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Ozark, ma con la famiglia Dunphy di Modern Family

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Ormai, tutti abbiamo visto l’ultima stagione di Ozark (qui la recensione del finale) e abbiamo potuto fare i conti con la conclusione delle vicende della famiglia Byrde. Da Chicago alle Ozark Mountains, Marty, Wendy, Charlotte e Jonah ne hanno affrontati di pericoli per arrivare a fronteggiare il cartello della droga messicano quasi da pari a pari. Con serietà, intelligenza, professionalità e ingegno se la sono sempre cavata e, nonostante gli ostacoli previsti da un percorso che non avrebbe mai potuto procedere senza intoppi e sacrifici, sono stati in grado di costruirsi un impero, guadagnandosi il rispetto e il timore dei loro vicini.

E se per un attimo facessimo un passo indietro e provassimo a immaginare dei protagonisti diversi per questa serie Netflix che ha riscosso un incredibile successo? E se un’altra caotica e problematica famiglia fosse stata la protagonista di Ozark? E se questa fosse proprio quella protagonista di Modern Family? I Dunphy non avrebbero fatto nemmeno in tempo a trasferirsi nel Missouri ma avrebbero provato a portare avanti i loro affari dalla calda e affascinante Los Angeles, la città del cinema, dell’industria televisiva, della Hollywood Boulevard, di chi sogna un futuro splendente e pieno di soddisfazioni. Avrebbero trasformato l’azienda di armadi di Jay Pritchett nella perfetta copertura per le loro attività illegali, mandate avanti solo grazie alle conoscenze latino americane di Gloria Delgado. Ozark avrebbe avuto un aspetto completamente diverso, e probabilmente i Dunphy si sarebbero fatti scoprire prima di subito, sentendosi costretti poi a collaborare con l’FBI in qualità di testimoni.

Ozark

Così, Ozark avrebbe assunto la forma di un falso documentario, proprio come Modern Family, ma il set non sarebbe stato il comodo divano di casa Dunphy, bensì la grigia sala interrogatori di un commissariato di polizia.

Con la luce puntata addosso e Mitchell in qualità di avvocato difensore per i crimini commessi da sua sorella e dal suo folle nucleo familiare, ciascuno dei Dupnhy sarebbe stato interrogato dagli agenti per scoprire le motivazioni dietro quei gesti avventati e per offrire alla polizia qualche nome importante nelle gerarchie del cartello. Dunque, Phil sarebbe stato ascoltato per primo, messo alle strette e separato subito dal resto della sua famiglia per non dargli il tempo di inventare una storia. Si sarebbe presentato in commissariato con un pastello stropicciato sotto il naso, fingendosi un’altra persona con un orribile paio di baffi. Poi, scoperta la sua tattica, probabilmente, alla perentoria domanda “Qual è stato il suo ruolo in tutto questo?” avrebbe risposto:

Phil: “Volevo essere una di quelle persone che amano il rischio di condurre una doppia vita, ma poi mi sono ricordato che non prendo mai buone decisioni sotto pressione. Un giorno mi sono svegliato e il sole era così luminoso in giardino che ho pensato a quanto sarebbe stato bello avere così tanti soldi da potersi permettere un prato pieno zeppo di tappeti elastici su cui fare una gara di salti con Luke. Quindi mi sono chiesto quale potesse essere il modo più veloce per guadagnare tanti dollari con il minimo sforzo. Sapete, l’uomo punta sempre a fare economia. Ed è lì che mi è venuta in mente Gloria. Ma lei non c’entra nulla, ci ha solo presentato qualche vecchio amico. Qualche omone gigante e pieno di tatuaggi. Non ricordo i nomi, erano un po’ tutti uguali a dire la verità. Ricordo solo che mi sembravano tristi e sempre arrabbiati, quindi a un certo punto ho provato a farli rilassare con l’alpaca terapia, ma credo non abbia funzionato. Mi avevano detto che se ne sarebbero presi cura ma non l’ho più rivisto.”

modern family

A quel punto sarebbe stato il turno di Claire, così agitata di fronte agli agenti da rivelare anche i dettagli più intimi della vicenda.

