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Spoiler!Allert
Se non avete guardato la quinta stagione di Lucifer, è meglio che facciate un passo indietro. Non è una minaccia, è un avvertimento.
Bentornati – cari lettori – al nuovo appuntamento con le pagelle, quel momento magico in cui ci prendiamo l’onore e l’onere di sederci comodamente sul divano, sorseggiare vino e sparare sentenze e giudizi sui personaggi di una serie tv come fossimo le vecchiette di paese che si radunano durante il primo pomeriggio per sparare veleno su chiunque gli aggradi. E quale modo migliore per procrastinare lo studio e dimenticare completamente dell’esistenza dell’imminente sessione estiva di spendere tutto il mio tempo libero giudicando dei personaggi fittizi? Nessuno vostro onore.
Perciò, dopo aver evocato e avviato una connessione extrasensoriale con le Real Housewives di Beverly Hills, nello specifico con la meravigliosa e giusta Yolanda van der Herik ex Hadid ex Foster e la straordinaria e divertentissima Kim Richards post riabilitazione, con la mia vicina di casa pettegola che ogni pomeriggio viene a prendere il caffè e sparare sentenze su tutti gli inquilini del palazzo e con tutti gli opinionisti di Live – Non è la d’Urso, è arrivato il momento di giudicare i personaggi di Lucifer.
È da poco andata in onda la 5B, ovvero la parte restante della quinta stagione di Lucifer. E non potevamo assolutamente esimerci dal regalarvi un parere ancora caldo come la teglia di parmigiana della nonna la domenica sera sulle ultime avventure del diavolo più sexy della televisione e sui suoi compagni di viaggio, a maggior ragione considerato che ha da poco fatto il suo debutto nella serie Dennis Haysbert nel ruolo dell’Altissimo, il Purissimo, il Levissimo, signor Dio.
Le cose da dire sono tante, perciò prima che lo stato di piena alterazione simile presumo a quello di un drogato sotto l’effetto di LSD dovuto all’assunzione in un’unica dose della 5B finisca, diamoci dentro!
1) Lucifer
Partire dal nostro meraviglioso Lucifer Morningstar non poteva che essere la scelta necessaria, oltre che la più ovvia. Su Lucifer sento di dover dire prima due paroline che esigono di essere pronunciate ad alta voce, urlate: TI AMO. Non potevo trattenerle, continuavano a scalciare e a lanciare gomitate come me ai concerti quando cercavo di arrivare in prima fila abbattendo – letteralmente – la concorrenza. Il mio sentimento d’amore per questo personaggio è incontenibile, anche se tante volte vorrei solo urlargli a due centimetri dalla faccia: cosa diavolo stai facendo? Ironico considerato che è davvero il diavolo. Oh, aspettate… ora non lo è più. O lo è anche? Come funziona da adesso in poi? Sono confusa.
Ma tornando a lui, all’angelo più bello di tutti. La crescita di questo personaggio negli anni è stata straordinaria, sbalorditiva e sì, è vero, talvolta sembra ancora avere la maturità emotiva di un bambino di cinque anni a cui hanno appena fatto cadere il gelato, ma dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare. È partito con dei daddy issues enormi, credeva di essere incapace di amare e di essere amato e guardate dov’è arrivato? Non posso che sentirmi super fiera di lui. E vogliamo parlare di quell’estremo atto d’amore che l’ha portato a sacrificare la sua stessa esistenza per riportare la detective in vita? È stato bellissimo!
Io ci provo a essere una dura, ma questi gesti da romcom, mi fanno cedere le ginocchia e sospirare con aria sognante. E mentre restavo a guardare il sacrificio che l’ha portato poi a diventare Dio, nella mia testa non faceva altro che risuonare a tutto volume I Fell In Love With The Devil di Avril Lavigne. È stata un’esperienza mistica, trascendentale che – per citare Stefano Belisari in arte Elio in Lol – consiglio a tutti al posto della droga.
