Bridgerton 2 ha debuttato da poco più di una settimana e non ha tardato a far parlare di sé. Sì, perché, un prodotto amatissimo e criticatissimo come questo inevitabilmente incuriosisce il pubblico. E se già l’anno scorso Bridgerton ci aveva conquistati con atmosfere ottocentesche, abiti meravigliosi, scenografie e ambientazioni pazzesche e una colonna sonora assolutamente geniale, quest’anno ha riconfermato che il nostro amore nei suoi confronti è ben riposto, facendo segnare nuovamente a Shondaland il gol della vittoria.
Perciò abbiamo deciso di mettere sotto la lente d’ingrandimento i protagonisti della seconda stagione di Bridgerton e di valutarli seguendo il metodo scientificamente provato che consiste nel lasciarmi totalmente libera di esprimere giudizi e sentenze su chiunque mi aggradi. Perciò non aspettatevi commenti imparziali e nemmeno giusti. A questo punto chiedo allo spirito di Joan Rivers, delle vere casalinghe di Beverly Hills e dei peggiori ospiti dei salottini di Barbara d’Urso di impossessarsi temporaneamente del mio corpo e di infestarlo per rendere più interessanti queste pagelle e chissà, nel frattempo, provare anche a guarirmi dal Covid che nuovamente è venuto a tenermi compagnia. Ragazzi, io scelgo voi!
Anthony Bridgerton
Partiamo ovviamente dal visconte Anthony Birdgerton, colui che l’anno scorso avevo paragonato al mago Antonio Casanova (qui le pagelle della prima stagione) e che quest’anno sembra essere stato affiancato – per somiglianza ovviamente – al famoso folletto, star indiscussa del Fantabosco e della Melevisione, Milo Cotogno. Non so voi, ma io vivo per questi paralleli. Dopo essere stato bistrattato nella precedente stagione, posso affermare che Anthony nella sua Revenge Era si è riscattato. Sì, perché non solo ci ha dimostrato di non essere solo l’ennesimo cliché di un racconto romantico, ma ci ha dimostrato di essere anche tremendamente irresistibile e allo stesso tempo anche adorabile.
L’aria dell’uomo tutto d’un pezzo che per la famiglia vuole sacrificare l’amore gli si addice fin troppo e perciò non può che meritarsi un voto alto. Certo, le sue paturnie, i suoi blocchi, ma soprattutto il modo in cui l’abbiamo visto cadere vittima dell’innamoramento e diventarne quasi schiavo consapevole l’hanno reso di sicuro più appetibile a tutto il pubblico, me per prima che per i cattivi ragazzi redenti potrei avere un debole.
Il continuo stuzzicarsi con Kate, il perenne e quasi estenuante gioco del gatto e il topo hanno contribuito a rendere Anthony Bridgerton tanto irresistibile quanto le sue dichiarazioni d’amore.
Voto: 9 1/2 + un’ovazione e una proposta di matrimonio
Kate Sharma
La mia regina. Kate Sharma è tutto ciò che il viscontato di Bridgerton e Anthony meritavano. Sicura di sé, estremamente intelligente e sagace, attenta e protettiva, ma soprattutto irriverente e per niente tranquilla, Kate è ciò che tua nonna avrebbe definito “proprio un peperino“. È capace di rimettere in riga chiunque e di non farsi mai mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno nell’ottocento quando la posizione della donna era assai diversa da quella a cui siamo abituati che non è ancora ideale, ma sicuramente abbiamo meno di cui lamentarci rispetto ai tempi della reggenza inglese.
Kate è quanto di più simile ci sia a una versione moderna-ma-mica-tanto di Caterina (Kat) Minola de La bisbetica domata. I riferimenti e i continui rimandi al personaggio shakespeariano sono tanti e si da il caso che io ami follemente la protagonista della commedia di Shakespeare prima citata e che questo capitolo della saga dei fratelli Bridgerton – seppur non dichiaratamente – si rifà in modo assai palese a questa.
