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Downton Abbey – Le Pagelle plebee di una serie molto aristocratica

Downton Abbey
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Potevamo mai esimerci dall’ingrato compito di stilare le pagelle di Downton Abbey, una perla d’altri tempi che stranamente non è considerata un cult? Santo Cielo, no! Una serie pluripremiata che ci ha stregato per il cast meraviglioso, per i dialoghi eccelsi, una ricostruzione storica impeccabile e che ci ha lasciato in lutto perenne non poteva certo sfuggire al nostro giudizio, seppur umile e plebeo.

Downton Abbey non ha ottenuto in Italia lo stesso successo che ha ottenuto all’estero, forse perché molti pensavano si trattasse di una Elisa di Rivombrosa in versione british. Ad ogni modo la serie ideata e scritta da Julian Fellowes non ha proprio nulla delle solite vicende in costume pregne di intrighi scontati, civetterie e nobili annoiati.

Downton Abbey è la guerra dei mondi.

Downton Abbey

Qui non basta essere buoni per sopravvivere, il mondo è spietato per tutti e il fato non risparmia nessuno, neanche le giovani nobili e innamorate. È il racconto realistico dei primi decenni del XX secolo ripercorso attraverso le vicende dell’aristocrazia inglese e della servitù, entrambe vittime di un sistema che si regge solo quando tutti rispettano il ruolo che è stato loro assegnato. C’è chi accetta di buon grado e chi tenta di ribellarsi. La suggestiva residenza della famiglia Crawley diventa così il simbolo della tradizione stessa, costantemente minacciata dal cambiamento.

Downton Abbey appassiona tutti, perfino due personaggi dai gusti antitetici come Louis Litt e Mike Ross, gli avvocati della serie Suits, i quali tra un’arringa e l’altra non fanno altro che tessere le sue lodi. Ma oggi non siamo qui per osannare un capolavoro che tra un tè e un pettegolezzo ci ha regalato colpi di scena sbalorditivi, morti scioccanti e un tragico senso di vuoto. E non parleremo nemmeno del meteo, uno degli argomenti di discussione più importanti al mondo.

Ladies and Gentleman, oggi si danno voti severi e premi ambitissimi secondo un rigido sistema di valori aristocratici. Iniziamo!

Violet Crawley, l’elegante linea comica di Downton Abbey

Violet Crawley Downton Abbey

Lei non sbaglia mai e non litiga, semmai spiega. Lady Violet è la personificazione dello humor inglese e dell’ironia più arguta. Passa il tempo a giocare al gatto e al topo con tutti, nel profondo sa che il mondo sta cambiando e si gode lo spettacolo piacevolmente stizzita.

Voto aristocraticissimo: 10 cum laude per le sue meravigliose freddure.

Cora Crawley, la contessa buona e svampita

Il Conte l’ha sposata solo per il suo patrimonio, poi se n’è innamorato come abbiamo fatto noi. Dolce e a volte ingenua, riesce a dire qualcosa di sconveniente ogni volta che la sua cameriera personale entra nella stanza. È magnanima, ma non toccatele mai il guardaroba senza permesso.

Voto 6 meno: non ha dato alla famiglia Crawley un erede maschio. L’aristocrazia è molto chiara a riguardo, doveva “impegnarsi” di più.

Robert Crawley, qualcuno gli porti un Malox

Scende in cucina, aiuta la servitù ed è buono con tutti. Eccentrico e sotto molti versi progressista, il Conte non ha mai un attimo di pace tra eredità mancate, investimenti sbagliati e figlie ribelli. E pensare che per noi della middle class la vita dei conti è fatta solo di party e caccia alla volpe, non di antiacidi e supposte.

Voto 6 stiracchiato: molto male, nonostante sia un degno rappresentante della nobiltà tenta troppo spesso di azzerare il divario sociale.

Le sorelle Crawley

Sorelle Crawley

Lady Mary Crawley, la sciupanobili

Considerata da molti solo come una snob dal cuore di ghiaccio, nasconde in profondità un animo sensibile e dilaniato da drammi indicibili. Tuttavia resta comunque una snob dal cuore di ghiaccio. Tutti cadono ai suoi piedi nonostante trovare un marito sia più difficile di quanto sembri.

Voto 7 e mezzo: si conferma un valido esempio aristocratico di amor proprio, faccia da schiaffi e gentilezza d’animo.

Lady Edith Crawley, la zitella

Vive all’ombra di Mary e ha sempre questa sensazione che Dio non abbia proprio intenzione di vederla felice. Chissà come mai, in fondo le muore solo un innamorato dietro l’altro, l’abbandonano all’altare oppure si ritrova con una figlia illegittima.

