L’uscita della settima e ultima stagione di Orange Is the New Black è ormai prossima. Recentemente la pagina ufficiale della serie ha condiviso il primo video inedito che annunciava anche la data d’uscita: 26 luglio. Vedere la clip, girata dietro le quinte della serie tv, è stato un vero e proprio tuffo al cuore! Le protagoniste, mentre si truccavano prima delle riprese o passeggiavano per le sale, hanno cantato la famosa sigla You’ve Got Time, facendoci battere il cuore.
Una volta realizzato che le vicende delle detenute del Lichfield stanno per volgere a termine, ci domandiamo: siamo davvero pronte a dir loro addio?
Ma prima di rispondere a questa domanda, facciamo un piccolo passo indietro.
Le cose sono decisamente cambiate dalla prima stagione di OITNB. All’inizio aveva un tono più dimesso: seguiva le vicende delle carcerate, svelandoci le loro storie e assistendo contemporaneamente all’evoluzione dei loro rapporti dietro le sbarre. Con le ultime stagioni, anche se l’umorismo e i problemi di convivenza rimangono invariati, assistiamo a una mutazione nel modo stesso di sviluppare la trama.
La quarta stagione, nonostante sia stata un po’ sottotono ed eccessiva, ha introdotto nuovi temi e spunti di riflessione, diversi da quelli delle precedenti stagioni. Con l’assunzione di un nuovo corpo di guardia, inesperto e inadatto, l’attenzione si sposta sui metodi violenti con cui trattano i carcerati e su come i privati si arricchiscono a danno delle detenute. Lo scopo è stato quello di mostrare come i criminali non siano solo quelli dietro le sbarre, ma molto spesso proprio coloro che si ergono a garanti di giustizia. L’atteggiamento riservato alle protagoniste è inumano e disgustoso e, com’era inevitabile, alla fine scoppia tra le detenute una vera e propria rivolta.
Da questo momento in poi si arriva a un punto di non ritorno. Non è solo la storia di un gruppo di carcerate, degli amori che nascono tra le sbarre o delle rivalità tra bande. Orange Is the New Black diventa la denuncia di un sistema corrotto che attacca sempre più le minoranze. Una società, quella che ci viene mostrata, che fonda il proprio essere su pregiudizi e diversità di genere o colore.
Nella sesta stagione, infatti, diventano emblematici i casi di Tasha Jefferson e di Blanca Flores.
La prima è accusata di un omicidio che non ha commesso, la seconda viene deportata in un centro di detenzione per immigrate, dopo essere stata illusa che sarebbe riuscita a uscire di prigione. Difficile descrivere le emozioni che proviamo nelle ultime scene dell’ultima puntata. Forse delusione o disprezzo. I sogni si infrangono quando Jefferson piange nel momento in cui apprende la condanna ingiusta o quando Diablo, con il volto confuso e addolorato, aspetta vanamente Blanca fuori dalla prigione di massima sicurezza.
Ma se da un lato assistiamo alla caduta libera di questi personaggi che si avviano a un finale disastroso, dall’altro abbiamo il coronamento dell’amore tra Piper Chapman e Alex Vouse. La loro storia d’amore nata fuori dal carcere, e rinata più forte proprio tra le sbarre, ci ha tenuti incollati allo schermo per sei stagioni. Eppure, sembra che adesso ci sarà un ulteriore cambiamento, dovuto all’improvvisa scarcerazione di Piper.
La serie si è evoluta insieme ai suoi protagonisti.
Com’era inevitabile, Orange Is the New Black è cresciuta e i personaggi sono pian piano maturati. Ne hanno passate tante tra quelle sbarre. Hanno subito le angherie delle compagne, cercato di catturare una gallina e vendere mutandine illegalmente, fatto un bagno nel lago e affrontato una rivolta. E, infine, sono state trasferite in un carcere di massima sicurezza e sono riuscite a mettere fine a una lotta durata anni. E noi le abbiamo seguite in ogni follia, abbiamo fatto il tifo per loro e pianto con loro. Alcune situazioni si risolveranno per il meglio, mentre altri personaggi andranno incontro ad un finale ingiusto, ma quello che è certo è che ormai siamo giunti al capolinea.
Non è semplice rispondere alla domanda posta sopra, sarcastica e decisamente originale: siamo pronti a salutare Orange Is the New Black?
OITNB ha raggiunto il suo apice, ha avuto uno calo e si è ripresa con una quinta e sesta stagione che lanciano un messaggio di solidarietà ancor più forte delle stagioni precedenti. Le nostre detenute, probabilmente, non avrebbero altro da raccontare. Siamo consapevoli che questo telefilm offre al pubblico una visione realista della vita e molti personaggi, tra cui Red, avranno un’amara conclusione. Questo perché su una cosa è stata molto onesta: non tutte le cose vanno come avevamo sperato. I più deboli non riescono sempre a riscattarsi e spesso sono i potenti ad averla vinta, nonostante ci siano brave persone che tentano di evitare tutto questo.
Orange Is the New Black ha quindi fatto il suo corso, ma è anche vero che ci mancherà molto. Conosciamo la storia di ogni detenuta, sappiamo cosa hanno passato, le loro scelte sbagliate e le abbiamo viste creare una nuova famiglia dentro il Lichfield. Una famiglia unita, composta da ragazze che hanno volontà di ferro e niente da perdere, che è riuscita a dimostrare che si possono creare dei forti legami superando ogni diversità. Insomma, diremo addio ad Orange Is the New Black con le lacrime agli occhi, ma consapevoli del fatto che ha raggiunto la sua massima espressione, e che è il momento migliore per salutare i suoi fan.