BoJack Horseman si è conclusa più di un anno fa e anche in questo caso non riusciamo davvero a farcene una ragione. Continuiamo a ripeterci ‘Quanto è bello BoJack!’ – ‘Ma parla di me BoJack’ e nessuno che chieda “ma come stanno i fan di BoJack?” – Eh, male. Ecco come stanno. Difficile accettare che una serie riuscita a scavarti dentro come questa abbia finito il suo corso lasciandoci crepare di re-watch. Difficile quanto giusto: ogni cosa in fondo merita la sua dignitosa fine. Tranne Beautiful. Beautiful non avrà mai fine.
E quindi eccoci qui a esorcizzare un’altra delle nostre più intense nostalgie spostando l’argomento sulla comicità. Siamo dunque pronti a dare dei voti ai protagonisti di BoJack Horseman.
Magari il divo di Hollywoo(d) non sarà riuscito a guadagnarsi l’Oscar ma speriamo si accontenti dei nostri voti (sic!).
BoJack Horseman: ode alla resistenza. Voto 8
Che l’ex star di Horsin’ Around non sia la miglior persona al mondo è ben noto, e come sappiamo non è che ci sia davvero molto che si possa fare in merito. Però di tutti i difetti che può avere BoJack bisogna riconoscergli una cosa: ha una resistenza da far invidia al più scatenato dei diciottenni. Insomma la povera Sarah Lynn, ad appena trent’anni, ci è rimasta secca mentre BoJack si porta dietro un discreto curriculum di esperienze ventennali in materia di eccessi. Droga, alcohol, sigarette, sesso non protetto e binge-eating per arrivare a cinquant’anni giusto con un po’ di panza e una criniera appena un po’ brizzolata. Io quattro sigarette al giorno e un po’ di vino il weekend e ho già i solchi sulla fronte.
BoJack Horseman ti prego vendimi la formula! Voto 8.
Todd Chavez: peggio dei turisti stranieri ad agosto. Voto 4
Il calzino abbinato al sandalo della Ferragni ha fatto parlare per giorni quando uno come Todd indossava infradito sotto il completo già dal 2019. E nessuno si è strappato i capelli facendone un nuovo fashion trend. Ma a parte questo, Todd avrà anche idee imprenditoriali da spiacciare casa a Elon Musk ma per noi le infradito interstagionali restano un grande NO. È ora di finirla di sdoganare ogni trovata, a volte bisogna riconoscere che qualcosa possa essere semplicemente brutto. Senza se e senza ma. Brutte le infradito, brutta la felpa rossa e soprattutto brutto accollarsi per anni a casa degli amici. Bene ha fatto BoJack a farlo dormire sul divano. E poi si sa che le infradito sono spesso poco funzionali: metti che devi arrampicarti su una scogliera tutta “franabile” è facile ritrovarsi senza poter nè scendere e nè salire.
E poi il vero mistero resta uno: ma non gli fanno freddo i piedi con le infradito d’inverno?! Voto 4.
Princess Carolyn: un’attesa che vale la spesa. Voto 9
In caso qualcuno fosse ancora alla ricerca dell’esatta definizione di mai-na-gioia può mettere un punto alla propria ricerca e leggere per un po’ la biografia di Princess Carolyn. Infanzia difficile, una vita sacrificata sull’altare della carriera per arrivare a quarant’anni sola, stressata e impegnata a occuparsi di una serie infinita di casi umani. Ma se il mai-na-gioia scorre potente in lei la sua parabola è anche definizione del più positivo dei risvolti del karma. Perché una vita di fatica e insoddisfazioni alla fine trovano ristoro nel matrimonio con il più bel manzo della serie, che oltre a essere una specie di Jared Leto animato risulta essere anche un azzeccatissimo partner di lavoro.
In questo caso, ode alla pazienza di Princess Carolyn. Voto 9.
