Attenzione: questo articolo contiene riferimenti all’ultima stagione di Ozark e al finale. Evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler.
Scegliere solo 15 citazioni iconiche di una serie come Ozark è tutt’altro che facile. A livello narrativo, il prodotto che non ha bisogno di presentazioni, è ben scritto, è complesso, vive di dettagli e accortezze che si riflettono anche nei suoi personaggi. Questi ultimi, infatti, sono profondi, ben caratterizzati e spesso portati a compire scelte difficili o discutibili. Li seguiamo in un iter di crescita e di evoluzione che viene spesso sottolineato anche dai loro dialoghi. Ascoltare attentamente un protagonista e ciò che afferma, il tono di voce, l’espressione, è sicuramente utile per scoprire molto sulla sua personalità e anche, alle volte, sulle sue azioni.
Per questo ribadiamo quanto sia stato difficile scegliere. Pensiamo alla puntata 3×09 in cui vediamo Ben Davis, fratello bipolare di Wendy, portare avanti un monologo in taxi. Tutto ciò che afferma ad alta voce potrebbe essere considerato memorabile. Oppure Ruth. Il suo linguaggio scende spesso nel turpiloquio ma se non fosse così non sarebbe lei e le sue minacce o i suoi incoraggiamenti non avrebbero lo stesso effetto.
Da segnalare potrebbe essere anche l’incontro tra Charlotte Byrde e Erin Pierce, la figlia dell’avvocatessa Helen. Charlotte, che nella serie fa poco sfoggio del caratterino ereditato dalla madre, minaccia apertamente la ragazza dicendole che se non dovesse tenere la bocca chiusa su ciò che ha scoperto sarebbero in grado di fargliela pagare. Nonostante gli esempi sarebbero moltissimi, visti i 44 episodi a disposizione su Netflix, abbiamo cercato di scovare citazioni o brevi dialoghi che ci ricordino un momento o un personaggio particolari. Quindi, mettetevi comodi. Partiremo con un masterpiece tratto dall’ultima puntata di Ozark, quella in cui la tensione si taglia con un coltello.
1) “Non voglio i vostri soldi. I vostri soldi sono sporchi. Non riesci a capirlo, vero? Voi non vincerete. Voi non diventerete i Koch, i Kennedy o qualunque altra f*****a élite a cui credete di appartenere. Il mondo non funziona così”.
Come dimenticare il discorso che chiude la quarta e ultima stagione di Ozark. L’investigatore Mel Sattem ha capito tutto: la mossa dei coniugi Byrde di reintegrarlo in polizia non è servita a nulla. Mel non ha archiviato, anzi è rimasto ossessionato dalla scomparsa di Ben. Sapeva che la verità era sotto il suo naso, più vicina di quanto avrebbe mai immaginato. Così, una volta ricostruito il puzzle grazie alla biscottiera che Ruth lascia a Jonah, si reca a casa dei Byrde per minacciarli. Per lui non possono restare impuniti. Così i coniugi, alle strette, cercano di comprare il suo silenzio con scarsi risultati. Sarà Jonah a porre fine al monologo di Mel. (Stagione 4, episodio 14).
2) “Ho sempre tempo per il mio f****o governo”. Ozark, stagione 4
Ruth Langmore non ha proprio peli sulla lingua e il suo interlocutore, Marty Byrde, lo sa bene. Arrivato nella proprietà Langmore per avere la conferma che il sicario di Navarro fosse diventato basamento per la piscina di Ruth, Marty le ricorda che anche la sua vita è in pericolo. Camila Elizondo vuole la verità sulla morte del figlio Javi, ucciso da Ruth per vendicare Wyatt. Marty non tradirà la ragazza se lei, una volta acquisito il Missouri Bell, continuerà a riciclare denaro in accordo con l’FBI. Così le chiede di partecipare a una riunione con gli agenti. A Ruth la cosa non va particolarmente a genio, vista la risposta sarcastica, ma sa bene di non avere alternative.
3) La verità è che Ben è morto perché io sono un’egoista, l’ho messo in una trappola […] Volevo credere che sarebbe stato tutto diverso, in realtà era una s*****a. L’ho fatto perché ce l’avevo con vostro padre e tenendo Ben qui con noi potevo provare di avere il controllo.
