1) Tiffany ”Pennsatucky” Dogget
Nessuno più di Pennsatucky poteva meritare questo primo posto e il triste epilogo della sua vita ne è la più lampante e incontrovertibile certezza.
Villain principale della prima stagione di Orange Is the New Black, Dogget appare come una folle, razzista e violenta. Una Tiffany diametralmente opposta a quella che abbiamo amato e sostenuto nelle successive sei stagioni.
Un passato tragico, forse uno dei più delicati dell’intera serie, fatto di abusi, violenze sessuali e lento annientamento. Tiffany si è sentita dare così tante volte della stupida da essersi convinta di esserlo e in quanto tale di meritare tutte le atrocità del suo passato.
Con il tempo però, grazie all’aiuto delle sue confidenti più care all’interno di Litchfield, qualcosa si muove e un desiderio di rivalsa comincia a farsi sentire fino ad esplodere quando decide di iscriversi agli esami proposti dal penitenziario – che in caso di buona riuscita le varrebbero il diploma di scuola superiore.
Durante le esercitazioni scopre di essere dislessica ma dopo un primo momento di sconforto decide di provare comunque a superare il test con il tempo extra che le verrà lasciato in conformità con il suo disturbo dell’apprendimento. Tiffany non è stupida e vuole dimostrarlo al mondo.
Il giorno dell’esame, a causa di un’ennesima noncuranza di Luschek, Dogget non potrà usufruire del tempo extra accordatole e inesorabilmente cade in un vortice di tristezza e smarrimento.
Non mi serve un test del c***o per sapere quanto sono stupida!
Quell’unica volta in cui aveva provato a credere in se stessa, la vita le offre un’ennesima sconfitta, l’ultima e la più dolorosa. Un suicidio che prende forma in un’overdose architettata sarà l’ultimo atto di questa triste storia. Tiffany non c’è più, non ha retto il peso straziante di tutto quel dolore.
Alla fine il test l’ha anche passato, e la sua vittoria è stato il punto di svolta necessario per far desistere Taystee dal suicidarsi, ma questo purtroppo non lo saprà mai.