ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sul finale di Orange Is the New Black e sulle precedenti stagioni della serie Netflix
Orange Is the New Black è senza ombra di dubbio una delle produzioni di maggior successo della storia di Netflix. Il suo esordio risale al 2013, ben dieci anni fa, e la serie tv ambientata nel carcere femminile di Litchfield ha finito la sua corsa nel 2019. Più di quattro, dunque, sono passati da quel finale emozionante e magnetico, capace di rappresentare la summa di un percorso lungo sette stagioni, regalando alle protagoniste della serie Netflix il finale dopo tante avventure. In nome del suo straordinario realismo, Orange Is the New Black è una serie che ha regalato un epilogo vario, concedendo ad alcuni personaggi il meritato lieto fine, ma negandolo ad altri. Oggi, dunque, ripercorriamo quell’iconico finale, andando a spiegare cosa è successo nell’atto conclusivo della serie ispirata alle memoria di Piper Kerman.
Prima di procedere, è bene specificare l’approccio metodologico a questa spiegazione. Essendo Orange Is the New Black un racconto estremamente corale, abbiamo preferito affrontare l’analisi del finale non tanto raccontando in ordine cronologico quello che è successo, ma ripercorrendo e soppesando l’epilogo che hanno avuto i singoli personaggi. Una scelta che omaggia lo spirito della serie Netflix, costruita moltissimo sulla caratterizzazione dei suoi protagonisti, intorno a cui si è svolta, sempre, la trama. Fatta questa doverosa premessa, dunque, andiamo a parlare dell’incredibile finale di Orange Is the New Black.
Il finale di Orange Is the New Black: Piper e Alex
Impossibile non partire da quelle che sono le due grandi protagoniste di Orange Is the New Black, il cui epilogo è centrale nell’ultimo atto della serie Netflix. Piper e Alex hanno vissuto una storia a dir poco tormentata, fatta di grandi sentimenti, ma anche di grosse difficoltà. Nel bene e nel male, però, le due hanno sempre mantenuto vivo il filo che le unisce e il finale di Orange Is the New Black, in tal senso, è un trionfo della lunga storia d’amore tra le due protagoniste.
Dopo aver vissuto tantissime avventure dietro le sbarre, le due si trovano a dover far funzionare il loro amore a distanza, con Piper che ha ritrovato la libertà, mentre ad Alex rimangono ancora diversi anni di prigionia da scontare. Le difficoltà esplodono in questo finale, con le due che prima si allontanano, complice la paura di Alex di star frenando la compagna nella sua ritrovata libertà e il suo trasferimento in Ohio. Tuttavia, quando ormai si credeva che non ci fosse più nulla da fare per loro, con un clamoroso colpo di scena Piper torna sui suoi passi ed abbraccia il suo amore per Alex.
La protagonista, infatti, dopo l’allontanamento dalla sua fidanzata, sembrava aver ripreso in mano la sua vita, ma senza Alex non riusciva a spiazzare via quel sentimento d’incompletezza. Così, nel finale di Orange Is the New Black, le due si ritrovano e Piper si trasferisce a vivere in Ohio, così da poter andare a visitare la sua amata, in attesa che anche lei ritrovi la libertà e che finalmente le due possano vivere insieme il loro amore all’aria aperta.
I finali positivi di Orange Is the New Black
Dopo aver parlato delle due grandi protagoniste e della storia che destava maggiore interesse nei fan, andiamo ad affrontare il destino di tutte le altre protagoniste di Orange Is the New Black, suddividendo il gruppo tra chi ha avuto una sorta di lieto fine e chi, invece, è andato incontro a un finale drammatico. Uno degli epiloghi più emozionanti è quello relativo a Taystee, che è arrivata al finale di stagione in preda a uno sconforto capace di farla pensare anche alla morte.
Il ritrovamento del cadavere di Tiffany, però, la fa reagire, le mette davanti l’orrore della morte e Taystee si riprende la sua vita, trova la forza di scacciare quei pensieri negativi e corona il suo percorso dando vita, con l’aiuto di Judy King, al progetto intitolato a Poussey Washington, morta nel finale della quarta stagione in circostanze tragiche. Il programma di Taystee aiuta, tramite la concessione di piccoli prestiti, le ex detenute a rimettersi in carreggiata una volta tornate in libertà. Una chiusura perfetta per Taystee, che ha modo così di onorare la memoria di Poussey al meglio, coronando anche la sua lotta per le condizioni delle detenute.