Un lungo sfogo, quello di Wendy Byrde, al cospetto dei figli Charlotte e Jonah. La donna, che non riusciva a sopportare l’idea che il padre potesse portarli via, decide di farsi ricoverare nella stessa clinica psichiatrica in cui si trovava suo fratello Ben. È qui che la raggiungono i figli, dopo che Ruth ha mostrato loro di che pasta fosse fatto il nonno. I giovani , inizialmente, non sembrano convinti delle buone intenzioni della madre, fino alla fine di questo monologo, quando decidono di darle un’altra chance e restare con loro. (stagione 4, episodio 14)
4) “Se tu sei un assassino, io sono Biancaneve. E non vedo nessun nano in giro”. 1×05
Il corpo di Bobby Dean viene trovato al molo di Marty Byrde. Lo sceriffo indaga dando un’occhiata alle licenze per lo strip club, il Lickety Splitz, ma è tutto in regola. Così conclude che i coniugi Byrde non avrebbero avuto motivo per ucciderlo quindi il tutto viene archiviato come un incidente. Marty poi ci terrà a giustificarsi con Ruth, che lavora con e per loro in modo che non abbia paura, dicendo di non essere il responsabile.
5) “Se ce la farete Dio lo saprà comunque. Non c’è via di fuga […] Mel mette alla prova la sua umanità, potrei spiegarlo ma non capireste”. Ozark (4×12)
È con queste frasi lapidarie che l’agente dell’FBI Maya Miller fredda i coniugi di Chicago nella loro ultima telefonata. Chiamata da Mel che le racconta come i Byrde stiano cercando di sbarazzarsi di lui, Maya decide di telefonare a Marty per sfogare tutta la sua frustrazione. La Miller è convinta che l’epilogo sarebbe stato diverso se l’uomo non avesse seguito ciecamente il piano di sua moglie, così decide di farlo sentire in colpa (o almeno, spera di riuscirci).
6) “Non voglio un tossico dentro il mio letto. Lo so che stai soffrendo, lo vedo. Ma c’è un dolore che riesce a usarti e c’è un dolore che puoi usare”.
Episodio 3×05 Darlene e Wyatt sono nelle terre della donna che gli sta spiegando quando ricominceranno a piantare papaveri. Wyatt, ormai partner della donna, confessa che, pur non aver mai fatto uso di eroina, ne è stato tentato alla morte di suo padre (ucciso da Ruth). Se ne sarebbe anche procurata una certa quantità per poi sbarazzarsene. Ecco, Darlene non la prende benissimo!
7) “Avvicinati ancora a me, alla mia famiglia o di nuovo a Ruth e la prossima volta che vedrai tuo figlio penzolerà da un ponte a Juarez, hai capito”?
Episodio 3×07. Marty non è un tipo che minaccia apertamente, è un uomo sempre pacato e tranquillo. In questa occasione, però, dopo che Frank Cosgrove Jr della mafia di Kansas City ha fatto picchiare pesantemente Ruth mandandola in ospedale, l’uomo si sente in dovere di rispondere. Anche perché è la stessa Ruth a pretenderlo. Di conseguenza, affronta Frank Cosgrove Sr. a muso duro. Ricordiamo, però, che sarà Darlene a vendicare Ruth colpendo Frank Jr dove fa più male.
8) “Siamo nati a cavallo della tomba”. Episodio 1×04
Jonah sta chiedendo a Buddy, ormai terminale, se morire fa male. L’uomo, ridacchiando, risponde che: ”La vita fa male”. Così il ragazzo gli racconta che l’anno prima è venuto a conoscenza della morte di un compagno di scuola, un dodicenne malato di cancro. Buddy, con ironia, cerca di impartire una lezione al piccolo Byrde: ”Siamo nati a cavallo della tomba. Sai che significa? Significa che tutti, appena nasciamo stiamo già morendo. La vita corre, non sprecarla”. Perché, lo sappiamo, Buddy e Jonah non solo diventano amici ma, l’anziano inquilino della famiglia, sarà anche una figura familiare per il ragazzo, sempre pronto a proteggerlo e istruirlo.
9) “Questa è la cosa che amo dei cocomeri. Contengono più o meno la stessa quantità di acqua di un corpo umano. Non che voglia suggerire questo, ma”…
Episodio 1×05. Buddy Dyker, intento a sparare a un cocomero sotto l’occhio vigile del giovane Jonah, che vorrebbe imparare a farlo, ridacchia mentre insinua quanto sarebbe facile sparare a un essere umano. In fondo, a suo dire, è come un cocomero. Probabilmente Jonah, nella 4×14 l’ha preso in parola.
10) “Se dovessi scoprire che c’è qualcosa che mi stai nascondendo adesso, manderò qualcuno a squarciarti dalla f**a fino al mento”. Episodio 4X14
Probabilmente d’ora in avanti, quando penseremo a Camila Elizondo, la immagineremo alla festa dei Byrde, vestita di tutto punto, mentre minaccia sottovoce Clare Shaw con queste parole. Camila sa che qualcuno sta mentendo riguardo l’assassinio del figlio e capisce che l’unica persona che potrebbe crollare sotto i colpi delle sue durissime minacce è Claire che, infatti, fa il nome di Ruth. Nei 5 minuti di concitazione che seguono capiamo quanto Camila sia un osso duro, addirittura forse più del fratello. Per la prima volta in assoluto, i Byrde non hanno via d’uscita e devono accettare il destino di Ruth per salvare se stessi.
