2) La condizione delle detenute
Stando a quanto detto da reali detenute, la vita di Orange Is The New Black è un tantino fiabesca rispetto a quello che succede nelle carceri statunitensi. Il che dà molto da pensare. Le detenute televisive, specialmente in seguito all’acquisizione della prigione da parte della MCC (Management and Correction Coorporation), non se la passano proprio bene. Ne deriva l’immagine di una multinazionale amorale, che non ha nessun problema a vedere nei bisogni delle detenute degli sprechi da eliminare o delle risorse da sfruttare.
3) La diversità
Il Litchfield vive di regole ben precise. E lo sa bene Piper Chapman, che rischia la fame dopo aver esordito in carcere con un insulto alla temutissima Red. I gruppi che popolano il carcere sono formati di solito da detenute della stessa etnia. E ognuno di questi vive dinamiche diverse e possiede un fortissimo senso di identità. Sono delle piccole famiglie, che nella vicinanza geografica finiscono per trovare anche un conforto affettivo.