Ho amato tremendamente Kate, forse al pari di quanto abbia amato la Kate del libro Il visconte che mi amava, perciò affermare che sono una bimba di Kate Sharma, com’ero bimba di Kate Sheffield e non me ne vergogno nemmeno un po’. Quell’aria da algida stron*a disposta a sterminare chiunque provi anche solo ad approcciare sua sorella non essendone all’altezza, la amo terribilmente. Allo stesso modo amo il suo rapporto conflittuale e – azzarderei a dire – litigioso con Anthony che si trasforma in amore e che è il risultato del from enemies to lovers più bello di questa stagione televisiva, al pari forse solamente di quello di Soleil Sorge e Sophie Codegoni al Gfvip6 o di quello tra Tina Cipollari e Gemma Galgani in un episodio del trono over di Uomini & Donne.
Per tutti questi motivi e per la sua resting bitch face che è esattamente come l’avevo immaginata durante la lettura del libro solo che all’epoca l’avevo immaginata interpretata da Adelaide Kane (la Mary Queen of Scots di Reign), a Kate Sharma do un voto assolutamente positivo.
Voto: 10 + un applauso + Yas Queen Slay Award
Violet Bridgerton
Violet Bridgerton, questa anticipatrice delle momager di tutto il mondo, la versione ottocentesca di Kris Jenner che amo follemente e che meriterebbe uno spin-off, ha il mio cuore. Viene spesso messa in secondo piano, sembra che lo sfondo sia il suo principale spazio di movimento, ma è proprio da lì che controlla e tira le redini di tutta la sua famiglia. Sì, certo, non lo fa completamente da sola, ha sempre il supporto di Lady Danbury, ma in ogni caso dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare.
Tra l’altro ho amato follemente quei brevi flashback in cui abbiamo potuto vederla alle prese con la morte di suo marito Edmund. Ho apprezzato particolarmente tutti i tentativi di far ragionare suo figlio circa le sue emozioni. Nello specifico bisogna menzionare la scena che precede la visita di Anthony a casa Danbury dopo l’incidente di Kate. Bene, io quella scena l’ho amata davvero molto, forse tanto quanto ho amato il modo in cui avrebbe voluto strozzare suo figlio con le sue stesse mani quando ha realizzato che era innamorato follemente di Kate e non Edwina.
Per un attimo mi ha fatto tornare in mente lo sguardo che mi lanciava mia madre quando da piccola mi comportavo male in pubblico e c’era troppa gente perché potesse rimproverarmi. Quel brividino che di solito provavo anche quando, tornando dai colloqui con i professori, mi chiamava e mi diceva “quando torno a casa facciamo i conti” e io lì a chiedermi “in che senso i conti? Ma questi gliel’hanno detto che faccio assolutamente ca*are in matematica?”.
Voto: 8 e una stretta di mano perché ha sistemato un altro figlio. Come direbbe sua maestà Britney Jean Spears: ops she did it again.
Benedict Bridgerton
Ogni momento con Benedict Bridgerton è un bel momento. È tra i miei personaggi preferiti e se da un lato non vedo l’ora che arrivi il momento della sua storia che avrebbe dovuto essere – per ordine dei libri – la terza ad essere narrata, ma che potrebbe essere anticipata da quella di Colin, dall’altro so che sarà decisamente banale rispetto agli altri Bridgerton e ho un po’ paura per il suo indice di gradimento, attualmente alto che però potrebbe abbassarsi drasticamente.
Detto questo, non è il momento di pensare a quello che ci riserva il futuro. Considerando solo questa seconda stagione di Bridgerton non si può che ammettere che Benedict è davvero una benedizione. No pun intendend o forse sì. Insomma, Benedict è esilarante, è divertente, è fuori di testa, è così bello e allo stesso tempo è anche incredibilmente carino. Gioca una partita a sé stante. È un fuoriclasse. A lui delle norme dell’alta società non frega niente. Non ha intenzione di omologarsi agli altri. Praticamente è l’equivalente del tizio alternativo che ti piaceva al liceo e che suonava in un gruppo rock diventando improvvisamente irresistibile. Non è esattamente il ragazzo che tua madre vorrebbe gli presentassi, ma ehi, al cuor non si comanda.
Perciò a questo fratello Bridgerton che ti conquista col suo mezzo sorrisetto, con le sue frasi pungenti, le sue battutine e il suo essere tremendamente adorabile in qualunque secondo, devo assolutamente dare un giudizio positivo.
