28 Che cosa fa una buona madre? Una madre fa ciò che è meglio per i suoi figli e magari la cosa migliore per i tuoi figli era eliminarli
Bo: Il punto è che tu eri una tossicomane, un pezzo di merda e i tuoi figli se fossero nati sarebbero stati dei tossicomani e pezzi di merda. Perciò interrompendo quelle gravidanze tu hai risparmiato alla società il flagello della tua prole. Insomma, se ci pensi, è una benedizione.
Pennsatucky: Non l’avevo mai vista in questo modo.
Bo: Be’, forse dovresti, no? Magari dovresti smettere di punirti. Che cosa fa una buona madre? Una madre fa ciò che è meglio per i suoi figli e magari la cosa migliore per i tuoi figli era eliminarli prima di costringerli a fare una vita miserabile.
L’economia applicata alla morale è un paradosso? In questo caso forse no. Gli esordi di un rapporto che andrà a stringersi tra due donne agli antipodi l’una dall’altra.
29 Nessuno qui è una persona
Red ricorda ad Healey che la prigione cambia ogni relazione umana perché sostanzialmente, una volta privo della tua libertà e dei tuoi diritti, smetti di essere una persona a tutti gli effetti.
Nessuno qui è realmente una persona perché ha violato le regole e quindi va punito. I due avevano cominciato ad avvicinarsi. I loro rapporti si erano stretti sin dai tempi in cui Red faceva da interprete alla mogliettina russa di Healy. Questo non cambia lo stato delle cose. Red è una detenuta è dunque per certi versi vive in uno status di inferiorità rispetto a Healy che invece ha il controllo sulla sua vita e su quella delle donne che vivono in carcere. È lo stesso divario incolmabile che separa Daya e Bennet. Nemmeno l’amore e la nascita di un bambino possono fronteggiare una simile disparità.