Diane Nguyen: l’importanza di “estroiettà” tutto. Voto 5
Diane è una persona intelligente. Forse il personaggio più intelligente di tutta BoJack Horseman. Per questo non si riesce a capire come sia stato possibile per lei perdersi per anni in vicoli ciechi emotivi che hanno condizionato la sua intera esistenza. E no, non si parlasolo della relazione decennale con Mr. Peanutbutter che, vabbè, in realtà si comprendere più che bene. Perché diciamocelo: tutti abbiamo quell’ex che proprio non riusciamo a capire come abbia potuto restare nella nostra vita così a lungo.
Ma si parla del suo approccio autorepressivo che prende e schiaccia tutta la rabbia interiore e il suo stesso io senza lasciar fuoriuscire nulla del suo malessere. O per lo meno nulla in grado di affrontarlo per tempo. Possibile che una sveglia come Diane non un’amica che potesse passarle il numero della “dottoressa laureata” che aiuta la gente a smettere di piangere? Diane impara da Biascica: a volte nella vita è solo una questione di estroiettà tutto, che magari sono solo due straordianari non pagati il problema. O magari l’assenza di uno schiavo.
Meno pipponi e più “Criane”. Voto 5.
Mr. Peanutbutter: l’accompagnatore che non vorresti mai. Voto 3
A parte che ancora non si riesce a capire perché uno con il patrimonio di Mr. Peanutbutter non abbia mandato tutti a quel paese e se ne sia semplicemente a andato per mare su un mega yatch a godersi l’esistenza. Ma ok, scelte. Diciamo che Mr. Peanutbutter, più in generale, proprio non si sopporta: è quel soggetto che meriterebbe una cocktail in faccia a ogni festa cui partecipa. Per il semplice fatto di essere sempre insopportabilmente positivo. Quanto vorrei chiedergli: <<Fratello ma che hai da ridere ogni volta che la vita è una m***a!?>> Poi le battute sono sempre le stesse, gli occhiali da sole pure. Che noia.
Stomachevole come un pacco di Haribo mangiato tutto d’un fiato. Voto 3.
Sarah Lynn: se le occhiaie diventano belle. Voto 7
Sarah Lynn è uno dei più complessi e interessanti personaggi di BoJack Horseman, e questo solo basterebbe a farle guadagnare almeno la sufficienza. In aggiunta però bisogna riconoscerle una cosa: per quanto frutto della sua devastazione, le occhiaie che accompagnano la sua espressione per tutta la vita adulta su di lei risultano addirittura affascinanti.
Marchio bohémien che non scade tuttavia nel cliché. Voto 7 alla caratterizzazione.
Beatrice: una voce inascoltata. Voto 6
La sufficienza a un personaggio come la madre di BoJack risulterà anche anacronistica eppure noi vogliamo andare controcorrente e donargliela comunque in virtù dell’affaire Henrietta. Che risulterà a tratti persino crudele ma in verità, voi cos’avreste fatto? Se non altro si è presa cura di una situazione che il suo stesso inutile marito non ha saputo gestire dall’inizio alla fine portando a casa un discreto risultato comodo un po’ a tutti.
Un minimo di redenzione se lo merita. Voto 6.
Kelsey Jannings: pubblicità progresso ma non troppo. Voto 5
La figura progressista della regista lesbica tosta ci piace, e per quanto “corretta” possa sembrare ai fan della cosiddetta “dittatura del politically correct”, ci sta in quanto veritiera e inclusiva del panorama cinematografico descritto dalla serie. Ma per quanto Kelsey riposi nei nostri cuori qualcuno dovrebbe davvero dirle che l’appartenenza alla comunità LGBTQIA+ per lei non deve significare necessariamente curarsi come se fosse un mocio per lavare i pavimenti. La salute prima di tutto.
Quindi Kelsey: molla quella sigaretta che sembra essere prolungamento del tuo braccio e datti una lavata di faccia. Questo costante look da reduce di una notte insonne NO. Voto 5.
Herb Kazzaz: Premio Nobel per la pace ad honorem. Voto 9
Su Herb Kazzaz non può esserci alcun dubbio. Un qualunque essere umano normale avrebbe preso BoJack a pugni ripetutamente per il modo in cui si è comportato con quello che doveva essere il suo migliore amico – nonché suo “creatore”. Herb invece no, ha provato a menargliele timidamente solo a fine vita con tanto di flebo attaccata. La sua pazienza e il taglio zen con i quali ha affrontato la vita post Horsin’ Around sono esemplari. Voto 9 senza appello.