Voto: 8+ e una dichiarazione d’amore
Colin Bridgerton
Io e Colin Bridgerton abbiamo una serie di problemi che per risolversi avrebbero bisogno di terapista di coppia o rischiano di non risolversi. Sì perché Colin mi fa imbestialire, mi fa innervosire come le persone che masticano rumorosamente o con la bocca aperta e a cui vorresti solo far chiudere la bocca prima che la vena sul collo ti scoppi e finisca per far chiudere te sì, ma in un manicomio riaperto in esclusiva proprio per te.
Vorrei capire cosa gli passa per la testa. Immagino uno scenario alla Frankenstein in cui apro la testa della creatura per controllare che sia tutto ok lì dentro, perché Colin fa cose senza una spiegazione. Prendiamo la questione di Marina. Che diavolo è andato a fare a casa sua? Cosa pensava di ottenere? Non gli era bastato essere stato ingannato, preso in giro e tradito? No, lui doveva andare a vedere come stava Marina. Ma che te ne frega, scusa? Vai piuttosto a parlare con Penelope e cerca di non essere un cesso totale con lei che non se lo merita ed è l’unica che si sorbisce i tuoi pipponi sulla Grecia.
E non fatemi nemmeno cominciare con la questione Penelope. Io lo so che è il normale sviluppo del suo personaggio questo e conosco anche l’identità della futura signora Colin Bridgerton che tra l’altro mi piace moltissimo, ma non accetto il suo comportamento con la povera Penelope. Ok, la vedi solo come un’amica, ma c’è bisogno di spezzarle il cuore in quel modo, facendo la testa di beep davanti a quattro cretini? Non va bene, “no me gusta” direbbe l’eterna Santana Lopez.
Per questo, nonostante nella saga letteraria Colin sia uno dei miei fratelli Bridgerton preferiti e la sua storia è la mia preferita in assoluto, non posso che confermare il voto dell’anno scorso.
Voto: 5, non ci siamo ancora. È intelligente, ma non si applica. Come diceva quella canzone di Arisa: potevi fare di più.
Daphne Bridgerton Basset
La duchessa di Hastings in questa stagione di Bridgerton ha avuto meno spazio rispetto alla stagione precedente e qualcuno di noi, con me a guidare il gruppo, potrebbe esclamare “menomale“. Dall’anno scorso, però, è maturata tanto e non è più asfissiante come uno shock anafilattico che ti coglie impreparata durante una cena. Anzi, è quasi… piacevole. Il fatto di non essere più al centro dell’attenzione le ha rimosso il tremendo egocentrismo che tanto ce l’ha fatta detestare l’anno scorso e finalmente possiamo apprezzarla nel rapporto con i fratelli e – nello specifico – con Anthony.
Innanzitutto questa merita una standing ovation per le seguenti ragioni:
1. Si è accorta dell’intesa tra Kate e Anthony prima che lo facessero loro;
2. Li ha beccati in biblioteca in una situazione equivoca e ha tirato non solo una freccia, ma proprio tutto l’arco a suo fratello quando gli ha ricordato che solo l’anno prima la situazione era capovolta e Anthony era stato un completo stronzetto al riguardo;
3. Non ha fatto outing ai Kanthony e anzi ha custodito il loro segreto da brava compagna di squadra.
Detto questo, bisogna apprezzare anche il momento che ha avuto con Violet durante la preparazione del ballo a casa Bridgerton. Ci ha fornito un po’ di contesto sulla sua situazione con il duca e così facendo ha soddisfatto in parte la nostra curiosità, aiutandoci a sentire meno la mancanza fisica di Simon.
Voto: 9 + una medaglia d’oro per la pazienza e una stretta di mano.
Eloise Bridgerton
La mia amata Eloise, quella che senza ombra di dubbio mi ricorda una giovane me che cerca di fuggire in tutti i modi dai capricci di mia madre che vuole accasarmi per forza e in tutti i modi. Oh, aspettate un attimo, è ancora così ora che ci penso. Ma torniamo alla più sagace, divertente, imprevedibile e meravigliosa sorella Bridgerton (almeno fino a quando Hyacinth non crescerà), Eloise è uno di quei personaggi che non si possono non amare. È come la pizza, è qualcosa che l’essere umano è geneticamente programmato ad amare.
