Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sul quinto episodio di From 3.
Avete presente cosa succede quando esagerate con le serie tv, ne guardate diverse in contemporanea e finite per mischiarle tra loro? No? Ci sta: siete persone serie, a differenza mia. E visto che io non lo sono, ho fatto l’errore di guardare insieme Hanno ucciso l’Uomo Ragno e From 3, una dopo l’altra. Risultato? Mi sono ritrovato a guardare la quinta puntata di From 3 appena dopo il finale di stagione della serie sugli 883, combinando un macello.
Ho cercato disperatamente la tavernetta di Max Pezzali e Mauro Repetto nella cittadina di From: per quanto Pavia sia stata descritta con certi toni, pare però che non escano fuori i mostri sadici nelle ore della notte. Ho pure cercato l’Uomo Ragno dentro i cuori dei protagonisti di From 3, ma zero: questi non hanno più speranze. A un certo punto mi era sembrato di vedere Cecchetto. ma in realtà era Victor. Al posto di Silvia Atene, ho ritrovato la solita tizia che mangia la frutta marcia. Al posto di Cisco, un bambino di dieci anni che ormai è più pessimista di uno Schopenhauer qualunque.
Vabbè, ci siamo capiti: oggi andrà così. Come deve andare.
E prima di infilare a caso Nord Sud Ovest Est da qualche parte, preparatevi: ritroverete questo cumulo di miscugli all’interno di tutte le pagelle della quinta puntata di From 3 (disponibile su Paramount+). Gli 883 saranno un po’ ovunque, quasi mai con una motivazione valida. Ci saranno con modalità indegnamente pretestuose, perché sì. E allora iniziamo, dai. Vi ricordo, ancora una volta, che Hall of Series è un magazine serio e credibile nonostante dia ancora spazio a questa roba: proprio per questo, affianca alle pagelle strampalate le recensioni settimanali in cui si analizzano davvero le puntate.
Ok, ora possiamo iniziare davvero. Con me (o quei deficienti lì).
Le pagelle di From 3 – Quinta puntata
Boyd Stevens – Il tizio che in Lost urlava a squarciagola il nome del figlio Walt e ora suona un campanaccio per strada.
Me lo domandavo da tempo, e ho finalmente avuto la risposta che stavo cercando: cosa c’è di peggio, di una cittadina popolata da mostri sadici? Una cittadina popolata da mostri sadici, con una riunione di condominio alle quattro del pomeriggio. Perché sì: gli autori mi hanno ascoltato, forse. Giusto una settimana fa, mi ero domandato perché diavolo i protagonisti si tenessero i segretucci e non comunicassero tra loro in una situazione del genere. Risultato? Una riunione di condominio. Peccato, però, che l’opportunità per scambiarsi informazioni fondamentali sia stata mandata al diavolo per dedicarsi all’attività prediletta nelle riunioni di condominio: darsi contro l’uno con l’altro, a prescindere. E quello a cui va peggio è l’amministratore, sempre e comunque. In questo caso, Boyd. Voto: IL GRANDE INCUBO.
Tabitha Matthews – La tizia che era tornata alla realtà
Eccola, un’altra a cui non è andata benissimo l’esperienza con la riunione di condominio. Si presenta in ritardo, racconta la sua struggente esperienza e ottiene in cambio una lunga di scia di insulti per non aver contattato la polizia. A occhio, mi sembra che il problema vada oltre le loro pertinenze ordinarie, ma va bene lo stesso. Tra l’altro: alla riunione di condominio sono state invitate i soliti dieci protagonisti e trecento comparse mai viste, riunitesi lì per l’occasione pur non avendo alcuno sbocco narrativo. Cosa ci facevano, esattamente? Erano reduci da un concerto all’Aquafan di Riccione, nel 1992? Voto: SE TORNERAI.
Donna Raines – La badass bionda che gestiva mezza città in modi divisivi.
Giusto per capirci: stava flirtando col padre di Victor con quella storia dei vestiti usati, giusto? Voto: FINALMENTE TU.
Finalmente… Jade
Jade – Il tizio che cerca soluzioni razionali in un mondo irrazionale
Visto che è molto più bravo di Max Pezzali coi numeri, prova a risolvere gli enigmi di From 3 con una tombolata tra gli arbre magique. Funzionerà? Non lo so, ma so di volere una maglietta con la frase “Ogni riunione con più di tre persone è inutile”. Voto: CON UN DECA (non si può andar via).
Ellis Stevens – Il figlio del tizio che suona il campanaccio per strada, ma non si chiama Walt
Un ragazzo con le idee chiarissime. Appena due puntate fa, aveva accusato il padre per un eccesso d’azione: ora lo accusa di non essere abbastanza attivo. Ok, ha una compagna incinta che mangia la verdura marcia e beve il sangue delle amiche morte, ma anche meno dai. Voto: NON ME LA MENARE.
Victor – L’unico nome che non ho mai dimenticato, perché sì
Ormai, passa inosservato il fatto che uno dei personaggi di From 3 stia cercando il pupazzo di un ventriloquo per reperire alcune informazioni e salvare tutti così. Non passa inosservato, invece, il fatto che Victor sia in grado di insultare Sara anche quando Sara fa di tutto per rincuorarlo. E che abbia reagito alla morte di Nicky con una singola parola: “Ah”. Voto: GRAZIE MILLE.