Wanda Pierce: la dolcezza dell’ingenuità. Voto 7
Alla dolce Wanda Pierce non facciamo pelo e contropelo perché in fondo…chi lo farebbe a una donna resuscitata da 30 anni di coma solo per incappare in quel mastodontico disastro esistenziale che è BoJack Horseman?! Voto 7 di incoraggiamento. E per la splendida voce di Lisa Kudrow.
Ma ora è il momento di passare ai premi di Hall of Series che vedranno personaggi principali e minori di BoJack Horseman avere i premi che avrebbero tanto meritato anche nella storia. Se solo qualcuno glieli avesse dati.
“Due piccioni con una fava” Award: Princess Carolyn
Se avete una carriera di successo, lavorate con clienti da coltivare e dovete pure sposarvi, prendete esempio dalla regina degli agenti di Hollywoo(d) che ha fatto di necessità virtù trasformando il proprio matrimonio in un mega incontro d’affari, non dopo aver comunque svolto una piccola cerimonia separata. Ottimo per avere la scusa di fare doppia festa e indossare l’abito da sposa due volte!
“La pazienza è la virtù dei forti” Award: Guy
Avere a che fare con Diane non è sempre facile. Farlo all’interno di una relazione ancor meno. Fare entrambe le cose quando Diane è nel bel mezzo della sua peggiore crisi esistenziale…non vogliamo neanche immaginarlo. Dunque non possiamo che dare un premio alla pazienza al più comprensivo dei partner: Guy! Personaggio della sesta stagione divenuto marito di Diane e forse approdo finale della travagliata vita della giornalista. Bella storia.
“Padre del secolo” Award: Mr. Sugarman
Sarebbe troppo semplice dare un sarcastico premio “Madre del Secolo” a Beatrice, che si può dire sia stata la rovina di BoJack Horseman. La serie ci ha mostrato fin troppo bene la radice del problema familiare che ha afflitto l’esistenza del protagonista, dunque preferiamo fare un salto indietro e assegnare un più che sarcastico premio al padre del secolo, quello di Bea, Mr. Sugarman. Che davvero merita poco altro.
“Elasticità e contorsionismo” Award: Sarah Lynn
Per esser riuscita a fare piroette sotto droga e alcohol quando la gente a stento riesce a mantenersi per tre secondi su una gamba nelle stesse condizioni. Per riuscire a far cose come mettersi lo smalto ai piedi in corsa, al volante, e rispondere con le stesse piroette anche dinanzi alle perseguitazioni dei paparazzi. Non per tutti.
“Jared Leto” Award: Judah
Lo abbiamo citato anche prima. Il neomarito e socio di Princess Carolyn oltre a godere di un’interessante somiglianza all’attore e cantante protagonista di grandi film e composizioni musicali, condivide con lo stesso un’altra dote non indifferente: sa fare praticamente tutto. Ed è intrinsecamente figo.
“Pazienza Award n. 2”: Hollyhock
In tutta onestà Hollyhock non è il personaggio più simpatico della serie, ma bisogna riconoscerle una grande pazienza almeno quanto abbiamo fatto con Guy. Perché la vita è già difficile quando si ha a che fare con soli due genitori, farlo con ben 8 dev’essere incredibilmente complicato. Se a questo poi si somma BoJack Horseman come parentela più prossima beh…non possiamo che darle una pacca sulla spalla e un premio alla resistenza emotiva.
“Forever Party” Award: Erikaaaaaaa!
Alla donna senza volto perennemente presente a ogni singolo party della serie. Non importa dove, non importa con chi. Erika c’è.
“And the Oscar goes to…BoJack Horseman”
Perché in fondo se non l’ha potuto avere nella trama vogliamo essere per lo meno noi a darglielo: il tanto sospirato Oscar negatogli sopo l’esperienza Secretariat. L’ennesima goccia che ha fatto traboccare l’ennesimo vaso nella vita di BoJack Horseman. Non sarà il massimo ma almeno è qualcosa.