11) “È sempre meglio essere quello che impugna l’arma che chi scappa da chi è armato”.
Episodio 2×10. Wendy dimostra ancora una volta quanto questa esperienza l’abbia resa cinica. La donna, convinta del suo operato, si rivolge con questa frase al marito che non lo approva. Wendy, infatti, lo dice sapendo di aver fatto uccidere Cade, padre di Ruth, da Nelson. Il tutto nasce da una mossa sbagliata dell’uomo che aggredisce Charlotte per impossessarsi dei soldi dei Byrde. Così, la donna, pur di tenere al sicuro la sua famiglia, si offre di pagarlo a patto che vada via da Ozark. Ma la proposta si rivela essere una trappola per tendergli un’imboscata.
12) “Cosa faresti, Marty, se la donna che ti toglieva il fiato diventasse la moglie che te lo fa trattenere dal terrore”? Ozark 2X09
Jacob Snell confida queste parole a Marty nel momento in cui sono in affari per la questione delle terre legate al Missouri Bell. Jacob e Darlene sono in disaccordo sul da farsi, perché Darlene non ha intenzione di cedere le terre dei suoi avi, per nessun prezzo: non vuole stranieri nella sua proprietà. Jacob, invece, in questo affare vede la possibilità di espandere il loro giro e quindi di arricchirsi. La donna, inoltre, è il sicario della famiglia: elimina i nemici a sangue freddo sparando loro un colpo di fucile o offrendo una bevanda rinfrescante. Come non concordare sul fatto che le loro terre abbiano più cadaveri che papaveri. Inoltre, il terrore di Jacob era più che fondato: ricordiamo che l’uomo muore proprio avvelenato dalla moglie.
13) “Se c’è una cosa di cui il Messico è pieno, sono i messicani”. Ozark 1×10
Jacob, Darlene, Camino del Rio, un suo braccio destro e Marty sono a casa degli Snell per un incontro d’affari. Marty propone al messicano rappresentante del cartello di acquistare solo dagli Snell: un modo per far smerciare l’eroina alla famiglia criminale del lago e far guadagnare i messicani. L’accordo avrebbe soddisfatto entrambi, quando Camino fa l’errore di definirli “rozzi” così Darlene gli spara un colpo dritto in mezzo alla fronte. Marty sbraita preoccupato del fatto che Navarro lo manderà a cercare. Così Jacob:“E quando non tornerà, metterà un altro messicano al suo posto. Se c’è una cosa di cui il Messico è pieno, sono i messicani”.
14) “Non siamo soci, io ti possiedo”. Ozark
Ascoltata in inglese ”I own you” rende ancora di più l’idea di quanto il rapporto con Navarro all’inizio fosse totalmente sbilanciato. Come sappiamo, Wendy sarà poi in grado di tenergli testa e anche di sostituirlo ma, inizialmente, subisce i suoi ordini e quando prova a ribellarsi, il boss del cartello mostra i denti. Ciò avviene nella puntata 3×05 quando Wendy costringe Helen a darle il numero di Navarro per rimproverarlo di aver rovinato un affare. Diciamo che qui il messicano non la prende benissimo.
15) “Le basi del riciclaggio: diciamo che ti imbatti in una valigia con dentro 5 milioni di dollari. Ci compri qualcosa? Uno yacht? Un palazzo? Una vettura sportiva? Mi dispiace, l’IRS non ti consente di acquistare niente che abbia un valore. Quindi è meglio avere quei soldi nel sistema bancario. Ma ecco il problema: quel denaro sporco è troppo pulito. Sembra uscito dal caveau di una banca. Devi invecchiarlo, accartocciarlo, trascinarlo nella sporcizia, passarci sopra con l’auto. Questo perché sembri che sia stato in circolo. Poi serve un’attività che incassa in contanti”. Ozark (stagione 1, episodio 4)
Il breve monologo del contabile Marty Byrde è perfetto per chiudere la carrellata di citazioni di Ozark. Sarà anche un po’ scontato, ma è l’essenza della serie stessa e del suo personaggio: un professionista capace nel proprio lavoro, calcolatore e attento ai dettagli. Tutto ciò, il suo metodo e la sua astuzia, gli hanno permesso di tenere in vita se stesso e la sua famiglia. Tuttavia, non dimentichiamo che Marty ha la colpa di essere un genitore irresponsabile e amorale: il discorso, infatti, è rivolto a suo figlio Jonah, al quale insegna i segreti del mestiere che lo trasformerà piano piano da vittima in carnefice.