Oggi è uno di quei giorni a cui solo una bella Serie come Orphan Black potrebbe dare una svolta. Si, perché il giorno in cui ho scoperto di Orphan Black è stato davvero un giorno in cui mi sono sentita una grande scopritrice di Serie Tv.
Se vi devo dire com’è che ho iniziato a guardare Orphan Black, non ve lo saprei narrare. Ricordo che però mi incuriosiva molto un’attrice che interpretava almeno 3 personaggi in una sola puntata. Se non sapete di che parla questa Serie, è arrivato il momento di scoprirlo insieme!
Di Tatiana Maslany forse avrete sentito parlare negli ultimi anni perché ha vinto un Emmy nel 2016. Questo Emmy lo ha vinto proprio per il suo straordinario lavoro in Orphan Black. Cosa potrà mai aver fatto? Qualcosa come impersonare 4 personaggi totalmente diversi e farcele sembrare davvero persone distinte e separate.
Orphan Black infatti narra le vicende di un esperimento che ha dato vita a migliaia di cloni, tutti aventi le sembianze di quella che scopriremo essere l’origine di tutto: Sarah Manning.
Sarah arriva faccia a faccia con il suo incredibile passato in modo sorprendente. Ma prima di arrivare a come Sarah svelerà questa parte oscura e inconsapevole del suo passato, bisogna dire che la Manning è una ragazza dal passato difficile: è un’orfana che ha girato parecchie famiglie prima di venir adottata da Siobhan (un volto noto per i fan di Downton Abbey).
Sarah verrà quindi temprata da un’infanzia anomala e dal forte ma premuroso carattere di Siobhan. Diventa mamma in giovanissima età e Kira, sua figlia, sarà un importantissimo tassello nella sua vita.
Dopo mille intemperie e incidenti di percorso, prova a seguire una vita normale proprio per stare al fianco di sua figlia Kira. Viene però catapultata in un mondo del tutto nuovo e inaspettato, un mondo dove esiste una sua sosia che incontrerà nell’esatto momento in cui questa si butta sotto un treno. Lo scioccante avvenimento ma soprattutto la scioccante somiglianza generano in Sarah numerosi quesiti.
Dopo questo fortuito incontro, scopre però che Beth Childs, la sosia che si è lanciata sotto un treno davanti ai suoi occhi, non è l’unica che le somiglia terribilmente: ci sono almeno altre due donne che sembrano la sua fotocopia. In realtà, sono solo suoi cloni.
Il problema però non sarà entrare in contatto con queste ragazze che condividono intere sequenze di DNA, ma esser scoperte da coloro che hanno messo in moto questo strampalato esperimento. Il DYAD Institute, istituto di ricerca in biotecnologia, cerca Sarah da una vita perché i cloni condividono un destino infame: un difetto di codice che si tramuta in sterilità e una malattia fatale.
Con il passare delle puntate si inizia inevitabilmente ad affezionarsi a ogni clone e alle loro vicissitudini quotidiane. Stagione dopo stagione, l’intreccio di cloni si amplia e si complica sempre di più, finché Sarah non viene posta davanti a difficilissime scelte e perdite per salvare le sue sorelle.
Tra i cloni più presenti, Alison Hendrix è la tipica casalinga dei sobborghi residenziali. Beth Childs è un’agente di polizia mentre Cosima Niehaus è una nerd che studia l’evoluzione umana. Sarah Manning diventerà il braccio operativo di questo gruppo ma nel corso delle stagioni conosceremo tanti altri cloni, uno più diverso dell’altro. Tra questi, ci saranno anche cloni nemici come Rachel Duncan.
Da semplici cloni, viene a crearsi un legame fraterno, un legame per cui Sarah è pronta davvero a mettere la sua vita a repentaglio. Sarà poi bellissimo scoprire che Sarah in realtà non è l’unica originale: ha anche una vera gemella (o dovremmo chiamarla sestra?). Come lei, questa gemella porta, potenzialmente, nel suo DNA la cura a tutti i difetti dei cloni.
Helena, la gemella di Sarah, ha avuto una vita ancora più disastrata e solitaria della sua gemella. Non per niente, è diventata una sorta di infallibile killer che semina il panico tra tutti coloro che la conoscono. Anche i primi incontri con Sarah saranno incerti, carichi di tensione e ricchi di sorprese. Alla fine, anche tra loro due si creerà un legame profondissimo.
Il gruppo di cloni unirà le forze per salvare le altre sorelle sparse per il mondo ma, soprattutto, per mettere fine al terrore creato dagli scienziati dietro quest’esperimento. L’intensità emotiva, i colpi di scena e le relazioni al di fuori del club dei cloni, rendono questa Serie un vero e proprio gioiellino.
Ogni clone (ripeto, tutti interpretati dalla stessa persona) ha una sua peculiarità, un suo tratto distintivo che lo rende più unico che fotocopia degli altri. Per non parlare dell’unione che fa la forza, del coraggio che sfida ciò che è più grande di loro… tutto questo ha reso le vicende di Sarah Manning e delle sue sorelle così straordinarie.
Anche l’aver avuto il buon senso di fermarsi alla quinta stagione, di chiudere la storia nel momento in cui ci si è accorti di aver dato davvero tutto, è stato davvero uno di quei fattori che mi hanno fatto apprezzare tantissimo questa Serie. Mie care sestras, che dite, lo facciamo partire un rewatch sulle ali della nostalgia?