Sempre per restare sul tema musicale tanto caro agli sceneggiatori e a Lucifer stesso, c’è un’altra dedica che voglio rivolgergli. Lucifer – come abbiamo detto finora – è irresistibile, ma è anche incredibilmente infantile, incredibilmente testardo e talvolta fastidioso. Perciò a lui dedico – anche in onore dell’iconico evento che l’ha visto protagonista, del suo soprannome e della targa della sua macchina – la canzone Fallin’ di Alicia Keys in modo che possiate ben comprendere il mio sentimento contrastante per questo personaggio che amo alla follia, ma che talvolta detesto. Lo stesso Catullo diceva “Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile; non so, ma è proprio così e mi tormento“.
E per concludere, un’ultima dedica musicale dal profondo del mio cuore, l’unica in grado di esprimere come mi sento in merito a questo personaggio e credetemi non avrei mai pensato di scriverlo, ma:
Alexa play Como suena el corazon by Gigi D’Alessio
E in particolare una strofa che ho riadattato per l’occasione, quella che fa:
Bésame, siente cómo suena el corazón
E il suo sorriso nelle labbra mi fermò
Non era un angelo, ma forse un diavolo
E quella notte nel fuoco il mio cuore con lui si bruciò
VOTO: 10 + Mi sei scoppiato dentro il cuore Award e adesso vado a risentirmi la sua versione di Wicked Game perché l’ho amata alla follia nonostante quell’orribile montaggio con le immagini sovrapposte alla Summer Nights di Grease che poteva andare bene nel 1978, ma nel 2021 proprio no.
2) Chloe Decker
Detective Decker, ciò che provo per lei è una genuina e profonda stima. Ho amato questo personaggio fin dal primo istante. La prima conversazione con Lucifer è una delle più belle delle serie tv. L’ho amata profondamente e sono molto protettiva nei suoi confronti. Innanzitutto è l’umana che è riuscita a far innamorare il diavolo. Insomma, solo per questo meriterebbe una standing ovation. Ma non è tutto, no perché questa super detective della polizia di Los Angeles con il passato da attrice e tanta voglia di riscattarsi era l’unica ad essere immune al fascino criminale, letale oserei dire del diavolo in persona. Come si può resistere? Eppure lei l’ha fatto.
Mentre tutti cadevano ai piedi di Lucifer come mosche quando spruzzi il Vape spray, lei era immune al suo fascino, completamente. Il processo di innamoramento è stato lentissimo, vi ricordo che abbiamo dovuto aspettare due stagioni e mezzo per un loro primo bacio, ma proprio per questo è stato un viaggio bellissimo. La loro intera storia è stata un crescendo e finalmente, oggi, sembra aver raggiunto il suo culmine (qui le 10 migliori storie d’amore delle serie tv di Netflix).
C’è solo una cosa che non mi è piaciuta troppo di Chloe Decker ed è il modo in cui dalla quarta stagione si è indebolita. Ok, se scoprissi anche io che è tutto vero, il paradiso, l’inferno, gli angeli, i diavoli belli come i sogni, probabilmente diventerei anche io estremamente debole, probabilmente resterei in uno stato semi-vegetativo come Teddy Altman nella 17×09 di Grey’s Anatomy. Ma lei era una tosta, una di quelle che non si lasciavano rimbambire dalle stupidaggini, una sveglia, attenta, mentre in queste ultime stagioni sembra sempre sull’orlo di una crisi di pianto.
La vedo nettamente più passiva, quasi succube di Lucifer e non mi piace, non riesco a tollerarlo. Lei è quella che gli ha sparato solo per provare che non era veramente il diavolo, lei è quella che si è messa contro tutto e tutti per la faccenda di Palmetto e ne è uscita vincitrice. Insomma, solo sul finale della 5B ho rivisto nei suoi occhi quella sicurezza e quella determinazione e quell’allergia alle stronzate che me l’ha fatta amare sin dal primo istante.
