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From 3×02, le Pagelle – Giusto un pochino di nausea, dai. Ora faccio una colazione da campioni e passa tutto

Fatima, uno dei personaggi chiave del nono episodio di From 3
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Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su From 3×02.

C’è solo una persona che dovrebbe leggere ‘ste pagelle: il sottoscritto. Una settimana fa, infatti, avevo chiuso il pezzo sulla prima puntata di From 3 con un auspicio: evitare la visione mentre ceno e puntare tutto sul gioco coi pacchi. E infatti ho guardato From 3×02 a cena, ancora una volta. Immaginavo che le scene disgustose fossero state riservate alla prima puntata e alla morte della cinese col cuore di panna, ma sbagliavo.

From 3×02, al contrario dello scorso episodio, non ha lesinato sui dettagli del corpo martoriato della povera donna, regalandomi alcuni straordinari momenti che mi hanno fatto guardare le fettine panate sul piatto con occhi molto diversi.

Oltretutto, a un certo punto ho visto una donna incinta sputare un dente e poi fiondarsi su un cumulo di frutta e verdura marcia, divorata con gran gusto: con ogni probabilità, non dovrebbe trascurare la cosa. A quel punto, ho girato su Raiuno, ma era troppo tardi: cena rovinata, di nuovo.

Ecco, io dovrei leggere quello che scrivo: voi no. Proprio per questo, fate una bella cosa: dopo aver visto la puntata su Paramount+, leggetevi la recensione di From 3×02, visto che lì girano delle analisi serie e non… questa roba. Se proprio volete, invece, stiamo per iniziare con le pagelle della puntata: una puntata per palati fini, ma anche per chi è solito rovistare nella spazzatura e non ha voglia di prendere l’ascensore in pigiama per portare giù l’umido.

Prima di iniziare, vi ricordo che non ricordo mai uno straccio di nome. A giudicare dai commenti ricevuti nel corso della settimana, molti di voi hanno lo stesso problema: proprio per questo, affiancherò al nome dei personaggi la descrizione breve che mi serve per individuare i vari soggetti di questa storia.

Attenzione: evitate la lettura se siete allergici ai cavoli a merenda o alle capre coi cavoli.

Le pagelle di From 3×02

From

Boyd Stevens – Il tizio che in Lost urlava a squarciagola il nome del figlio Walt e ora suona un campanaccio per strada.

Mi fa sentire meno solo. Grazie, tizio di Lost che ora suona il campanaccio: ora ho capito che manco te ricordi i nomi della gente e ne dimentichi persino l’esistenza. Sospetto da tempo, inoltre, che al pari di Lost anche qui infilino in scena alcune comparse random delle quali non sappiamo assolutamente niente, ma questa è un’altra storia. Boyd, comunque, è uno di noi. Anche se io non ho mai parlato in cinese senza conoscere la lingua cinese. Voto: HEY DUDE!

Tabitha Matthews – La tizia che è tornata alla realtà

Cosa c’è di meglio di tornare alla realtà dopo uno strano soggiorno in uno strano posto ed essere accolti da un uomo che punta una pistola contro di te, prima di offrirti una minestra di dubbia qualità? Noto un timido passo in avanti dopo le ragazzine prive di empatia e il prete dall’aria vagamente disturbante, ma ancora non ci siamo. Voto: SCORTESIE PER GLI OSPITI.

State ancora leggendo le pagelle di From 3×02? Davvero?

Donna Raines – La badass bionda che gestiva mezza città in modi divisivi.

Dopo aver proposto inutilmente l’adottamento collettivo di una dieta intermittente (un pasto ultra-proteico, poi digiuno per un mese di fila) e il relativo fallimento del “Centro Dimagrante Donna Raines – Meno sani, più brutti”, si passa alle mucche squartate dai mostri e ai cavoli d’origine ignota. Non si sa con quale frequenza, ma Fatima si è già espressa a riguardo e ha fatto una scelta chiara. Voto: PREFERISCO IL COMPOST.

Jim Matthews – Il marito della tizia che è tornata alla realtà, nonché padre del bambino che si è ritrovato Victor per amico e della ragazzina che si fa gli affaracci suoi

Accolto con gioia e trasporto dalla figlia adolescente, prima litiga con lei per questioni irrisolte dall’infanzia e poi si ritrova a dover rispondere al telefono al figlioletto morto anni prima. Oltretutto, non batte ciglio nel momento in cui gli viene rivolta la frase “Ha attraversato un albero e se n’è andata”. Sì, è un posto strano. Voto: QUASI QUASI ERA MEGLIO IL CAMPEGGIO.

Jade – Il tizio che cerca soluzioni razionali in un mondo irrazionale

C’è un cadavere da sistemare per renderlo presentabile? Nessun problema: Jade “giocava coi travestimenti quando era piccolo”. Non mi è ben chiara la correlazione tra le due cose, ma vista la sua instabilità farò finta di niente. Voto: MR. DOUBTFIRE.

Non vi siete ancora stancati delle pagelle di From 3×02? Com’è possibile?

Ellis Stevens – Il figlio del tizio che suona il campanaccio per strada, ma non si chiama Walt

Se sei in attesa di un bambino che con ogni probabilità sarà uno di quei brutti mostracci e la tua compagna sputa dei denti, richiedere il titolo di studio alla dottoressa curante potrebbe non essere una priorità assoluta. Anche perché pure a Fromville ci sono dei problemi con la sanità pubblica, e da quelle parti non abbondano i medici. Al prossimo giro, peraltro, dovrebbe servire anche un nutrizionista, ma le liste d’attesa rischiano di essere infinite. Voto: APPUNTAMENTO AL 2054.