Claire: “Agenti, posso spiegare tutto. Dovete sapere che ogni tanto, per tenere viva la passione, io e Phil facciamo un giochino e fingiamo di essere degli sconosciuti che si incontrano per la prima volta in un bar. Quindi, un giorno Phil è venuto da me e ha detto di chiamarsi Clive Bixby. Allora sapevo cosa rispondere e mi sono presentata a lui come Juliana, una donna sexy e amante del rischio. Si è avvicinato e mi ha detto che aveva guadagnato talmente tanti soldi da riempire il giardino di tappeti elastici. Pensavo fosse una metafora per sedurmi, perciò gli ho dato corda. Siamo andati a una serata elegante e abbiamo conosciuto tante persone, alcuni enormi amici di Gloria (credo si conoscessero da parecchio) ma per mantenere le cose piccanti ci siamo presentati loro come Clive e Juliana, facendo finta di esserci incontrati lì. Non credo che conoscano i nostri veri nomi, siamo stati degli ottimi agenti in incognito.”

Credendo che anche i tre figli dei coniugi Dunphy potessero avere a che fare con tutta la faccenda, i poliziotti avrebbero rivolto delle domande anche a loro, partendo proprio dalla maggiore.

Haley: “Io non ho nulla a che fare con tutto ciò. So solo che quando papà mi ha detto che saremmo diventati ricchi ho iniziato subito a creare la mia wishlist su Victoria’s Secret. Poi non ho resistito e ho fatto anche un paio di acquisti da Louis Vuitton e da Valentino. Se so che posso spendere soldi non me lo faccio mica ripetere due volte. Devo mantenere la mia bellissima immagine, sono pur sempre una ragazza alla moda.”

Alex, invece, sul punto di scoppiare in lacrime avrebbe urlato:

Alex: “Vi prego! Non posso permettermi una fedina penale sporca, altrimenti posso scordarmi il college e la borsa di studio. Il mio futuro verrebbe spazzato via in un attimo. Lo sapevo che non dovevo dare corda a papà quando mi ha chiesto in che modo la fisica potesse risultare utile alle attività del cartello della droga. Aveva giustificato questa domanda dicendomi che aveva appena cominciato a vedere Breaking Bad e che voleva sentirsi più vicino a Walter White. Dovevo capire che non poteva essere vero. White era un chimico, non un fisico! Perché ho dovuto dirgli che bastava sviluppare sistemi di equazioni differenziali che potessero predire l’andamento del mercato della droga? Dico io, non potevo capitare in un’altra famiglia?”

E infine, il più piccolo di casa Dunphy avrebbe guardato gli agenti negli occhi con l’aria di chi non ha la minima idea del perché si trovi in un commissariato, né di come possa esserci arrivato.

Luke: “Papà mi ha detto che avremmo avuto un giardino pieno di trampolini elastici in cui allenarci, ma che prima doveva conoscere alcuni amici di Gloria. Io ho pensato che fosse una forza! So che non mi avrebbe battuto comunque, ma gliel’ho lasciato credere. Poi qualche giorno dopo mi sono messo a giocare online con dei compagni di scuola, avevo le cuffie, così nessuno in casa poteva sentire quello che dicevo. Allora gli ho raccontato che papà aveva appena fatto tanti soldi e che aveva trovato dei nuovi amici che parlavano spagnolo a cui aveva iniziato a vendere qualcosa che gli serviva, forse tanta Coca-Cola. E poi, non so per quale motivo, dopo un paio di partire ho sentito dei rumori forti provenire dal piano di sotto ed eccomi qui. Però credo che le cuffie non funzionino così bene come credevo, dovrò buttarle.”

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