C’è stato un momento – in particolare – in cui Chloe ha combattuto contro Michael che mi ha fatto battere il cuore com’è successo nell’istante in cui ho realizzato che i Maneskin avevano vinto l’Eurovision Song Contest. Una gioia e una sensazione di soddisfazione immensi. Fiera di te detective Decker, fiera di te e fiera anche di Lauren German che non è proprio l’attrice più brava del panorama seriale contemporaneo, ma che in questo finale si è proprio superata.
VOTO: 9 + un batti cinque e il Congratulazioni per il Manzo Award
3) Mazikeen
Oggi mi sembra di essere incredibilmente monotematica, ma amo quasi tutti i personaggi di questa serie e non posso farci proprio niente. Questa premessa era necessaria per le affermazioni che farò a breve.
IO MAZIKEEN SMITH LA AMO. Credo che sia uno dei personaggi più sottovalutati della serie, nonché uno dei più maltrattati. E mi fa imbestialire perché non se lo merita perché, paradossalmente, pur essendo un demone – fino a qualche tempo fa senz’anima – era la più umana di tutti. Mazikeen è perfetta perché imperfetta. Sì, ora sto citando a grandi linee quello che ha detto lo stesso Dio, ma è vero, è così vero che fa male. Maze è irrequieta, irruente, impulsiva, pericolosa, potenzialmente letale, ma è anche estremamente vera, ingenua e – a tratti – infantile. Si preoccupava dell’anima, ma era l’unica ad averne davvero una.
Il modo in cui si prende cura dei suoi amici, di Trixie, ciò che è disposta a fare per le persone a cui tiene, va oltre il bene semplice, è amore. Sì, a volte può risultare un po’ spaventosa e i suoi modi poco ortodossi possono essere un po’ troppo da digerire, ma in fin dei conti l’amiamo proprio per questo.
È la Meredith Grey di Lucifer, anzi che dico, la Regina Mills di questa serie, l’emblema del mai ‘na gioia che prima della 5B non sapeva nemmeno cosa fosse. Ma adesso, finalmente l’ha trovata una gioia e nonostante ci metta un po’ ad arrivarci, alla fine l’ha capito. Parliamo -ovviamente – di Eve. Quella Eve, quella del Giardino dell’Eden, quella della mela e del serpente/diavolo. Per ciò che vale, meritava di diventare regina dell’inferno o del mondo in generale. Se fosse stata mia la decisione, avrei fatto diventare lei Dio e il suo momento di ascesa sarebbe stato coronato dalla canzone God Is A Woman di Ariana Grande. Ok, forse il testo non è poi così appropriato, ma ehi, il titolo basta come garanzia.
VOTO: 10 perché è una regina e merita solo il meglio
4) Linda Martin
La dottoressa Martin, che meraviglia. Essere la psicologa del diavolo non è per niente facile, ma ciononostante la nostra amata Linda non si è mai data per vinta. Nonostante non sia uno dei miei personaggi preferiti, devo ammettere che è molto interessante. È l’umana che ha avuto un figlio con un angelo e che ha in cura angeli, diavoli, demoni e persino Dio. Per questo l’ammiro e anche perché con un paziente come Lucifer non dev’essere facile dato che distorce le sue parole a suo piacimento.
Ultimamente, però, la dottoressa mi sembra sempre sull’orlo di una crisi di nervi, soprattutto da quando ha avuto Charlie. Non fraintendetemi, adoro i suoi momenti folli, quelli divertenti, tipo la serata tutte ragazze che è culminata in una specie di rissa di gruppo, ma ormai è diventata tremendamente noiosa. L’unico momento saliente è stato quello che ha avuto nella puntata dedicata a sua figlia.
