19 Si chiama “rilascio compassionevole”
Piper: Ditemi che la portano in un posto dove la cureranno.
Suora Jane Ingalls: La portano alla stazione dei pullman.
Piper: Crede che Lyndon Johnson sia il presidente.
Suora Jane Ingalls: Ha bisogno di cure in una struttura adeguata, ma non pagheranno per quella.
Piper: E la sua famiglia?
Frieda: Ha una figlia a Stoccolma. Non si parlano.
Piper: Allora starà per la strada.
Suora Jane Ingalls: Si chiama “rilascio compassionevole”.
Lo strazio di sapere che quella persona ha finito i suoi anni in prigione con la mente e buttata in una strada col corpo. Il potere delle istituzioni è usato in maniera chirurgicamente volta all’efficienza più conveniente e meno dispendiosa. Cosa potrà mai importare ai federali se una vecchietta demente morirà di stenti? Meglio che continuare a nutrirla a spese dei cittadini. Non importa a nessuno degli anziani, specie se criminali. Il rilascio compassionevole è un modo per scaricare un pacco ingombrante, come buttare un elettrodomestico che non funziona più da anni e di cui nessuno aveva voglia di sbarazzarsi una volta per tutte.