Il suo essere così a disagio o in imbarazzo in situazioni sociali da cui vuole solo fuggire o dissociarsi è così comprensibile che ti verrebbe solo voglia di abbracciarla e dirle che la capisci, davvero. E poi il suo spirito ribelle, la sua determinazione a non accontentarsi del ruolo che le è stato affibbiato per nascita, la sua voglia di rivoluzionare la percezione che si ha delle donne in un tempo in cui non si poteva fare, la rende ancora più straordinaria e pazzesca.
Certo, spesso mi sono chiesta se non sia la noia a guidare l’istinto rivoluzionario e femminista di Eloise, un po’ come i figli di papà che alle superiori giocano a fare i comunisti e i poveri per vedere come si sta dall’altra parte dei binari solo per realizzare poco dopo che le comodità e la sicurezza che fornisce papino non sono poi così male e, comunque, anche nel momento più profondo della recita, la sua carta di credito era sempre disponibile per qualunque evenienza, perché va bene mischiarsi con la gente comune, ma solo finché non arriva il momento di comprare l’ultimo iPhone. Spero vivamente che la nostra Eloise non sia così perché in quel caso mi dispiacerebbe molto.
Voto: 7 1/2 solo perché non ho capito dove vogliano andare a parare con la storia del tipografo inesistente nell’universo letterario di Bridgerton e con cui la shippavo non poco.
Francesca, Gregory e Hyacinth Bridgerton
Agli ultimi tre fratelli Bridgerton tocca condividere un singolo voto proprio come ai figli minori toccano i vestiti di quelli maggiori: è una questione di risparmio, in questo caso del mio tempo e del vostro. Sì perché seppure più visibili dell’anno scorso, questi tre, sono pur sempre delle presenze marginali di cui ci si ricorda a intervalli irregolari. Prendiamo Francesca, lei ha la peculiarità di apparire in qualche scena dei primi episodi e di sparire all’improvviso senza giustificazioni di nessun tipo. Ogni qual volta succede mi domando se non sia frutto di un’allucinazione collettiva, poi ricordo di aver letto la sua storia e finalmente mi tranquillizzo perché vuol dire che non è ancora arrivato il momento del controllo dal neuropsichiatra.
Il piccolo Gregory mi ha fatto tanta tenerezza quando si è prestato a fare da cavaliere a sua sorella Eloise nelle prove dei balli. L’ho trovato incredibilmente dolce. Hyacinth, invece, nonostante abbia avuto solo una battuta di rilievo, l’ho trovata deliziosamente squisita e in perfetta linea con l’evoluzione del suo personaggio nei prossimi capitoli. Segnatevelo: lei ci darà tante soddisfazioni e dopo aver imparato a conoscerla purtroppo delle altre sorelle Bridgerton non ci importerà più nulla.
Voto: 6 politico, a fiducia per la mancanza di elementi da giudicare
Edwina Sharma
I miei sentimenti per Miss Edwina Sharma sono decisamente contrastanti. Se da una parte le voglio bene, dall’altra la detesto e mi infastidisce come chi russa la notte: so che non lo fa di proposito, ma comunque mi spinge a detestarla. Prendiamo in considerazione l’evoluzione del personaggio di Edwina. Arriva che è questo cucciolo quasi indifeso che ha come scudo una sorella con le zanne affilate come quelle di Scar de Il Re Leone, intenzionata a sbranare chiunque provi ad avvicinarsi a lei. Ma poi cresce, matura, si evolve e diventa capace non solo di provvedere a se stessa, ma anche a sua sorella che altrimenti non sarebbe mai uscita dal suo loop vizioso. “Sei in looping, ciccia” avrebbe detto il circense dei programmi spazzatura Alex Belli.
Ecco, Edwina seppur arrivandoci un po’ tardi, ha spezzato quel loop e si è guadagnata la mia stima. Non ho apprezzato – però – la cattiveria nei confronti della sorella a quel punto. Capisco esserci rimasta male, ma ha un po’ esagerato. Come se tutto ad un tratto avesse dimenticato i sacrifici che Kate aveva fatto per lei e si fosse trasformata in una versione ottocentesca di Cady Heron di Mean Girl quando le si impregna talmente tanto il cervello di cattiveria che finisce per trattare male anche Janis e Damian.