Lucifer ha una rosa di personaggi incredibili, qualcuno doveva per forza perdersi nel caos il che fa ridere se pensate che Linda è anche la persona incaricata di riportare all’ordine le cose. Diciamo pure che lei, così come Amenadiel, ha il ruolo di moderatore nel gruppo, di guardiano. È quell’amica che se bevi troppo ad una festa ti toglie le chiavi della macchina e ti pulisce il vomito dai capelli. Perciò, è inevitabilmente un personaggio un po’ noioso, un po’ troppo mite rispetto alla follia degli altri che talvolta finisce per perdersi nel caos.
Voto: 7 e un’alzata di spalle
5) Dan Espinoza
Oh povero Dan! Quando ho cominciato a scrivere queste pagelle, ho scritto cose davvero poco carine sul caro detective Espinoza e visti gli sviluppi del suo personaggio, un po’ mi sento in colpa.
Dan è morto.
Improvvisamente vengo assalita da una familiare sensazione di deja-vu. Mi è successa la stessa cosa mentre scrivevo le pagelle di Grey’s Anatomy (che potete leggere qui), un personaggio è morto e non gli avevo dato il permesso di farlo. Tra l’altro anche nel suo caso avevo una opinione non proprio carina di lui.
Ma veniamo a noi. Dan Espinoza è morto e non posso che pensare: ma menomale! Ok, non è una bella cosa da dire considerato che il suo cadavere è ancora caldo e il rigor mortis non è ancora cominciato, ma non posso fare altro che pensare meglio lui che qualcun altro. Se mi avessero ucciso Maze probabilmente sarei andata a piedi fino a casa di Ildy Modrovich e Joe Henderson e li avrei introdotti al loro personale loop infernale – per restare in tema – ovvero io che mi lamento e mi lagno per l’eternità di questa scelta. E io so essere molto fastidiosa quando mi ci metto.
Ma tornando a Dan. Una parte di me è dispiaciuta della sua morte, ma l’altra, quella che è stata intossicata da personaggi passivo-agressivi dei reality, dai fumi del trash e dalle lusinghe del lato oscuro della Forza, non può che gioire per questa morte e ringraziare gli sceneggiatori di Lucifer per averci alleviato dalle pene e dalle sofferenze di dover continuare a guardare Dan Espinoza essere completamente inutile e noioso in ogni singolo episodio della serie. Quel dodicesimo episodio è illegale per quanto è noioso. Mi sono addormentata quattordici volte, proprio come mi succedeva quando cercavo di leggere Twilight o di guardare i film di Twilight, roba che a confronto la melatonina che prendo per l’insonnia è niente, è un placebo.
Mi dispiace, ma il buon Dan aveva raggiunto la sua data di scadenza già da un po’ e l’abbiamo trattenuto per un altro po’ come gli yogurt scaduti che teniamo nel frigorifero nella speranza di fare un giorno una ciambella, ma quando il momento arriva, ormai è troppo tardi, è troppo scaduto per essere utlizzato. Inoltre, quell’avvisaglia della stretta di mano con Dio nei primi episodi doveva farcelo capire. Almeno è morto da eroe che sembra essere una piccola consolazione per il pubblico, un po’ come per gli antichi greci che vedevano nella morte in battaglia l’unica soluzione dignitosa per la fine un guerriero.
L’unica per cui sono profondamente dispiaciuta è Trixie, sta passando esattamente ciò che sua madre ha passato. Praticamente la storia della famiglia Decker si ripete.
Voto: 5 ed è già tantissimo. Ha guadagnato qualche punto perché è morto e non voglio inferire.
6) Amenadiel
Amenadiel, proprio come Linda è l’amico grillo parlante, la voce della coscienza, quell’amico che ti tiene la testa quando vomiti e che ti guarda con quell’aria severa e delusa che ti fa sentire in colpa e ti fa venire voglia di scusarsi persino per quella volta che hai rubato un’oliva al mercato a cinque anni o per quell’altra volta in cui hai tirato i capelli a quella stronza di tua cugina perché voleva essere lei Stella delle Winx, ma lei aveva i capelli corti e ‘sti cazzi, fai Tecna o Musa e stai zitta.