Dolce il finale anche per Gloria, che dopo aver sfiorato l’allungamento di pena, grazie al pentimento di Luscheck, che confessa di essere dietro al traffico di cellulari, esce finale di prigione e può riabbracciare la sua famiglia.
Dopo essere stata una madre per molte detenute, Gloria può tornare a esserlo per i suoi stessi figli. Reunion in vista anche per Cindy, che si ricongiunge finalmente con la figlia e la madre, promettendo di non ricadere negli errori del passato. Una famiglia sta per nascere, invece, per Caputo e Figueroa, che decidono di adottare una bambina, scrivendo il primo capitolo della loro vita insieme da genitori. Anche Blanca e Maria riescono a ricongiungersi con la loro famiglia, pur in circostanze molto diverse: la prima, nonostante l’ottenimento della Green Card, lascia gli Stati Uniti e si ricongiunge col suo Diablo, mentre la seconda, pur ancora dietro le sbarre, finalmente riabbraccia la sua bambina.
Significativo anche l’epilogo per Nicky e Flaca, che raccolgono rispettivamente l’eredità di Red e Gloria, due figure materne per loro, di cui ripercorrono le orme. La prima diventa capocuoca della cucina ed emula tutto il lavoro che ha fatto Red con lei e le altre ragazze, mentre la seconda s’impegna a tutelare le clandestine che giungono nella struttura di detenzione. Sia Nicky che Flaca portano a compimento, dunque, un importante processo di crescita, che le porta a ricoprire un ruolo importante, emulando le due donne che per loro hanno significato tutto e diventando, a loro volta, delle guide per altre ragazze che verranno. Una metafora perfetta della maturazione in carcere per le due.
I finali amari
Purtroppo, Orange Is the New Black è una serie tanto intensa quanto spietata, capace di regalare anche molta sofferenza agli spettatori. La ferita più grande del finale è probabilmente rappresentata dalla morte di Tiffany, uno dei personaggi col più importante processo di maturazione nella serie Netflix. La ragazza muore a causa di un’overdose, in circostanze davvero drammatiche visto che Pennsatucky ha ceduto al richiamo della droga perché in preda allo sconforto per non avere avuto il tempo più per superare l’esame GED, a causa di una negligenza di Luscheck. Un finale amarissimo per Tiffany, che non è la sola a vivere un epilogo amaro nell’ultimo atto di Orange Is the New Black.
Particolarmente sofferto è anche il destino di Red, che dopo i traumi dell’isolamento cade in una demenza senza fondo, perdendo completamente il senno.
Quella donna che è stata una guida per tutte le detenute, dotata di una forza sovrumana, si fa piccola piccola e nel finale si ricongiunge con Lorna, anche lei colpita duramente dopo la perdita del suo bambino. Nel finale le due si riuniscono, con Red che stringe in un dolce abbraccio Lorna e le due, sconfitte e tradite dal mondo, si riparano a vicenda dalla cattiveria che le ha colpite con forza tremenda. Triste anche l’epilogo di Karla, che nel suo viaggio clandestino verso gli Stati Uniti si sloga una caviglia e viene abbandonata al suo destino dai suoi compagni di viaggio. Infine, rimangono imprigionate nella loro faida Aleida e Dayanara, che si contengono la leadership della prigione, dimostrando, al contrario di Nicky e Flaca, per esempio, di non aver compiuto alcuna maturazione nella loro esperienza in prigione.
Questo, dunque, è stato l’epilogo di Orange Is the New Black, una delle pietre miliari di Netflix, capace ancora oggi di rimanere una delle migliori produzioni di sempre della piattaforma. Una serie che ha avuto un ultimo atto magistrale, una conclusione capace di coronare alla perfezione un lunghissimo viaggio, dispensando gioie e dolori, ma chiudendo modo coerente le storie di tutti quanti i personaggi.