From
(Scott McCord in From 640×360)

Victor – L’unico nome che non ho mai dimenticato, perché sì

Delicatissimo: svela al povero Ethan l’esistenza della morte, con la speranza che ora non voglia rivelare una verità scomoda anche a proposito di Babbo Natale. Comunque, sono sempre dalla sua parte. Anche perché è l’unica chiave per capire qualcosa qui dentro. Voto: VICTOR.

Kristi Miller – La dottoressa

Fondamentale, il contribuito in questa puntata: prima tira fuori la linea comica più inconsistente di una serie tv dai tempi del pizzaiolo di Mare Fuori, poi fa sentire tutto il suo affetto al povero Kenny… stando a una distanza di trenta metri circa. Se la cava discretamente col taglia e cuci dei cadaveri, ma non basta per portarla alla sufficienza. Voto: NUN TE PREOCCUPÀ, GUAGLIÒ (O FORSE SÌ)

Marielle Kirkland – La promessa sposa della dottoressa

L’unica donna al mondo che ha dei problemi coi titoli di studio pure dentro una sostanziale ghost town, popolata da mostri feroci. Tra l’altro, il suo è uno dei tirocini peggiori che abbia mai visto. Voto: 0 (ALL’ASL DI FROMVILLE).

Giuro: le pagelle di From 3×02 stanno per finire.

Kenny Liu – Il figlio della cinese col cuore di panna

Massimo rispetto per il grave lutto, ci mancherebbe. E capiamo anche che la fase della rabbia sia fondamentale. Ma cosa t’aveva fatto di male, quel povero jukebox? Sì, certo: il figlio della cinese col cuore di panna potrebbe non amare particolare la disco music e l’iconico brano Celebration. Potrebbe non essere abituato a dover utilizzare la versione free del jukebox con la pubblicità e le canzoni che partono a caso in ordine sparso, ma era pur sempre l’unica fonte di diletto di quel postaccio. L’unica alternativa, a questo punto, è giocare a nascondino con quei bari dei mostri. Per la prossima volta, consigliamo di destinare un abbonamento da dieci euro al mese al capo dei mostri che gestisce il jukebox, in modo da poter selezionare le canzoni preferite. Voto: IL CINESE COL CUORE IN SHUFFLE.

Randall Kirkland – Il tizio che vive in pullman perché non sta simpatico a nessuno

Aggiornamento non necessario: la sua assenza in From 3×02 implica che continui a non stare simpatico a nessuno. Voto: INCOMPRESO.

Ethan Matthews – Il bambino che fa amicizia con Victor

Continua il suo corso accelerato per entrare nella vita adulta molto prima del tempo, con ottimi risultati. Voto: CINQUANT’ANNI DI TERAPIA.

from 3x02

Dai, dai: dopo le pagelle di From 3×02, mancheranno solo i premi.

Fatima Hassan – La tizia che aspetta miracolosamente un figlio e ha per questo un nome fortemente didascalico

Ora: io non sono un medico e non voglio improvvisarmi tale come troppi fanno, ma ho la vaga sensazione che ci sia qualcosa che non va. Passino le nausee mattutine: penso siano fisiologiche. Passi pure quella brutta storia del sangue sputato e del dente saltato per aria: ci sta, tutto sommato. Credo, almeno. Vale un po’ meno, tuttavia, ritenere che non ci fossero gli estremi per scambiare due parole col medico. E questa nuova passione per il cibo marcio mi preoccupa un pochino: Donna potrebbe non essere una cuoca eccezionale, ma questa reazione mi sembra eccessiva. Ripeto: non sono un medico, ma suggerirei degli accertamenti.

Comunque, quando andavo all’università, la mia dieta era più o meno quella. Voto: PASTA COL TONNO (E CONTORNO DI PLUTONIO)

Il padre di Victor – Eh, il padre di Victor

Ha la stessa disinvoltura del figlio nelle relazioni sociali, e questo mi basta per sostenerlo incondizionatamente. Voto: 10.

From 3×02 Awards – I Premi del Mostro

Lo so, lo so: questo è il momento meno atteso delle mie pagelle di From 3×02. Quel momento in cui decido di dare dei premi immaginari a personaggi e situazioni a caso, senza alcun motivo valido. A differenza della settimana scorsa, stavolta ne assegnerò uno per davvero: rimarco, tuttavia, l’intenzione di non mettere piede in quel brutto posto per consegnare il premio.

Lo sponsor della puntata, in ogni caso, è il libro “Le ricette di Fatima – Cento ricette che vi faranno cadere i denti per terra”, ideale per chi non ha niente in frigo, non ha voglia di chiamare qualcuno per il cibo d’asporto e ha le pattumiere piene. Ricordando ancora una volta che ai tempi dell’università mangiassi peggio di così, passiamo all’unico prestigioso premio in lizza. Premio, peraltro in tema.

From 3×02 – Il menù della settimana Award

Premio dedicato alle migliori ricette della settimana.

Candidati:

  • Donna – Capre e cavoli: visto che le capre non ci sono, sono solo cavoli.
  • Ancora Donna – Mucca e cavoli: visto che ci sono solo cavoli e la mucca è giusto per decine di persone e chissà quante comparse random, saranno cavoli e basta. O quasi.
  • Chi, se non Donna – Cavoli a merenda, per i più piccoli. Ingredienti: cavoli.
  • Donna, sempre Donna – Cavoli amari. Per tutti.
  • Fatima – Cavoli marci. Per lei, e basta.

Il vincitore è… Antonio Casu. Sì, io. Uno, io non andrò in quel posto a consegnare il premio. Due: amo il cavolo, finché non è marcio. E non capirò mai l’avversione di tanti per questo straordinario prodotto. Che cavolo.

Alla prossima settimana: vi sconsiglio di presentarvi all’appuntamento, sennò saranno cavoli vostri.

Antonio Casu