3) Tasha ”Taystee” Jefferson
Contrariamente a quanto si possa pensare la vita di Taystee non è sempre stata avvolta da quel velo di tristezza e disamore tipico delle ultime stagioni.
Nonostante tutto, nonostante quell’infanzia strappatale dalla strada, Taystee ha sempre fatto della sua ironia e inguaribile buonumore delle armi con le quali difendersi dalle avversità del sistema penitenziario.
Un fatto però le stravolge completamente la vita: la morte della sua migliore amica Poussey Washington per mano di una guardia nella quarta stagione.
Tutti ricorderemo certamente quel momento come uno dei più drammatici di Orange Is the New Black e ancora oggi, dopo anni dalla sua messa in onda, quel brivido si fa ancora sentire. Un dolore spigoloso che sa di ingiustizia e oppressione.
Taystee viene colpita dove fa più male e nulla dopo la morte di Poussey sarà più come prima. Dopo aver lottato aspramente durante la rivolta delle detenute, organizzata proprio per dare rilevanza all’immeritata perdita di Poussey, le ripercussioni negative di questa presa di posizione saranno per Taystee l’amara conferma di essere rimasta ancora una volta inascoltata.
Depressa e avvilita, Jefferson perderà quel sorriso che tanto la rendeva speciale, così diversa dalle altre detenute. Annientata totalmente, privata della sua tenacia, Taystee tenterà più volte il suicidio convinta di non avere una sola ragione per continuare a vivere con grinta la sua esistenza.
Uno spiraglio dopo tanto dolore le verrà offerto proprio da Poussey alla quale è dedicato il Poussey Washington Fund (che esiste davvero), causa che risveglierà in Taystee quell’energia e quella forza che sembravano sopite. In fondo è sempre stato questo il suo scopo, il senso della sua vita: aiutare gli altri. Ecco un buon motivo per vivere.