Voto: 7+, ma sarebbe potuto essere molto più alto se non fosse scivolata nell’atteggiamento alla Mean Girls dal quale si è poi ripresa egregiamente.
Mary Sharma
Anche se potremmo considerare Mary Sharma un personaggio marginale, quasi completamente oscurato dall’ingombrante presenza delle sue figlie, c’è da dire che è uno dei migliori personaggi di questa seconda stagione. Paziente, amorevole e dolce, non c’è stato nemmeno un momento in cui questa madre ha sbagliato. Sì, qualcuno potrebbe dire che ha lasciato tutte le sue responsabilità in mano a una ragazzina, Kate, e avreste anche ragione, ma bisogna comunque apprezzare il fatto che abbia lasciato le sue figlie libere di fare qualunque cosa volessero.
Tra l’altro ci ha regalato finalmente qualcosa di diverso dallo stereotipo fiabesco della matrigna brutta e cattiva che vuole solo rinchiuderti in soffitta e provare a far indossare la scarpetta magica a una delle sue figlie con i piedi grandi come due scialuppe di salvataggio. E poi non dimentichiamo il bellissimo momento che condivide con Kate dopo la proposta del visconte. Insomma, lei è a dir poco adorabile. L’adoro.
Voto: 7 che mi sembra piuttosto equo vista la scarsità di scene in cui ha recitato.
Lady Danbury
Arriviamo finalmente a Lady Danbury l’equivalente della pettegola più pettegola del quartiere che conosce i fatti di tutti e non ha assolutamente problemi a immischiarsi nelle faccende altrui come se la riguardassero in prima persona. Questa comare io la amo molto. È assolutamente iconica. Forse avendo guadagnato punti esperienza per l’età, ha la possibilità di dire qualunque cosa le passi per la mente ed è una delle caratteristiche che preferisco nei personaggi. Non ha paura di nessuno, neppure la regina Charlotte verso cui mostra comunque rispetto la spaventa. Perché lei, Lady Danbury è una tosta.
Amo follemente quella sua voglia di immischiarsi nella vita sentimentale degli altri, soprattutto dei Bridgerton. Tra l’altro, se ricordate, è proprio lei a fare un discorso molto interessante a Kate per ben due volte e una in particolare, la prima, l’ho apprezzata molto. Le ha detto chiaramente che la sua felicità non dovrebbe essere seconda a quella della sua famiglia e che – se anche adesso è sola – lei (Lady Danbury) una vita l’ha vissuta ecco perché è così contenta della sua vecchiaia solitaria. Mentre Kate è troppo giovane per rassegnarsi a un’esistenza di solitudine che – attenzione – non è un discorso finalizzato alla ricerca del marito come potrebbe apparire se lo leggessimo in modo superficiale, no, Lady Danbury le sta dicendo che deve divertirsi, vivere per sé e non necessariamente per gli altri.
Voto: per questa impicciona reale 9+
Penelope Featherington
Ah, la mia Penelope. Provo una forte empatia e un grandissimo affetto per questo personaggio. La ragazza da parete, quella che nessuno considera o desidera, quella che nemmeno sua madre vorrebbe tra i piedi. Il caso disperato, la DUFF del gruppo anche se, nonostante il ruolo che interpreta, Penelope Featherington è una delle donne più belle di Bridgerton. Ma ovviamente il suo è un ruolo stereotipato e in quanto tale non importa quanto bella sia Nicola Coughlan, trucco, parrucco e sartoria cercheranno sempre di renderla il cesso ambulante di turno. Anche se – dobbiamo ammetterlo – raramente riescono nell’intento con lei.
Amo follemente questo personaggio proprio perché nonostante nessuno la prenda in considerazione come meriterebbe, nonostante venga trascurata e ignorata da tutti tranne che da Eloise (quando non è impegnata a fare pazzie), è la burattinaia che dall’ombra muove i fili delle marionette che in questo caso sono l’intera società aristocratica inglese inclusa la regina Charlotte che sembra addirittura dipendere dalle parole dell’alter ego di Miss Featherington, Lady Whistledown. Possiamo definire la sua una lenta, letale e distruttiva rivincita nei confronti di chiunque l’abbia mai data per scontata.
