ATTENZIONE: proseguendo nella lettura potreste incappare in spoiler su Lioness 2.
Eccoci arrivati alla conclusione. La lunga cavalcata di Lioness 2 è giunta al capolinea. E per quest’anno cala il sipario sull’opera di Taylor Sheridan, ispirata a un vero programma dell’esercito americano nella guerra in Iraq.
Iniziata lo scorso fine ottobre, per un paio di mesi questa seconda stagione ci ha tenuto compagnia la domenica, su Paramount+. Per otto puntate abbiamo seguito con apprensione l’intensa attività di Joe (Zoe Saldana) e la sua squadra, ma non solo. A differenza della prima stagione, infatti, in questa seconda abbiamo avuto modo di approfondire meglio la conoscenza dell’universo che contorna l’agente operativa della CIA. Dai suoi capi, Kaitlyn e Byron (rispettivamente Nicole Kidman e Michael Kelly) al capo di suoi capi, il Segretario di Stato Mullins interpretato da Morgan Freeman. Senza dimenticare, naturalmente, suo marito Neal, interpretato da Dave Annable.
Una carrellata di personaggi tutti davvero molto, molto interessanti. Alcuni dei quali, a nostro avviso, meriterebbero uno spin off. E chissà che un domani…
Là dove tutto è iniziato
Eravamo rimasti qui, a una settima puntata introspettiva che ci aveva permesso di affrontare i mostri e i sogni delle nostre eroine. Avevamo lasciato Joe sulla pista di decollo, accanto alla scaletta di un jet pronto a partire per l’Iraq. L’immagine della nostra copertina è piuttosto rappresentativa: due lioness a confronto. Una stanca, ferita, che si trascina per un senso del dovere opprimente, al quale non è in grado di opporsi. L’altra, giovane, inesperta, alla ricerca di un posto nel suo nuovo mondo dopo aver rinunciato alla sua vita a bordo degli elicotteri da combattimento dell’esercito americano.
L’ottava puntata inizia là dove Iraq, Iran e Turchia toccano i loro confini. I turchi trasportano in una base militare iraniana due scienziati nucleari cinesi il cui destino è quello di raggiungere l’Iran per costruire una bomba nucleare. Il Segretario di Stato però, non ha nessuna intenzione di permetterlo e ha dato carta bianca a Kaytlin e Byron di risolvere la faccenda. Per il Segretario di Stato si tratta di una faccenda di confini dato che Iran e Cina hanno invaso quelli americani, in Texas. L’uomo, arrogandosi un potere che non gli appartiene, ha deciso di rendere ai due paesi pan per focaccia.
Attraverso l’ottica di un fucile di precisione una coppia di soldati americani, mimetizzati nel terreno torrido, sta vigilando sulla base e avverte chi di dovere che i due scienziati sono arrivati e che si può procedere.
In Lioness 2 il confronto è importante. Anche quando non c’è
Alla base, quella dell’episodio 2 e dell’epica litigata tra Joe e un comandante dell’esercito, il gruppo operativo della CIA si prepara a combattere. Mentre gli uomini di Joe si riempiono di armi Cruz (Laysla De Oliveira) e Josephina (Genesis Rodriguez) si ritrovano di fronte a un elicottero da combattimento. Josie, come la chiama ora Cruz, ha il compito di annientare il convoglio di terra che dovrebbe portare gli scienziati in Iran. La sua specialità, insomma.
Le due donne sono finalmente sole, dopo le due interruzioni a casa di Cruz. Josie prende la palla al balzo e dice che dovrebbero parlare. Cruz replica subito che non hanno niente da dirsi. Che i confronti non sono il suo punto forte, mentre si passa la mano tra i capelli, imbarazzata. In risposta Josie confessa che non lo sono nemmeno per lei. Che forse dovrebbero sedersi e non parlare. Insomma, hanno un confronto ma non ce l’hanno. E a noi, che sull’argomento avevamo dedicato la recensione della quinta puntata, è spuntato un sorriso sulle labbra.
Nel finale di stagione tutti sono presenti
Mentre alla base fervono i preparativi la storia di Lioness 2 ci porta a San José, in Costarica, dove la CIA ha trasportato il padre di Josie. L’uomo ha un incontro con Kaitlyn e Byron. I due dirigenti della CIA si presentano con una di quelle proposte che non si possono rifiutare. Durante il colloquio i tre raggiungono un accordo che coinvolge il padre della giovane lioness in prima persona e che lo dovrebbe sistemare definitivamente per il futuro.
Successivamente i tre si trasferiscono in Messico, a casa del fratello, il boss del cartello. Quello che aveva fatto rapire la senatrice americana all’episodio uno, per capirci. Tra i due fratelli c’è tanto amore e tanta gioia di rivedersi. Baci e abbracci e sbam! Colpo di scena. Non vi diciamo quale, andate a vedervelo. E poi fateci sapere la vostra opinione in merito.
