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10 realtà americane raccontate in Orange Is The New Black

orange is the new black

4) Il Girl-Power

influenza

Il mondo di Orange Is The New Black è quasi completamente al femminile. Le protagoniste hanno da tempo imparato che per sopravvivere al Litchfield, la miglior cosa da fare è contare su se stesse. Inoltre, gli uomini raramente escono bene dai vari episodi. Mendez (Pornobaffo, per gli amici) è un uomo subdolo che ha sulla coscienza la morte di una persona. Bennett è il tipico ragazzetto che fugge davanti alle difficoltà. Larry è il ragazzo invisibile: la sua priorità è uscire dall’ombra di Piper. E alla fine riuscirà a farlo, paradossalmente, sfruttando la sua condizione di detenuta. Caputo sembrava essere l’unico personaggio di genere maschile positivo, ma le sue recentissime evoluzioni  sembrano affermare il contrario.

5) Le ingiustizie

Alex Vause

 

In Orange Is The New Black, l’ingiustizia prende il nome e le sembianze di Judy King. Stella della cucina americana finita dentro per questioni fiscali, Judy è prima di tutto una donna materialista. Il suo materialismo riuscirà a far capitolare anche la spiritualissima Yoga Jones, quando le sarà imposto di diventare la compagna di stanza della cuoca. La direzione del carcere non si risparmia con i privilegi dedicati alla nuova inquilina del Litchfield, scatenando le lamentele e il malcontento delle altre detenute.

6) La malattia

Orange Is The New Black

Nella prima stagione, una delle protagoniste è sicuramente Miss Rosa. Nonostante l’ex rapinatrice/mantide religiosa soffra di cancro, durante la sua permanenza nel carcere incute tanto timore quanto le più sanguinarie criminali. La malattia in Orange Is The New Black non è dipinta come un momento di stallo, come una situazione di invalidità, anzi. È vissuta con una certa ironia, ma senza pietismo alcuno. Non è raro che Rosa usi la sua salute per ottenere quello che vuole. Orange Is The New Black ci fa ricordare che dietro il cancro c’è sempre una persona. Una persona che, in questo caso, non ha intenzione di farsi mettere i piedi in testa da nessuno.

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