Certo, Penelope spesso sbaglia, ma è umana e non riesco proprio a condannare le sue mancanze. Mi si è spezzato il cuore assieme a lei quando Colin ha detto davanti al gruppo di idioti che non ci proverebbe mai con lei. E in attesa di rivederla di nuovo alle prese con la sua rivincita personale che spero tocchi anche Colin e quei babbei che ridevano con lui, non posso che valutarla in modo assolutamente positivo.
Alexa riproduci “You Haven’t Seen The Last of Me” di Cher, “Fregate fai la tronista” di sua maestà la regina imperatrice d’Italia Maria De Filippi e il monologo di Katherine Ryan sui delfini dallo speciale Netflix “Glitter Room”.
Voto: 10 + Verso l’infinito e oltre Award
Portia Featherington
Con questo personaggio di Bridgerton ho uno strano rapporto. Di solito a inizio stagione mi capita di detestarla prepotentemente. Ma la detesto ai livelli di chi ti dice che deve dirti qualcosa, ma te lo dice dopo o ai livelli di chi ti promette di portarti a mangiare la pizza e poi cancella all’ultimo secondo. Però, poi succede che verso metà stagione e nel finale comincio ad amarla follemente. E mi confonde. Forse è quel suo essere macchiavellica che la fa sembrare spietata e disposta a tutto e che poi, alla fine, si rivela essere un meccanismo messo in atto solo per il bene della sua famiglia e delle sue figlie.
Ad ogni modo io a questa stronza col cuore di ghiaccio che somiglia terribilmente ad Alice Cooper di Riverdale mi sono affezionata.
Voto: 7 1/2 e una pacca sulla spalla.
Prudence e Philippa Featherington
A scemo & più scemo gli fanno un baffo. Mi dispiace davvero, ma le adoro o meglio adoro Prudence. Philippa ce la siamo levati di torno a inizio stagione e pace all’anima sua, ma Prudence, lei è stata una vera e propria conferma. Il suo cervello è sicuramente più vuoto di quello di Brittany S. Pierce di Glee e io la trovo così dannatamente divertente e pazza che non potrei proprio fare a meno di lei. Spero vivamente che nelle storyline di Penelope riescano a inserirla un po’ di più perché sono sicura che ci farebbe fare grasse risate.
Voto: un bel N.C. per Philippa che è stata praticamente inesistente e un bel 8 a Prudence che per la stupidità merita solo voti altissimi.
Jack Featherington
Come diceva quel detto? Morto un ratto se ne fa vivo un altro? Ad ogni modo, casa Featherington sembra attirare solo ed esclusivamente ratti. Partendo dall’invertebrato Lord Featherington crepato sul finale della scorsa stagione e arrivando a Jack che per un secondo l’aveva fatta pure a me. Per un secondo avevo creduto anche io che potesse essere un perfetto padrone di casa e una valido sostituto alle idiozie del suo predecessore.
Ma, a quanto pare, non è così. Per la codardia, per la pochezza e per la stupidità di questo personaggio, la valutazione è negativa.
Voto: 3 + You’ve messed with the wrong person Award
Regina Charlotte
Ultima, ma non per importanza: la Regina Charlotte. Questa donna è l’epicità fatta persona. Pettegola oltre ogni umana concezione, dispettosa e determinata, nasconde dietro quest’aria da impicciona tanta fragilità. Amo la sua energia caotica, non fraintendetemi e sono convinta che sia tra i personaggi più esilaranti e comici di Bridgerton, ma amo follemente anche la parte più seria e introspettiva del suo carattere. Chiaramente le condizioni di salute del Re Giorgio III la preoccupano e il gossip, la caccia spietata all’identità di Lady Whistledown e il modo in cui si impiccia nelle questioni dei suoi sudditi non sono altro che un modo per distrarsi dalla condizione sempre peggiore del consorte.
Nelle scene che gli sono state dedicate in queste due stagioni, è emerso che il re e la regina condividevano un amore straordinariamente grande e visto che Shonda ci sta preparando una serie spin-off sulla regina, non vedo l’ora di conoscere tutta la loro storia.