Una delle scoperte più sensazionali di questi ultimi mesi porta il titolo Only Murders In The Building. Si tratta di una serie disponibile sulla piattaforma streaming Hulu e poi sbarcata, in Italia, su Disney+ dove il pubblico ha avuto la possibilità di conoscerla e apprezzarla. Vi abbiamo già detto la nostra riguardo la bellezza immortale di cinquant’anni fa, con il linguaggio di oggi di questo racconto e ci siamo fermamente convinti del fatto che gli episodi della prima stagione di questa serie siano davvero una boccata d’aria innovativa, che strizza l’occhio al genere consolidato da un numero sterminato di appuntamenti “vintage” del piccolo schermo. Tuttavia, Only Murders In The Building ha saputo coniugare ognuno di questi aspetti in maniera originale, con un cast travolgente, con nomi già noti come Steve Martin, Selena Gomez e Martin Short, che trascina magnificamente dietro le quinte di questa indagine senza mai scadere nella banalità.
Il richiamo agli intramontabili miti dell’investigazione si incastrano con la dimensione meta narrativa attraverso l’espediente dei podcast, che attualizza la storia, la cala nei nostri giorni e ci permette di sentirla più vicina alla società di cui siamo parte. Tuttavia, sceglie nelle ambientazioni, toni, ritmi di non sposare in toto la modernità ma di abbracciare un’estetica un po’ retrò che affascina e seduce, specialmente dal punto di vista estetico. Il piacere che questa visione ci ha riservato ci ha convinti a scoprirne di più e ad indagare sui retroscena della serie, raccogliendo curiosità e aneddoti.
Ecco 7 curiosità su Only Murders In The Building, un giallo al tempo stesso moderno e vintage:
1) Una Selena Gomez non “prevista”
Il creatore e attore della serie, Steve Martin, ha rivelato che originariamente i tre vicini di casa che si sarebbero improvvisati detective avrebbero dovuto essere tutti anziani attori ormai prossimi alla vecchiaia ma un evento inaspettato gli ha fatto cambiare completamente idea. Selena Gomez si è mostrata interessata a tornare sul set per prendere parte ad uno show del piccolo schermo. Proprio grazie alla sua personalità coinvolgente e allo stesso tempo pacata, le dinamiche tra il suo personaggio Mabel e i protagonisti Charles e Oliver si sono evolute così come abbiamo avuto modo di vedere. I tre hanno creato un trio esplosivo, dove ognuno ha compensato lati caratteriali dell’altro, diventando sempre più uniti e intimi. E proprio la differenza d’età tra i due protagonisti e la giovane ragazza ha reso interessanti e originali gli sviluppi narrativi. Inoltre, ingaggiare la cantante nella serie si è rivelata una mossa vincente per attirare molto spettatori, vista la sua enorme popolarità.
2) Elementi autobiografici
Nella trama di Only Murders In The Building, ritroviamo alcuni elementi autobiografici che Steve Martin ha deciso di inserire, come quelli relativi al collegamento tra la sua carriera e il prematuro incanutimento dei capelli avvenuto in gioventù. Si tratta, dunque, di una serie che risente fortemente dell’influenza del suo creatore, il quale ha colto l’occasione per celebrare la sua carriera di attore e autore di pietre miliari della comicità americana in formato cinematografico!
3) Guest star a volontà
Il cast di Only Murders In The Building non si è fatto mancare proprio niente. Ci sono importanti apparizioni durante gli episodi della serie tra cui l’attore di cinema e teatro Nathan Lane, qui nei panni di un vicino di casa che gestisce una losca attività con il suo figlio sordomuto, poi Amy Ryan che interpreta un’altra occupante dell’edificio che suona uno strumento musicale amato da Charles e che presto diventa protagonista delle tue attenzioni amorose (o addirittura una sospettata e una vittima…). Un cameo inaspettato è quello del cantante britannico Sting è il protagonista di un intero episodio in cui interpreta una versione dispotica e scostante di se stesso. E infine, Tina Fey, esilarante comedian del Saturday Night Live e protagonista di 30 Rock che qui compare nel ruolo di presentatrice del podcast. Insomma, un calderoni di prestigiosi talenti!
4) Un soggiorno all’Arconia
Sebbene l’Arconia, l’edificio in cui tutta la vicenda si svolge, non sia un vero condominio da cui i fan possono affittare, le riprese esterne sono state girate al Belnord di Manhattan (225 West, 86th Street), secondo Atlas of Wonders. Gli interni che vediamo nella serie sono stati tutti girati ai Silvercup Studios, infatti, i designer hanno realizzato un lavoro molto minuzioso per rendere ogni appartamento estremamente in linea con il suo inquilino, mostrandone personalità e modo di vivere.
5) Un podcast ispirazionale
Nei primi istanti della serie, la telecamera segue ogni personaggi nel suo rispettivo appartamento dove è assorto nell’ascolto di un un podcast che racconta di mistero di omicidio condotto da Cinda Canning. Interpretata dalla guest star Tina Fey, Cinda rappresenta la loro regina e guru dei podcast nonché fondamentale modello di ispirazione. È stato l’omicidio di Tim Kono, però, a spingerli ad avviarne uno loro per competere con quello della loro beniamina. Inoltre, nella vita reale, il podcast di Cinda All is Not Okay in Oklahoma è stato ispirato a sua volta ispirato al podcast investigativo, Serial, presentato da Sarah Koenig.
6) Un set tormentato dai fan
Sebbene Martin Short e Steve Martin siano attori leggendari con curriculum iconici, Selena Gomez è ben più nota e popolare. Di fatti, vanta una base di fan pronti a seguirla in ogni sua creazione e partecipazione. Dalle sue canzoni ai suoi film, i suoi ammiratori sono instancabili e abbiamo scoperto, attraverso un’intervista con Town and Country Magazine di Aaron Dominguez (Oscar) che è stato estremamente difficile girare con Gomez in ambienti esterni nella città di New York. Questo perché i fan cantavano il suo nome il più spesso possibile durante le scene. Questo ha reso anche per lei molto complicato restare nel personaggio e ignorare le voci che acclamavano il suo nome, ma nonostante questo, tutti hanno fatto del loro meglio e il risultato non ne ha risentito!
7) La scelta dei di Selena Gomez
Alcuni dei migliori abiti di scena sono quelli indossati dal personaggio di Selena Gomez, Mabel. Ciò che sin dalle prime sequenze spicca sullo schermo è il suo stile incredibilmente unico e, al tempo stesso, casual. Colorata, femminile e un tocco vintage, secondo Vulture, i costumisti hanno trascorso molto tempo a perfezionare il suo look. La costumista, Dana Covarrubias, ha affermato che la protagonista sarebbe dovuta essere:
Il tipo di ragazza che potrebbe entrare in un negozio dell’usato e trovare cinque pezzi che sono fantastici
Ma mentre la serie va avanti, lo stile di Mabel cambia e si trasforma per adattarsi anche al tema dello spettacolo e dunque
con il passare della stagione, le facciamo indossare cose più vulnerabili