Il ritorno del vecchio soldato
Il resto della puntata è incentrato sulla battaglia. E qui la situazione si fa delicata. Inizialmente il convoglio è colpito dalla potenza di fuoco dell’elicottero. Tra i missili aria-superficie sparati da Josie e la mitragliatrice che sputa fuoco azionata da Cruz sembra tutto andare per il verso giusto. Ovviamente il lieto fino è ancora lontano dall’arrivare. Difatti l’elicottero è abbattuto e precipita sotto gli occhi dei due militari di cui vi abbiamo accennato qualche riga più in su e che già conosciamo avendoli visti nei primi episodi. Ebbene sì, il vecchio soldato è tornato. Per concludere questa seconda stagione Taylor Sheridan riprende il suo personaggio infilandolo in uno dei momenti più delicati di tutta Lioness 2.
Il vecchio soldato avvisa la base che sta andando tutto in malora. Dalla base viene richiesto appoggio aereo ma ovviamente ci vuole tempo. Così Joe sale su un mezzo blindato e parte con la sua squadra per un’operazione di salvataggio.
Grandi omaggi in Lioness 2
Un’operazione che vede Joe e i suoi in chiara difficoltà fin da subito perché da tutte le parti spuntano fuori, in continuazione, i soldati dell’esercito iraniano coadiuvati da quelli dell’esercito cinese. La battaglia è violenta. I cattivi cascano come mosche. I buoni faticano a resistere e cominciano a perdere pezzi importanti. Diversi operativi, infatti, subiscono pesanti ferite. Le munizioni scarseggiano, i nemici sembrano moltiplicarsi. Certezza di morte, scarse possibilità di successo. La battuta di Gimli ne Il ritorno del Re casca a fagiolo. E quando la fine sembra sopraggiungere, mentre Joe si concede l’ennesimo pensiero alla famiglia che non riuscirà a vedere più, ecco spuntare dal cielo i jet dell’aeronautica militare accompagnati dagli elicotteri. Un paio di secondi e tutto si risolve per il meglio. Come Gandalf, che arriva all’alba del quinto giorno.
Citazioni dal Signore degli Anelli a parte quest’ultima puntata di Lioness 2 ci ha lasciato una strana sensazione di déjà vu. Tutta la battaglia, per esempio, seppure con un esito diverso ci ha tanto ricordato Black Hawk Down di Ridley Scott. L’elicottero colpito. La missione di salvataggio per recuperare i piloti. I tiratori scelti che si sacrificano. I feriti, il fumo, i colpi di armi pesanti. L’assedio spezzato dall’arrivo dei nostri. Persino il rientro alla base con i feriti che vengono tirati fuori dagli Humwee.
Mentre guardavamo quest’ultima scena una domanda è sorta spontanea: Taylor Sheridan ha voluto omaggiare quel gran filmone che è Black Hawk Down? E, soprattutto, lo spirito dei suoi protagonisti, pronti a rigettarsi nella battaglia perché nessuno va abbandonato sul campo? Una domanda alla quale, ovviamente, non avremo risposta.
Dateci Lioness 3. Subito!
La sensazione di déjà vu comunque non termina qui. Il finale di questa Lioness 2 ci lascia un po’ di incertezza. Simile a quella che ci era rimasta al termine della prima stagione. Sappiamo già che ci sarà una terza stagione, l’ha detto Zoe Saldana. Ma sarà una nuova storia o avrà addentellati con questa? Perché ci sembra strano che tutta la preparazione vista in sette episodi si concluda con quanto visto in questa ultima puntata. Possibile che il cowboy dalla penna d’oro abbia chiuso una storia dal potenziale incredibile quasi con una certa fretta?
A noi è rimasto un po’ l’amaro in bocca perché vogliamo sapere altro sulla vita di questi magnifici personaggi. Vogliamo vederli ancora in azione. Vogliamo sentirli parlare, discutere di politica, di compromessi, di battaglie da vincere. Non possiamo di nuovo abbandonarli per un tempo indefinito in attesa di vederli nella prossima stagione. Magari col rischio di non ritrovarne qualcuno, come accaduto con la malinconica Aaliyah interpretata da Stephanie Nur, che a distanza di un anno e poco più è ancora nei nostri cuori.
Inutile recriminare. Lioness 2, per il momento, è finita. Forse un pelino sottotono rispetto alle aspettative. Ma certo questo show si è dimostrato tanta, tanta roba.
Il che ci fa desiderare ardentemente la prossima stagione. E in attesa il rewatch è d’obbligo.
Gianpaolo Torchio