Voto: ROTTA X CASA DI DIO.
Rotta per casa di Franco
Dale – Alla fine ho memorizzato il nome, ma per me sarà sempre e solo Franco
Reintrodotto due puntate fa col solo fine di essere l’unico essere umano più fastidioso dei mostri notturni (nonché meno empatico), muore malissimo con una delle dipartite più ridicole di From 3 e dell’intera serie. Mi mancherà quanto il dolore provocato da un dente del giudizio. Voto: SEI UN MITO.
Marielle Kirkland – La promessa sposa della dottoressa
È o non è la Silvia Atene di From 3? No, non lo è minimamente. Ma ho finito le battute sulla sua presunta incompetenza da medico. Voto: NON 6 BOB DYLAN (ma manco Silvia Atene).
Da Silvia Atene a Sara Myers è un attimo
Sara Myers – La collaborazionista pentita
Sì, ha combinato quello che ha combinato. Ma tutti continuano a schifarla ben oltre il necessario e temo stia iniziando a sentire la mancanza dei mostri. Voto: SENZA AVERTI QUI (sarebbe meglio).
Randall Kirkland – Il tizio che vive all’interno del bus perché non sta simpatico a nessuno
Sembrerebbe un po’ risentito nei confronti di Boyd per qualche misterioso motivo, ma non ho ben capito il perché. Voto: S’INKA**A
Ethan Matthews – Il bambino che fa amicizia con Victor
Jade si scusa per le parolacce, ma ho la vaga sensazione che le parolacce non siano il problema principale di un bambino che avrà bisogno di trecento anni di terapia per uscirne. Voto: ANDRÀ TUTTO BENE (o forse no).
Julie Matthews – La ragazzina che si fa gli affaracci tuoi
Si profila all’orizzonte una sottotrama teen con lei innamorata di Fatima ed Elgin innamorato di lui: una mangia la verdura marcia, l’altro vede le zombie geishe e lei sembra quella più stabile tra tutti pur essendo appena uscita dal coma. Voto: COME MAI (ma come mai “Come mai”? Fate finta di niente).
Come mai… Fatima?
Fatima Hassan – La tizia che aspetta miracolosamente un figlio e ha per questo un nome fortemente didascalico
E anche stasera si cena con la carne, eh? Voto: LASCIAL… O STARE.
Il padre di Victor – Eh, il padre di Victor
Sì, certo: è appena finito in un posto orribile e ha appena scoperto di avere un figlio che fa dei disegnini ancora più strani di quanto ricordasse, ma in compenso lo shopping nell’outlet di Fromville è andato benissimo. Voto: BELLO VERO.
Elgin Williams – Il tizio che vede le geishe morte.
Come al solito, la sottotrama teen include il fatto che almeno uno dei coinvolti si innamori di una persona che non lo calcolerà di striscio. Voto: LA REGOLA DELL’AMICO.
La poliziotta – Eh, la poliziotta
Uno dei nuovi ingressi in From 3. Arriva, ammazza un’innocente, rischia il linciaggio pubblico e lei, per conquistare le simpatie di tutti, cerca di fregare il posto a Boyd. Questa serie brulica di persone che hanno delle skills fenomenali nelle relazioni sociali. Voto: IL PROBLEMA.
Bakta – E mica me lo ricordavo che fosse l’autista del bus
Ecco qua: dopo la comparsa di Franco, risaltato fuori dal nulla e poi morto orribilmente, riecco quella che stavo rinominare Franca ma non è al momento fastidiosa quanto Franco. Quindi, ho fatto uno sforzo e ho cercato il suo nome: si chiama Bakta. Bel nome. Bakta guidava l’autobus che aveva portato tutta quella bella gente in città. Non ho idea di quale possa essere la sua funzione di trama, ma ogni tanto la buttano dentro per dire delle cose più o meno sagge. Voto: MA PERCHÉ.
From 3 Awards – Quinta puntata – I Premi del Mostro
Chiudiamo l’edizione odierna delle pagelle di From 3 con un appuntamento fisso: i Premi del Mostro. Premi che nessuno vuole e che io potrei fare a meno di scrivere senza arrecare alcun fastidio, ma in fondo perché no. Perché non farlo lo stesso? Il premio di oggi è intitolato a Mauro Repetto senza alcun motivo valido, ed è indirizzato ai peggiori capi d’abbigliamento che potreste trovare all’interno degli armadi e dei bauli della Colony House di Fromville. Abiti usati, lo ricordo, invendibili sulle note app dedicate e quindi destinati agli utilizzi più disparati. Vi ricordo, inoltre, che questi abiti appartenevano a gente morta malissimo e potrebbero arrivare da qualunque epoca.
Vi chiedo quindi di proporre la vostra opzione: la migliore non vincerà un bel niente, ma otterrà un ringraziamento nel corso delle prossime pagelle. Bello, eh? Bello quanto una scampagnata con Victor, vero? Bene, attendo un vostro aggiornamento a riguardo.
Alla prossima settimana!
Antonio Casu