Voto 9: e diamole questa benedetta soddisfazione di prevalere su Lady Mary, una volta tanto.

Lady Sybil Crawley, l’idealista

Romantica e sognatrice, lei è una guerriera, ha un animo puro, vive nel futuro e sfida il rigido sistema dei valori nobiliari. Si rimbocca le maniche e si sporca sempre le mani. Sposa un plebeo irlandese e per questo muore veramente male.

Voto 10 +++++: per la dolce Sybil faremo un’eccezione e le daremo un voto poco aristocratico perché noi tifiamo per lei fin dal primo momento.

Matthew Reginald Crawley, bello, gentile e marito ideale (infatti dura poco)

Matthew Reginald Crawley

I’m sexy ma faccio finta di non saperlo. All’inizio lo vedono solo come l’usurpatore bifolco, ma è talmente adorable che nonostante sia troppo middle class finisce per conquistare i cuori dei cugini Crawley. Lo stile di vita opulento dei nobili lo infastidisce, sogna una vita semplice in cui può fare il bucato e vestirsi da solo. Per questo suo ardire anche lui farà una brutta fine.

Voto 3 meno: Santo Cielo, un aristocratico che lavora è un fatto decisamente indecoroso.

Thomas Barrow, odi et amo

Si stupisce se dopo anni di subdoli complotti e atteggiamenti altezzosi Mr. Carson non si fida ancora di lui. Songa ostriche e champagne, ma la vita gli riserva solo limoni. È un animo tormentato ma in lui c’è del buono, là da qualche parte, e alla fine lo dimostra.

Voto 8: lo abbiamo detestato, ma si salva in extremis diventando il nuovo paladino dei valori aristocratici di Downton Abbey.

Mr. Carson, C-3PO, relazioni umane e cyborg

Signor Charles

Nonostante i dubbi, anche lui appartiene al genere umano. Stira i giornali, ha tutto sotto controllo ed è il vero custode della tradizione. Per farlo inorridire basta uno chauffeur che sposa una nobile, l’elettricità e il telefono. Davanti a questa ultima diavoleria ricorda quasi Denholm Reynholm di IT Crowd con il computer.

Voto 10: l’etichetta e il rigore sono il suo credo, ma diventa un tenero orsacchiotto e si scioglie come un ghiacciolo davanti alle sue tre figliocce.

Anna Smith, troppo buona per essere vera

La Contessa Madre l’ha definita una civetta intrigante, per noi invece è un’adorabile paladina della giustizia. Fa e dice sempre la cosa giusta: che noia! Non sarebbe interessante vederle fare qualcosa di scorretto ogni tanto, magari uno sgambetto al suo amato Bates?

Voto 10: di questi tempi è una cameriera più unica che rara, è ubbidiente, dice sempre la verità e non nuocerebbe mai all’aristocrazia.

Mrs. Patmore, la Lady Violet dei piani bassi

Martha Stewart le spiccia casa. Intransigente guardiana dei fornelli, non giratele il sugo a sua insaputa, non infastiditela con ricette e stramberie moderne e vi sarà per sempre fedele.

Voto 9: forte, determinata e combattente, lei dice sì al colesterolo e no alle frivolezze.

Daisy Mason, la zuppa al sapone è la sua specialità

Nel corso degli anni passa dall’essere una sguattera lagnosa e poco sveglia a una donna capace di sedurre e abbandonare gli uomini, fare scioperi e avere un’opinione personale.

Voto 4: ha avuto l’ardire di sfidare la tradizione per migliorare la sua condizione lavorativa indicendo uno sciopero, che Dio ci aiuti.

Mrs. Hughes, governante e tutt cos’

Mrs. Hughes Downton Abbey

Elsie è la governante di Downton Abbey, colei che si occupa di tutto a eccezione di se stessa. È la mamma chioccia, ascolta e consiglia tutti quanti ma vive di rimpianti. Avrà un lieto fine da favola con un principe più grigio che azzurro.

Voto 10: impeccabile, severa e giusta sa qual è il suo posto e lo rispetta dignitosamente, anche se a volte è costretta a origliare le conversazioni altrui.

Isobel Crawley, la cugina troppo middle class

L’anima progressista dell’aristocrazia inglese: non solo non si stupisce che i tempi cambino, ma è parte del cambiamento. In realtà è una pugile travestita da nobildonna ed è pronta a sganciare pugni anche sotto la cintura, soprattutto se di mezzo ci sono i concorsi floreali.

