicola è però il volto di Vince Fish, l’inquilino con la benda all’occhio dell’ala Ovest, di cui abbiamo parlato a partire dal secondo episodio.
Interrogato sul particolare bizzarro, Vince confessa di aver conosciuto le sorelle Brothers quando frequentava i corsi di recitazione di Dudenoff. Scopriamo così che molti degli indiziati sono in qualche modo collegati tra loro. E il filo che li unisce tutti è quel Dudenoff che non ha ancora un volto, ma che si è rivelato una presenza costante sin dal primo episodio della serie. C’è quindi un più complesso grado di interconnessione tra i personaggi della quarta stagione. E se da un lato lo svelamento di questo legame appare fin troppo comodo per il proseguo della narrazione, dall’altro consente a Oliver, Mabel e Charles di iniziare a mettere insieme i pezzi una volta per tutte.
La vera svolta nel caso arriva però verso la fine di Only Murders in the Building 4×06.
Quando le ceneri di Sazz si sparpagliano a terra, Charles e Mabel si accorgono che esistono due protesi del braccio sinistro. Particolare dal quale si deduce immediatamente che i cadaveri nascosti nell’inceneritore dell’Arconia in realtà erano due. A chi apparteneva l’altro corpo? Si tratta di un vecchio omicidio – compiuto magari da Dudenoff – che qualcuno stava provando a tenere nascosto? Oliver, Mabel e Charles – che a questo punto siamo sicuri fossero i reali bersagli dell’assassino – rischiavano con il loro podcast di dissotterrare verità nascoste?
Ogni cosa farebbe pensare che Dudenoff sia implicato nel doppio omicidio. E che abbia dato anche l’ordine alle sue pupille Tawny e Trina di eliminare i disturbatori Charles, Oliver e Mabel. Tutto avrebbe senso inquadrato in questo modo. Ma Only Murders in the Building ci ha ormai abituati a costanti ribaltamenti di fronte (sarà per questo che piace tanto al pubblico?). Così, quando arriva la chiamata della detective che informa che la protesi ritrovata tra i resti di Sazz appartiene proprio a Dudenoff, tutto è rimesso di nuovo in discussione. Il cliffhanger di Only Murders in the Building 4×06 ci dà un’ulteriore certezza: qualcuno sta tenendo d’occhio il trio. La domanda è: perché?
È per rispondere a questo quesito che Sazz è morta?
E chi ha ucciso Dudenoff? Si tratta dello stesso individuo che ha sparato anche a Sazz? E se Dudenoff è morto, chi è che controlla i suoi assegni? Ci vorrà un po’ per riorganizzare le idee dopo aver visto Only Murders in the Building 4×06. Una cosa però è certa: Oliver, Mabel e Charles non erano mai stati così in pericolo.Il resto verrà chiarito dai prossimi tre episodi (a proposito: sapete che la serie è già stata rinnovata per una quinta stagione?).