Ma scherzi a parte, Amenadiel è cresciuto parecchio. Se pensate a come ha cominciato, a quanto fosse intollerabile. In qualche modo era il nemico, colui che metteva i bastoni tra le ruote al nostro amato Lucifer nel tentativo di farlo tornare all’inferno, solo per essere soggiogato e cadere anche lui vittima della follia e della bellezza degli esseri umani. È diventato umano anche lui – seppur per breve tempo – fino ad arrivare alla decisione di voler restare permanentemente sulla terra rinunciando al ruolo che sembrava spettargli di diritto, quello di Dio. Certo, talvolta dice cose un po’ fastidiose come fa il famigerato zio di destra ai pranzi di famiglia, cose come ‘Gli angeli sono meglio degli umani‘ per esempio, ma alla fine gli vogliamo bene comunque.
Voto: 7 e una stretta di mano
7) Ella Lopez
Miss Lopez è una certezza. Anche lei fa parte di quei personaggi – a mio parere – un po’ sottovalutati. Ella è così positiva, così meravigliosa e merita una bella storyline, non quella che le hanno dato in questa stagione che – per carità – era cominciata anche bene. Aveva conosciuto un ragazzo che sembrava interessato genuinamente a lei solo per scoprire che – in realtà – era un serial killer.
Ci avevano promesso una Ella più dark, una Ella in crisi e in realtà ciò che abbiamo avuto è stato un tentativo poco riuscito di mantenere la promessa. Non solo non le hanno dato modo di sviluppare questa storyline, ma hanno voluto aprirla per poi lasciarla sostanzialmente in sospeso e senza una vera chiusura. Se Ella non ci avesse detto di possedere un lato dark, non l’avremmo notato.
Volete percorrere questa strada? Fate un po’ di conti col materiale e il tempo che avete a disposizione.
Con questo personaggio hanno sbagliato. Abbiamo visto trattare questo tema tre volte. In uno canta un mash-up orribile, mixato dalla me di tredici anni che non sapeva usare Virtual Dj o Audacity, una roba talmente fatta male che volevo chiamare Ryan Murphy per fargli tenere una masterclass su come creare dei mash-up meravigliosi come faceva in Glee (vi ricordo quel capolavoro che è Rumor Has It/Someone Like You), in un’altra dichiara di avere pensieri e un lato oscuro, nell’altro ancora guarda triste un punto indefinito. Fine.
Mi ha fatto imbestialire. Ella è meravigliosa, sprizza positività, intelligenza da tutti i pori e – come ha detto anche lei – ha sempre avuto pensieri oscuri, perciò perché farne un caso di stato proprio adesso se avete intenzione di archiviarlo in quattro secondi con una pacca sulla spalla?
Voto: 8- quel meno è dovuto alla storyline inutile che le hanno dato nella 5B
8) Trixie Espinoza
Piccola Trixie Espinoza, l’ho amata sin da subito. Di solito i bambini nelle serie non mi piacciono, sono fastidiosi e intollerabili, ma lei, lei è stata – dal primo istante – divertentissima e meravigliosa. La ricordo piccolissima e senza denti che si arrampica allo sgabello del Lux e davanti a un bicchiere di chissà cosa per parlare con Maze dei suoi problemi come un’adulta. Sin da quel primo incontro con Lucifer, mi aveva conquistata.
Spesso gli attori bambini – come abbiamo visto in Modern Family – hanno la tendenza a stancarsi e a continuare ad interpretare un ruolo per inerzia. Nel caso di questa piccola monella – come la chiamerebbe Lucifer – non è così. Proprio nella 5B ci ha dato dimostrazione di essere ancora carica. Ci ha regalato un’interpretazione meravigliosa nel momento della scoperta della morte di Dan che – lo ammetto – mi ha fatto commuovere. Straordinaria! Continua così piccola Trixie.