Voto 9: è il volto dell’aristocrazia progressista che evolve senza mai snaturare veramente se stessa.

John Bates, uomo del mistero e compagno d’armi di Robert

Il valletto di Robert ha sempre qualche inspiegabile guaio con la giustizia o con le ex mogli. Custodisce con amore ciò che non è suo, dai tesori di Downton Abbey ai segreti dei suoi cari. Se avete bisogno di qualcuno che si prenda la colpa per voi, Bates fa al caso vostro.

Voto 6: sarebbe un ottimo valletto, ma la prigione e la forca non riescono proprio a lasciarlo in pace. Sembra un uomo mite, ma è meglio non provocarlo.

Sarah O’Brien, la signora dei sussurri

Malalingua e conservatrice. Manipola, complotta e gode delle sciagure altrui, ma in fondo se ne vergogna. Durante la Guerra Fredda sarebbe potuta essere una perfetta spia capace di rovesciare governi e regimi, ma è nata nell’epoca sbagliata.

Voto 2: è una minaccia sia per l’aristocrazia che per la servitù.

Isis, il Labrador dal nome pericoloso

Isis cane  Downton Abbey

Il primo cane dei Crawley si chiamava Paharaoh, poi muore e ne prendono un’altra. Per seguire la tradizione dei nomi egizi viene chiamata Isis – in onore della dea Iside – ma qualcuno ha frainteso.

Voto 10: purtroppo la povera cagnolina ha un nome troppo scomodo per il mondo reale. Sarà per questo che si becca una brutta malattia mortale? Non lo sapremo mai.

Gwen Dawson, la domestica ambiziosa

Un animo ribelle da vera bruta. Una ragazza determinata e libera che vuole essere una donna indipendente.

Voto 4: Santissimo Cielo, un’altra domestica che va via per emancipare se stessa!

Alfred Nugent, il cameriere raccomandato

Il nuovo primo cameriere è il nipote di O’Brien e confonde Downton Abbey per un hotel, shame on him. Subisce le angherie di Thomas, si innamora invano di Ivy e prende un due di picche anche da Daisy. Alla fine però realizza i suoi sogni.

Voto 10: neanche il nostro animo plebeo sarebbe in grado di infliggere ulteriori sofferenze al poveretto.

Tom Branson, la versione addomesticata di Jack Dawson di Titanic

Tom Branson

Da autista ad amministratore della tenuta. Fugge con Sybil a Dublino, dove il mondo non è fatto di rigide classi sociali. Affronta con coraggio una cena dopo l’altra indossando un completo da giorno. Testa alta e ideali rivoluzionari, dopo la tragica morte della moglie finirà per comportarsi da autentico Lord.

Voto 8: ci ha fatto credere di voler mettere bombe e rivoltare il mondo, poi si è uniformato ai valori aristocratici.

Lavinia Swire, la ex sfortunata di Matthew

Bella e intelligente. In superficie sembra pura come la neve, ma anche lei custodisce uno scandaloso segreto di cui Mary è a conoscenza. Matthew le spezza il cuore, le toglie la voglia di vivere, poi la Spagnola le dà il colpo di grazia: insomma si aggiudicherà l’ambitissimo Never a Joy Award?

Voto 7: ha un animo nobile ma non è immune alla civetteria, come ogni buon aristocratico che si rispetti.

Martha Levinson, la suocera impertinente

La madre di Cora Crawley è una multimilionaria americana dallo spirito moderno, spumeggiante e senza peli sulla lingua. Con i suoi commenti audaci ha il potere di mettere in difficoltà perfino Violet Crawley.

Voto 3: l’aristocrazia inglese non gradisce questi bislacchi costumi dei nouveau riche.

Lady Rose, la debuttante esuberante

lady rose downton abbey

Girls just wanna have fun! Vuole frantumare i valori della tradizione per ravvivare gli spiriti; la giovane non solo non ha paura di dare scandalo, ma prova un certo gusto a farlo sotto il naso di sua madre. Si indignano tutti davanti ai suoi atteggiamenti oltraggiosi, ma in fondo un po’ di sano gossip non guasta mai.

Voto 8 e mezzo: l’aristocrazia perdona l’impeto giovanile e alla fine anche Rose metterà la testa a posto.

Henry Talbot, l’affascinante pilota

Ha il privilegio di diventare il secondo marito di Lady Mary. Come sappiamo questa è un’impresa ardua e molti prima di lui hanno fallito oppure sono morti dopo esserci riusciti.