Voto: 9 e un abbraccio
9) Dio
Ci siamo, è arrivato il momento di giudicare colui che giudica, l’altissimo, il purissimo, il levissimo signor Dio in persona, padre dell’universo, di tutti i cieli e della terra. E devo dirlo: mi ha fatto impazzire. L’ho adorato. Innanzitutto ho amato il tributo al Dio di Morgan Freeman in Una settimana da Dio e poi ho amato lui, il modo in cui è stato scritto e come è stato interpretato. Ha una voce stupenda, quasi calmante. Potrei sostituire l’ascolto della sua voce agli ansiolitici e funzionerebbe. Per non parlare delle sue espressioni che ho trovato carinissime e la sua ovvia aura di mistero è estremamente intrigante.
Certo, se mio padre parlasse in modo criptico come lui, probabilmente anche io perderei la pazienza come Lucifer e ne sarei incredibilmente infastidita, ma siccome non ho questo problema, mi godo questa tortura perpetrata sui suoi figli dalla mio comodo divano sghignazzando sottovoce.
Voto: Verso l’infinito e oltre. Qualunque altro voto mi sembra quasi irrispettoso, roba che se gli dessi meno di infinito, mi toglierebbero i sacramenti e non ho sopportato quattro anni di catechismo con annessi rimproveri delle catechiste per la mia lingua lunga per vedermeli portare via.
10) Eve
Oh Eve, l’imprevedibile Eve. Mi ci sono voluti letteralmente due millesimi di secondo per riconoscere gli occhioni giganti in stile dipinti di Margaret Keane di Inbar Lavi. Bellissima, stupenda e quei capelli? DIVINI. Sono bellissimi e sono un po’ gelosa, devo ammetterlo. E lasciate che ve lo dica, ero felice come una pasqua di rivederla. Vedo Eve e vedo il lieto fine di Maze e – proprio come dicevo poco fa – Maze se lo merita.
Eve all’inizio non mi piaceva proprio come personaggio. Trovavo fosse troppo appiccicosa, bisognosa, troppo parassita. Ma non appena si è distaccata da Lucifer ed è andata oltre la fissazione che aveva nei suoi confronti, è cambiata totalmente. È diventata straordinaria. Merito sicuramente della vicinanza a Maze, ne sono certa. Ma finalmente la vedo più matura, più equilibrata il che non è poco vista la gabbia di matti che è questa serie tv. Sono ancora sotto shock dopo avere visto quanto fosse brava con le arti marziali. Non vedo l’ora di conoscere meglio questo nuovo lato di Eve.
Voto 7 1/2 + Belli Capelli Award
11) Michael
Oh lo odio, dio se lo odio, lo odio così tanto che quasi mi dimentico che sia sempre Tom Ellis. È curioso il modo in cui io ami alla follia Lucifer, ma odi tremendamente Michael. In fin dei conti sono gemelli, ma oltre il bel visetto, non hanno niente in comune. E qualcuno potrebbe dire: PER FORTUNA!
Michael fa schifo, Michael fa così schifo che se chiudo gli occhi e penso a lui, mi ritorna in gola il cenone di due natali fa, Michael fa così schifo che le blatte a confronto sono pure carine, Michael fa così schifo che preferirei cavarmi gli occhi con il coltellino del Play-Doh piuttosto che guardarlo rovinare la vita dei miei personaggi preferiti di Lucifer. Cattivo, geloso e meschino, mi ricorda la bulla che mi prendeva in giro da bambina. È un manipolatore, è disgustoso e lo detesto, praticamente, puramente, semplicemente.
Voto: N.C. perché non hanno ancora inventato un sistema di giudizio abbastanza buono per esprimere quanto profondamente io lo odi.