Voto 8: preferivamo Matthew, ma c’est la vie. Come fa notare Tom, Henry è carino, gli piacciono le macchine e per qualche oscura ragione sopporta Mary. Non c’è altro.

Michael Gregson, tutto andava bene prima di incontrare Lady Edith

Downton Abbey Michael Gregson

Come gran parte dei pretendenti delle sorelle Crawley anche lui va incontro a una brutta sorte. La sua misteriosa scomparsa ha fatto parlare molto.

Voto 8: perché un mistero a cena è un argomento di conversazione irresistibilmente goloso.

Ivy Stuart, la nuova sguattera ambiziosa

Daisy voleva una nuova sguattera che prendesse il suo posto. Forse per tormentarla e opprimerla come Mrs. Patmore fa con lei?

Voto 2: Ivy ha capito che anche la servitù può avere dei diritti. Che orrore.

Tony Foyle, un altro nobile sedotto e abbandonato da Lady Mary

Ah, Lady Mary, cosa farai mai agli uomini!? Tutti ti vogliono, ma li scacci sempre come mosche.

Voto 9: garbato, determinato e romantico, il Visconte Gillingham sarebbe stato un buon partito per la famiglia Crawley… ma forse il rifiuto di Mary gli ha evitato una sciagura imminente.

Bertie Pelham, finalmente un marito per Lady Edith

Dopo tante peripezie arriva un buon partito anche per la sfortunata Edith. Nonostante lui scopra dell’esistenza di Marigold, la figlioletta di Milady, il Lord la sposa comunque perché la ama.

Voto 10+: è un marchese e rompe la maledizione della zitella, questo può bastare.

Le premiazioni di Downton Abbey

LA CENA A CUI NON MANCHEREMMO PER NULLA AL MONDO AWARD

Downton Abbey 03x01

Abbiamo preso parte a numerose cene durante le 6 stagioni, ma quella che si aggiudica il titolo è la cena della puntata 03×01 dove Tom Branson viene drogato da Larry, un ex spasimante di Sybil.

Uno chauffeur in preda ai deliri nazionalisti che viene drogato da un nobile geloso che non teme di offendere un ignobile domestico. Violet è indignata e Matthew dichiara che ha scelto Tom come suo testimone di nozze; Isobel getta benzina sul fuoco mentre Robert è visibilmente alticcio. E il resto degli aristocratici si schiera dalla parte del plebeo: what a night! Il fidanzato vecchio di Edith – quello che poi l’abbandonerà all’altare – si rivela capace di gesta eroiche. Non godevamo di una cena così emozionante da quando hanno invitato Leonardo Di Caprio a salire in prima classe.

NEVER A JOY AWARD

Candidate al premio: Lady Mary Crawley, Lady Edith Crawley,
Lavinia Swire, Mr. Molesley e la cagnolina Isis.

And the winner is: Mr. Molesley, il Butler sempre afflitto di cugina Crawley, il quale abbiamo perfino dimenticato di nominare tra i personaggi. Appunto, mai una gioia per lui.

CONTEST SGUARDO TAGLIENTE

Candidate al premio: Sarah O’Brien e la Signorina Wilkins (la cameriera personale di Susan MacClare).

Vince Sarah O’Brien perché i suoi sguardi tagliano anche il cobalto, parla poco ma con un’occhiataccia dice tutto.

MIGLIOR BLOG DI CUCINA

Mrs. Patmore

Si aggiudica il premio come miglior blog culinario: Fatto a Downton da Mrs. Patmore grazie alla Meringata di lamponi e al Pollo ripieno con pistacchi.

SPARTACO, SPEZZA LE CATENE AWARD

I candidati al premio sono: Tom lo chauffeur che diventa mezzo aristocratico. Sibyl che rompe le catene della tradizione. La sguattera Daisy che incide uno sciopero al motto di: andrò a dormire quando lo decido io.

The winner is: sempre a testa bassa, ora anche la piccola Daisy reclama ciò che merita.

TOTO SCOMMESSA – INDOVINA CHI NON VIENE A CENA

  • Olenna Tyrell di Game of Thrones.
  • Re Giorgio V, la Regina e il loro seguito reale.
  • Un autista che è scappato con Lady Sybil.

Ci auguriamo che queste pagelle di indubbio gusto aristocratico abbiano arrecato in voi un piacevole quanto bislacco godimento, ma soprattutto che vi abbiano distolto per un momento dai drammi e dalle peripezie quotidiane.

Sopravvivere alle tragedie di Downton Abby è stato arduo, ma ricordiamoci sempre che non vi è nulla di peggio che restare senza cameriera personale.

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